La circolare del ministero dell¡¯Interno ha provocato polemiche per le diverse, e addirittura contrarie, interpretazioni. Ma nell'ultimo periodo ci sono state tante altre tappe interessanti per il mondo del running: ecco il racconto
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Jogging s¨¬, no, forse, meglio lasciar perdere, ma no ¨¨ un mio diritto. Sono settimane che si arrovella sul tema, fino al punto di farlo diventare uno dei motivi di scontro fra Governo e Regioni. E¡¯ successo anche ieri quando una circolare del ministero dell¡¯Interno ha provocato un mezzo vespaio di polemiche anche per le diverse, e addirittura contrarie, interpretazioni. Tutta colpa di un ¡°solo¡±, non presente nel testo ufficiale e poi aggiunto invece nella nota stampa, che ha prima fatto pensare a un divieto totale, poi ha invece riportato la barra alla frase dell¡¯ultima circolare del ministero della Salute: ¡°Resta consentito svolgere individualmente attivit¨¤ motoria in prossimit¨¤ della propria abitazione nel rispetto della distanza interpersonale di un metro¡±. Con tanto di incognita su che cosa significhi ¡°in prossimit¨¤ della propria abitazione¡±.
Soltanto nell¡¯ordinanza della regione Veneto si fissa in 200 metri il limite da casa in cui ¨¨ possibile muoversi. Fatto sta che la circolare, dopo l¡¯ultimo chiarimento, ¨¨ stata bollata dal governatore campano De Luca come un atto ¡°irresponsabile¡± perch¨¦ si ¡°trasmette l¡¯idea che l¡¯epidemia ¨¨ alle nostre spalle¡±. Mentre l¡¯assessore al welfare lombardo, Giulio Gallera, ha spiegato che quelle parole rischiano di creare ¡°un effetto psicologico devastante che pu¨° vanificare gli sforzi compiuti¡±.
MATTIA E TOKYO?- Da subito, il verbo correre ¨¨ comparso nell¡¯agenda dell¡¯emergenza e della paura per il coronavirus. Da quando tutti i media di mezzo mondo hanno cominciato a ricostruire i primi giorni di febbraio di Mattia, il paziente 1 di Castiglione d¡¯Adda, ora per fortuna a casa e fuori pericolo. E la sua partecipazione alla mezza maratona delle due perle a Santa Margherita Ligure del 2 febbraio. Ma ancor prima del caso Codogno, il giorno in cui ci si ¨¨ resi conto nel mondo del running che stava cambiando tutto ¨¨ il 17 febbraio: la cancellazione della versione amatoriale della maratona di Tokyo ¨¨ stata l¡¯inizio del percorso che ha portato al rinvio delle Olimpiadi.
SCONTRO?- Le ultime corse podistiche in Italia sono state quelle del primo marzo. Poi gi¨´ il sipario e inizio dei rinvii a raffica, dalla RomaOstia alla maratona di Roma a quella di Milano. E intanto l¡¯inizio del dilemma: si pu¨° continuare a correre? Si sono divisi anche i podisti: alcuni unilateralmente hanno scelto un #iorestoacasa totale, senza se e senza ma, tacciando di insensibilit¨¤ chi invece restava sulla strada a macinare chilometri; altri hanno invece hanno parlato di assurda ¡°criminalizzazione¡± del podista, rivendicando il diritto di farlo rispettando le regole e adducendo l¡¯importanza dell¡¯attivit¨¤ motoria per l¡¯equilibrio psico-fisico delle persone.
Lo scontro si ¨¨ spostato sul piano politico-istituzionale con molti amministratori locali arrabbiatissimi per questa incertezza sulla norma. Fino al punto che Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, nell¡¯ambito di una campagna per convincere la gente a restare a casa, ha fatto affiggere in citt¨¤ un poster gigante con su scritto: ¡°Quando hanno portato mia madre in ospedale, ho capito che dovevo rinunciare alla corsa¡±. Parole che hanno provocato una vera sollevazione sul web. Ma si sono moltiplicate le scene di sindaci in campo per convincere tutti a lasciar perdere: a Bari, Antonio Decaro lo ha fatto al parco ¡°2 giugno¡± anticipando poi una decisione presa su scala nazionale, la chiusura dei parchi e delle ville.
JOGGING E RUNNING?- E¡¯ rimasta solo la strada con un effetto per¨° paradossale. Gli orfani delle palestre, chiuse ormai da un pezzo, dei campi da tennis o da padel, della partita di calcetto, hanno scoperto la voglia di correre come valvola di sfogo in mezzo a giornate passate interamente al chiuso. Non ¨¨ un caso che l¡¯espressione jogging, un po¡¯ datata per chi frequenta il mondo della corsa, si ¨¨ reimpossessata della scena al posto della parola running, pi¨´ moderna, ma anche pi¨´ agonistica, pi¨´ legata a chi corre sul serio. Un fenomeno che ha provocato un moto di antipatia, fino agli insulti, di alcune persone verso chi continua a correre pure in queste circostanze cos¨¬ drammatiche per il Paese.
IL FUTURO?- Intanto si sono moltiplicati i podisti che hanno inventato spazi di allenamento nei cortili o nei terrazzi condominiali. Ma se il running, anzi il jogging, non ¨¨ scomparso dalle strade, e la circolare ministeriale ha salvato la possibilit¨¤ di praticarlo, la corsa rischia di essere uno dei traguardi pi¨´ lontani da raggiungere nella tabella di marcia della ripartenza. Quando si torner¨¤ a correre una mezza, una maratona o anche una dieci chilometri? Si fa fatica a immaginarlo anche se in Cina, a Chengdu, fra mille prudenze (tanti quanti erano i podisti, partiti a gruppi di 100 distanziati due minuti l¡¯uno dall¡¯altro), hanno in qualche modo ricominciato. Di certo, per dire, sar¨¤ pi¨´ facile organizzare un torneo di tennis, sport dove la distanza ¡°interpersonale¡± non ¨¨ un¡¯imposizione ma fa parte dell¡¯identit¨¤ del gioco. Insomma, per ora correre ¨¨ consentito, sotto casa e lontani l¡¯uno dall¡¯altro o altra. Ma la vera grande conquista sar¨¤ tornare a farlo insieme. E su questo ¨¨ impossibile fare qualsiasi previsione.
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