RUNNING
Francia, ritirato dal commercio l'hijab per le runner musulmane
Un copricapo "sportivo", praticamente uguale a quello portato gi¨¤ nelle attivit¨¤ di tutti i giorni dalle donne musulmane: a metterlo in commercio in Francia doveva essere Decathlon, azienda leader per la distribuzione nel mondo di prodotti per lo sport. E' un "hijab" per chi corre, gi¨¤ in vendita in Marocco, ma che sbarcando nel paese transalpino sta facendo discutere ormai da settimane: "Vogliamo rendere lo sport accessibile a tutte le donne - ha detto all'Afp Xavier Rivoire, responsabile della comunicazione di Decathlon United -. ? praticamente un impegno sociale: se permette a delle runner di correre ce lo assumiamo con serenit¨¤". Poco meno di 8 euro, il prezzo di vendita: la Francia avrebbe dovuto fare da apripista, l'hijab sarebbe arrivato?presto anche nei punti vendita italiani.
A progettare l'hijab, prendendo spunto dall'esigenza di diverse runner marocchine, ¨¨ stata?Ang¨¦lique Thibault, responsabile runner del marchio?Kalenji, con cui la multinazionale francese commercializza i prodotti. "Ogni donna potr¨¤ correre??in qualsiasi quartiere, citt¨¤, Paese, indipendentemente dal suo livello sportivo, dal suo stato fisico, dalla sua morfologia, dal suo budget. E indipendentemente dalla sua cultura" racconta con orgoglio. Ma?il finale non ¨¨ stato quello previsto.?Il panorama politico francese si ¨¨ messo di traverso, ad iniziare dalla ministra della Salute, Agn¨¨s Buzyn: "Avrei preferito che un marchio francese non promuovesse il velo. Non voglio che si favorisca una differenziazione tra donne e uomini".
Ancor pi¨´ dura Aurore Berg¨¦, portavoce di En Marche (il partito del Presidente Emmanuel Macron): "La mia scelta di donna e cittadina sar¨¤ quella di non confidare in un marchio che rompe con i nostri valori". Una polemica trasversale, che ha messo d'accordo anche l'opposizione, che ha invitato i propri elettori a boicottare Decathlon: morale della favola, l'azienda ha deciso di sospendere la commercializzazione. Non? ¨¨ dato sapere se in via definitiva o solo temporanea, per far placare la bufera mediatica. Tuttavia l'hijab, lasciando il volto scoperto, non ¨¨ pericoloso per la sicurezza e di conseguenza ¨¨ pienamente legale: un'occasione persa, perch¨¦ la corsa, come lo sport in generale, dovrebbe sempre unire, mai dividere.
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