Che tu sia un neofita o un runner di lunga data, una delle componenti pi¨´ importanti per raggiungere gli obiettivi personali ¨¨ la self confidence. E forse anche un pizzico di follia
Avete sicuramente partecipato a qualche gara, ma avete osservato come si comportano le persone prima della partenza? Se osservate i top runner, sono sempre molto concentrati, piuttosto silenziosi e sorridenti. Hanno uno sguardo sereno e fermo. Tra gli amatori invece esistono diversi comportamenti: c'¨¨ chi ride e fa il giullare, come per allontanare il pensiero della gara, chi si concentra e rivede mentalmente la strategia di gara, chi ¨¨ visibilmente teso e poi c'¨¨ un nutrito gruppo di runner che attua una sua personale strategia per affrontare la tensione. Io li chiamo i falsi modesti. A parte elencare agli altri una bella serie di motivi per i quali la gara potrebbe non andare come sperato, recitano la parte di quelli che sono l¨¬ "malgrado" qualcosa o comunque non per gareggiare seriamente. "Oggi gareggio, ma ¨¨ solo un allenamento" - "Parto, ma non so se arriver¨° alla fine" - "Non avrei dovuto esserci, ma sono qui per divertirmi" - "Ho questo infortunio, non ho grandi obiettivi" e altre frasi di questo tipo.
La moda del "mettere le mani avanti"...
¡ª ?Nel podista medio vige infatti una regola non scritta per cui BISOGNA essere umili. Siccome per¨° non sono moltissime le persone veramente umili, ci si adegua a questa regola fingendo di non prendere sul serio la gara. O comunque si cerca di prendere distanza dall'obiettivo, come se questo potesse stemperare la tensione. Insomma, si recita la parte di quelli che non sono veramente interessati a raggiungere il proprio obiettivo. In questo modo se non lo si raggiunge si sono messe le mani avanti.
Immaginarsi vincenti
¡ª ?Peccato che questa sia una delle strategie meno vincenti in assoluto. ? una delle migliori per non raggiungere la meta. In pratica siamo noi stessi che raccontiamo al nostro corpo che pu¨° anche non impegnarsi. Secondo voi, ripensando agli atleti ¨¦lite di cui parlavamo all'inizio, anche loro usano questa strategia? Ovviamente no. Anzi, usano esattamente la strategia opposta: immaginano se stessi vincenti, si concentrano su un pensiero positivo. Ma veniamo al dunque: parliamo di self confidence.?
Pensiero positivo
¡ª ?Una mental strategy vincente ¨¨ il primo passo per la vittoria. Ovviamente seconda all'allenamento adeguato, ma l'allenamento non ¨¨ sufficiente per arrivare ai nostri sogni. Credere in noi stessi ¨¨ FONDAMENTALE. Dobbiamo preparare la nostra mente alla gara esattamente come alleniamo i muscoli. E sicuramente dobbiamo uscire dalla falsa modestia che ci impedisce di immaginarci vincenti, forti, migliori. Non dobbiamo infatti confondere il pensiero positivo e vincente con l'arroganza. Essere arroganti significherebbe volerci migliori di quello che siamo. Invece quello che dobbiamo fare ¨¨ immaginarci esattamente ci¨° che siamo, cio¨¨ preparati, sicuri, positivi. E non dobbiamo mollare questo pensiero in nessun momento della gara.
Come avere un atteggiamento vincente
¡ª ?Volete un esercizio semplice per modificare il vostro atteggiamento e renderlo vincente? Prima di uno start provate a mettervi in posizione di?Wonder Woman?o Superman , scegliete voi: braccia larghe, pugni sui fianchi, testa alta, spalle e torace aperti. Restate in questa posizione di forza un minuto e immaginate un momento felice legato alla corsa. Un arrivo particolarmente "wow", un risultato azzeccato, una corsa felice, un allenamento riuscito. Scegliete voi il pensiero, ma dovete vedervi durante quel momento, riportare alla mente l'immagine di voi stessi vincente. Durante l'esercizio respirate e allargate bene i polmoni, lasciate che l'aria entri ed esca rendendovi forti, stabili, potenti.?Questo ¨¨ essere vincenti. Poi ¨¨ ovvio che tutto pu¨° accadere e le cose potrebbero anche non essere come le avete immaginate, ma questo pu¨° sempre accadere, anche nella giornata perfetta, per cui ¨¨ totalmente inutile pensarci troppo.
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