La 28enne sembra intenzionata al ritiro, ma, qualora fosse solo un pensiero momentaneo, potrebbe ancora rilanciarsi nel mezzofondo. Certo, nella sua specialit¨¤ avrebbe tranquillamente potuto attaccare il primato del mondo
Sul caso di Caster Semenya, la mezzofondista sudafricana che la Iaaf ha obbligato a ridurre i livelli di testosterone endogeno se vuole continuare a competere con le atlete dello stesso sesso, provvedimento che poi il Tas di Losanna ha avallato, rendendo vano il successivo ricorso dell¡¯atleta, si possono avere opinioni diverse. Diatribe a parte sulla legittimit¨¤ di questo provvedimento, sono molti gli interrogativi che questo caso lascia aperti.
IL POTENZIALE EFFETTIVO? La prima domanda che sorge spontanea ¨¨ quella sul potenziale effettivo di Caster. Fosse stato davvero cos¨¬ devastante, allora la ragazza avrebbe gi¨¤ dovuto migliorare senza problemi il primato mondiale degli 800 metri che, guarda caso, ¨¨ il pi¨´ antico fra tutti quelli dell¡¯atletica leggera. Lo realizz¨° con 1¡¯53¡±28 il 26 luglio del 1983 a Monaco la cecoslovacca Jarmila Katrochvilova. Sul fatto che la Semenya non abbia mai cercato seriamente di attaccare il primato mondiale, nella all time ¨¨ infatti solo al quarto posto con 1¡¯54¡±26, sono in molti a credere che la sua sia stata una scelta ben ponderata per non aumentare in modo esponenziale le polemiche sul suo caso. Quale potrebbe essere invece il suo potenziale se il suo organismo producesse la stessa quantit¨¤ di testosterone delle altre atlete ? Primati personali alla mano, facendo un calcolo semi-empirico, probabilmente 52.00 (p.p.49.96) sui 400, 1.59.00 ( p.p. 1.54.26) sugli 800 e 4.08 (p.p. 3.59.92) sui 1500. Tempi di buon livello nazionale e nulla pi¨´.
TOP TEN RETRODATATA Proprio analizzando la top ten di sempre degli 800 metri si pu¨° arrivare a deduzioni importanti. Intanto nelle prime dieci atlete di sempre ne troviamo ben sette che hanno fatto il proprio record tra il 1976 il 1994. Stiamo parlando di un arco di tempo compreso fra i 42 anni ed i 25 anni fa. Davvero due ere geologiche nello sport di vertice. Negli anni duemila ci sono solo tre atlete: la slovena Jolanda Ceplak (2002), poi squalificata nel 2007 per uso di Epo, la keniota Pamela Chelimo (2008) ed infine la sopracitata Caster Semenya nel 2018. Una top ten in cui poi probabilmente ci potrebbe essere anche qualche altra atleta che si trovava ai suoi tempi nella stessa condizione fisiologica della Semenya. Quindi con un coefficiente di forza che non pi¨´ nella percentuale di uno a tre rispetto a quello maschile.
MEZZOFONDO PROLUNGATO Quali possono essere invece le chance di Caster Semenya qualora l¡¯atleta sudafricana decidesse di gareggiare nel mezzofondo prolungato, come invece le sarebbe permesso dalla Iaaf? Piuttosto difficili da decifrare. Prima di tutto il suo rapporto peso-potenza con 1 metro e 70 cm per 70 kg, valido su distanze sino ai 1500 metri, diventa invece negativo andando oltre. Rispetto a Caster, le principali atlete dei 5000 e 10.000 metri pesano almeno da 15 a 25 chilogrammi in meno . Poi c¡¯¨¨ da considerare che Caster dovrebbe economizzare la sua meccanica di corsa, adattandola a ritmi meno intensi ma molto pi¨´ prolungati nel tempo. Cosa non semplice da realizzare. Forse la distanza in cui sentirebbe meno il salto di qualit¨¤ porrebbero essere i 3000 siepi. Per due motivi. Intanto sarebbe la distanza olimpica pi¨´ corta dopo quelle del mezzofondo veloce. Poi anche quella in cui potrebbe sfruttare al massimo il suo notevole potenziale muscolare nel saltare gli ostacoli. Forse molto pi¨´ semplici da superare di quelli che sta attualmente affrontando per difendere sino all'ultimo il suo straordinario potenziale genetico.
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