Che mondo vede dalla finestra il pellegrino abituato a camminare sui sentieri del mondo? Come vive la sua clausura? Che vita ¨¨ questa, e dove ci porter¨¤? Lo abbiamo chiesto a celebri viandanti: scrittori, chef, hospitaleros, progettisti... Oggi ¨¨ la volta di Pietro Scidurlo
Pietro Scidurlo, classe '78,?paraplegico dalla nascita, a 33 anni ha percorso il Cammino di Santiago in handbike. Al suo ritorno ha fondato?Free Wheels Onlus, associazione che fornisce tutela e sostegno ai disabili e alle loro famiglie, e promuove l¡¯abbattimento delle barriere fisiche e mentali, per incentivare lo sviluppo dell¡¯indipendenza fisica e sociale. Inoltre si occupa della mappatura di percorsi e itinerari accessibili a tutti.?Con Terre di mezzo Editore ha pubblicato Santiago per tutti e Per chi vuole non c'¨¨ destino.
Dove stai vivendo questa clausura?
"Da 12 anni ho acquistato casa a Somma Lombardo (Va), in un piccolo appartamento e in piena citt¨¤. Nonostante io e la mia ragazza avessimo la possibilit¨¤ di una casa al mare e una all¡¯interno del Parco dei Monti Simbruini, lungo il cammino di San Benedetto, proprio durante questo periodo ci trovavamo in Lombardia. E purtroppo qui sono dovuto rimanere".
Cosa vedi dalla tua finestra?
"Affacciandomi sul balcone, ogni mattina scorgo due grandi meraviglie. Il Castello Visconteo che si erge sopra tutta la citt¨¤ e mi riporta ai tempi medievali dove ¨C di peste ¨C sono sopravvissuti, rammentandomi che ce la faremo anche questa volta. Ma soprattutto, alla stessa altezza dei miei occhi, trovo la casa in cui sono nato. S¨¬ perch¨¦ a poche decine di metri da me ci sono i terrazzi e le finestre del luogo dove preservo tanti dei bellissimi ricordi della mia infanzia. E pensare che quella casa avrei tanto voluto ricomprarla io dopo che siamo stati costretti a venderla".
E dove invece avresti dovuto essere in queste settimane?
"La mia ragazza, per motivi di sicurezza legati alla sua salute, appena qui in Lombardia a met¨¤ febbraio ci sono stati i primi sospetti che la situazione relativa al Covid-19 potesse degenerare, ¨¨ stata costretta a tornare a Trevi nel Lazio (Fr). Ed ¨¨ l¨¬ con lei che avrei voluto essere, dato che oramai siamo separati da circa 60 giorni e purtroppo, aspetto forse peggiore di tutto quello che il nostro Paese sta vivendo, non esiste data fine certa".
Come hai organizzato le tue giornate (ammesso che tu le abbia organizzate¡)?
"Nel 2012 ho fondato un¡¯associazione che si occupa di avvicinare tutte le persone con esigenze specifiche all¡¯esperienza del cammino: Free Wheels. Io e gli altri volontari spesso lavoriamo in remoto, anche perch¨¦ siamo tutti sparsi per lo Stivale. Abbiamo approfittato di questo tempo per riorganizzare il tanto materiale raccolto in questi anni in modo tale da poterlo presentare presto a chi ci ha sempre sostenuto, magari con una nuova release del sito.
Parallelamente, mi dedico a due grandi passioni: la lettura, che mi riporta in cammino, e la cucina, che mi regala un barlume delle prelibatezze che Giulia mi faceva trovare a casa quando tornavo dal lavoro o dagli allenamenti. Ora invece sono tornato a come quando ero single e mi tocca fare tutto da solo. Infine, da qualche giorno, assieme ad un amico che vive a Berlino ma anche lui si occupa di cammini accessibili con NoisyVision, Dario Sorgato, abbiamo dato vita ad una serie di dirette facebook incentrate sul tema dei Cammini per tutti. La sfida che sta mettendo a dura prova tutto il mondo ha delle affinit¨¤ con alcune delle condizioni che noi conosciamo gi¨¤ da tempo e che abbiamo cercato di superare proprio con il cammino. Ecco perch¨¦ qualche insegnamento per ripartire pu¨° venire proprio da chi ha gi¨¤ conosciuto le difficolt¨¤ e le ha in qualche modo superate. Non ¨¨ nostra intenzione mettere alla sbarra quali cammini siano accessibili o meno, bens¨¬ far conoscere a chi si occupa di questi itinerari che esiste una fetta di mercato di persone che vorrebbero tanto incamminarsi ma non possono farlo perch¨¦ ¨C per come sono studiati oggi i cammini ¨C non tutti hanno le medesime capacit¨¤ per itinere".
Qual ¨¨ il momento migliore della giornata e quale il peggiore?
"Da anni mi sono riavvicinato alla preghiera. Mi aiuta, mi fa star bene con me stesso e credo che aiuti anche le persone per le quali prego. Il momento migliore ¨¨ quando mi alzo presto la mattina e mi attivo, pregando e preparandomi per la nuova giornata che mi ¨¨ stata concessa. Il momento peggiore ¨¨ quando sono costretto a prendere consapevolezza che sar¨¤ un¡¯altra giornata in solitudine. Sebbene si susseguano riunioni e momenti conviviali telematici, non ¨¨ questa la compagnia di cui amo contornarmi. Mi piace vivere le persone a cui voglio bene e condividere con loro. L¡¯assenza poi della mia Giulia rende tutto incessantemente pi¨´ complicato".
Cosa hai scoperto (di te e del mondo) in queste settimane?
"Ho scoperto che in una situazione di difficolt¨¤ si diventa tutti pi¨´ ricettivi verso il prossimo e verso chi ha esigenze diverse dalle nostre. Mi chiedo solo se questa sensibilit¨¤ debba per forza nascere solo nei momenti pi¨´ duri o se invece tutti noi possiamo imparare ad esserlo sempre. Di mio ho scoperto, una nuova capacit¨¤ di comunicare dovuta molto probabilmente a questo periodo di costrizione alla solitudine".
Libro letto?
"Abbiamo una libreria immensa perch¨¦ io amo i libri e per quel che faccio la narrativa di viaggio occupa lo spazio maggiore. Due carissimi amici mi avevano tempo fa regalato dei libri: uno di Fabrizio Ardito Sul monte Athos, e l¡¯altro di Massimo Ciaglia The Startup Canvas. Due letture molto disparate tra loro ma in realt¨¤ molto connesse. Mi piacerebbe finirle entro il mese anche se la lettura per me va a periodi. Questo ¨¨ un periodo dove leggo un po¡¯ meno".
Serie tv o film visto?
"Poco prima di allontanarsi, Giulia ci regal¨° Netflix. Oltre a costringermi letteralmente a seguire ci¨° che piace a lei per poi commentarlo assieme, cosa che in realt¨¤ non mi pesa affatto, ho avuto modo di vedere alcune pellicole che mi ero perso. Ieri sera ho guardato Il ragazzo che cattur¨° il vento?del quale mi ha colpito molto l¡¯aspetto della carestia e di come essa possa influenzare tantissimi aspetti umani. Ho poi finito di vedere ¨C in tutte le sue stagioni ¨C la serie che racconta la dinastia del narcotraffico Narcos. Era una storia che non conoscevo minimamente, ero troppo piccolo negli anni in cui si svilupp¨°. Sto seguendo con molto interesse sulla Rai DOC Nelle tue mani?con Luca Argentero, artista che stimo particolarmente per le tantissime iniziative che porta avanti. Ora volevo iniziare Alias Grace, mi sono basato solo sulla trama, spero di non rimanerne deluso".
Quando tutto sar¨¤ finito, dove camminerai?
"Ho voglia di camminare. Ho tanta voglia di camminare. Gi¨¤ quest¡¯anno avevo in mente di intraprendere il primo cammino con la mia ragazza: lei non ha mai fatto un viaggio simile e avevamo pensato al Cammino di Oropa, vicino a noi e molto breve per chi ¨¨ alle prime esperienze. Essendo Giulia a piedi io l¡¯avrei seguita con il mio Klaxon Klick, un ausilio innovativo che trasforma la mia carrozzina in una specie di scooter a batteria, che mi permetterebbe oltretutto di trasportare i due zaini quando ¨¨ in difficolt¨¤. Sarebbe/sar¨¤ una bella avventura. Ma per lavoro avrei dovuto camminare anche la Via Francigena nel Lazio e la Via di Francesco, da Firenze ad Assisi. Purtroppo temo che queste due esperienze salteranno interamente, alla luce del fatto che la maggior parte delle persone a mobilit¨¤ ridotta preferiscono incamminarsi solo in determinati periodi dell¡¯anno, quando fa meno freddo e quando i percorsi sono meno fangosi. Per¨° mi piacerebbe intraprendere il Cammino di San Benedetto in bicicletta (handbike), lo abbiamo reso accessibile con Free Wheels nel 2016 e ho tanti amici che vorrebbero venire con me".
Che mondo sar¨¤, dopo?
"Io mi ritengo fortunato, non tutte le persone stanno vivendo questo periodo alla stessa maniera. Quelle che cambieranno di pi¨´ sono quelle che sono state ricoverate o che hanno perso un familiare senza poterlo nemmeno salutare. E¡¯ vero che abbiamo tutti paura ma chi vive un¡¯esperienza in prima persona segue un percorso diverso rispetto a chi ¨¨ stato solo spettatore. Spero che ci¨° che stiamo vivendo faccia sviluppare pi¨´ consapevolezza comune e rispetto verso le persone pi¨´ a rischio, prendendo opportune precauzioni. Quando tutto ritorner¨¤ ad una diversa normalit¨¤, credo ci sar¨¤ una giusta reticenza nei rapporti sociali e la ripresa economica sar¨¤ ben pi¨´ lenta di quel che ¨¨ stata la frenata. Spero nel meglio, spero che il nostro Paese aiutandosi l¡¯un l¡¯altro riesca a rialzarsi velocemente e si dia inizio ad un nuovo stile di vita, pi¨´ green e sostenibile, basato pi¨´ sull¡¯essere che sull¡¯immagine. Perch¨¦ se si ricomincia nello stesso modo di prima, allora non avremo imparato niente".
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