Francesco Assegnati: "Solo il cammino ti fa assaporare la fatica, ti d¨¤ il tempo di pensare, parlare e conoscere. E poi il cibo... S¨¬, io e i miei amici siamo camminatori gastronomici!"
La nuova rubrica di Gazzetta Active ¡°Sulle tue orme¡± ¨¨ dedicata a voi e ai vostri racconti. Vuoi condividere una tua esperienza vissuta in quest¡¯estate dei Cammini su un qualsiasi tracciato? Oppure anche tu stai camminando con Andrea Devicenzi sulla Via Postumia? Raccontaci la tua strada (inviando QUI il tuo articolo!): saremo lieti di condividerla!?Ecco l'esperienza di un nostro lettore, Francesco Assegnati, partito con gli amici Francesca, Barbara e Stefano, commercialisti, avvocati e... camminatori: un¡¯avventura a piedi indimenticabile!?
In questo brutto 2020, ma pi¨´ che mai decisi a camminare, abbiamo scelto il Cammino di San Tommaso, spettacolare itinerario che partendo da Roma (piazza san Pietro per l¡¯esattezza) mostra subito la sua natura di cammino di montagna mentre, attraversando l¡¯arco appenninico, si dirige verso l¡¯Adriatico ed esattamente ad Ortona.
Ma prima di tutto: perch¨¦ molti di noi camminano con lo zaino sulle spalle? Ogni volta ci facciamo la stessa domanda: certamente, come la maggior parte dei camminatori, per godersi il tempo nella sua dimensione pi¨´ umana, certamente, per mettere allo prova le proprie capacit¨¤ visto che il cammino comunque lo si faccia e nel rispetto dei propri limiti deve in qualche modo essere ¡°faticoso¡± dando poi vita a quel senso di appagamento che l¡¯arrivo della tappa regala, certamente - scopriamo dai giovani, sempre pi¨´ numerosi - perch¨¦ il cammino pi¨´ di altre vacanze consente di instaurare amicizie. In definitiva sommando le nostre ed altrui esperienze ¨¨ chiaro che questo modo di viaggiare permette di recuperare sensazioni che si pensavano perse e che solo il lento trascorrere dei paesaggi, unitamente alla soddisfazione dell¡¯arrivo, rende possibile. Durante il cammino si ha il tempo di osservare, di parlare con i propri compagni, di pensare e di conoscere gente nuova che non prova alcun interesse alla tua vita privata ma solo a dove stai andando in quel momento. Ed alla fine di una faticosa giornata tutti insieme a concedersi il meritato riposo e con questo il cibo che dopo tanto andare, qualora non lo fosse gi¨¤ di suo, appare sempre eccezionale.
S¨¬, ora dopo tanti anni e migliaia di km percorsi siamo convinti che il cammino abbia anche questa caratteristica, quella di far riscoprire il cibo nella sua essenza pi¨´ vera. Certo anche in auto e forse pi¨´ velocemente si pu¨° vivere la stessa esperienza, ma nulla a che vedere con il lento mutare dei luoghi che introducono alla sorprese dei sapori, nulla a che vedere con la soddisfazione di fermarsi dove capita a gustare anche un semplice frutto o del formaggio acquistato nel caseificio appena incrociato. Ed in ognuno dei nostri cammini cos¨¬ ¨¨ stato. Ci consideriamo dei camminatori (anche) gastronomici. Perch¨¦ no!?
Ma torniamo al cammino di San Tommaso, con i suoi inaspettati scorci dalle alture del Gran Sasso, che fa vagare tra paesi e borghi italiani che spesso appaiono all¡¯improvviso (Genazzano, Tagliacozzo, Navelli, Capestrano, solo per citarne alcuni), che consente di attraversare parchi e riserve naturali e costeggiare fiumi a molti sconosciuti (il Tirino con la sua acqua potabile e il sulfureo Lavino dall¡¯incredibile colore smeraldo), che ci fa incontrare monasteri imponenti (su tutti quello di San Benedetto e la sua storia millenaria) e santuari affascinanti (Manoppello, ad esempio, con il Volto Santo) e che nella sua ultima parte si snoda tra i vigneti gi¨¤ impegnati nella vendemmia, con all¡¯orizzonte il colore dell¡¯Adriatico ormai prossimo.
Questo Cammino che, quasi in linea retta, taglia Lazio e Abruzzo dirigendosi appunto verso il mare, ci lascer¨¤ impresse anche le delizie gastronomiche che, di tappa in tappa, ci hanno accompagnato; della porchetta di Ariccia, alla pasta cacio e pepe, e poi i gamberi di acqua dolce, le salsicce di fegato, la pasta alla chitarra con l¡¯immancabile sugo d¡¯agnello, lo zafferano di Navelli, le ferratelle (antichissimo dolce popolare) e i golosi bocconotti al cioccolato e, non ultima, l¡¯altissima qualit¨¤ dei vini che l¡¯Abruzzo offre (Trebbiano, Pecorino, Cerasuolo e chiaramente sua maest¨¤ il Montepulciano) e poi arrivati ad Ortona, avanti con le sue specialit¨¤ marinare e la vista della costa dei trabocchi che fino alla meravigliosa Vasto ispir¨° anche Gabriele d¡¯Annunzio che definiva queste palafitte pescatorie come ¡°ragni colossali¡±.
Quindi s¨¬, e non sembri irrituale, camminiamo anche immaginando di viaggiare di piatto in piatto, a maggior ragione quando il percorso si muove in territori ricchi di tale cultura (quindi l¡¯Italia tutta).
In conclusione ed a sintesi della nostra esperienza, usciamo da Roma scortati dai suoi imperiali monumenti ed incamminandoci sulla via Appia, con l¡¯emozione di calpestare le stesse pietre poste l¨¬ praticamente da sempre, dopo entusiasmanti saliscendi e tanto¡ tanto cibo, arriviamo ad Ortona per rendere omaggio alle spoglie del santo, ringraziare gli amici del ¡°Gruppo Tecnico Ass. Il Cammino di San Tommaso¡±, ritirare la nostra credenziale e fare un bagno alla ¡°spiaggia della ritorna¡±, dove il nostro viaggio si conclude.
Camminate gente, camminate!
Dati
Km percorsi: 315 km; dislivello +: 11.000 metri
Tempo di percorrenza: 9 giorni (tappe consigliate 16 giorni)
Utilit¨¤: le mappe (scaricabili su cellulare) fornite dal ¡°Gruppo Tecnico Ass. Il Cammino di San Tommaso¡± che consentono dove carente la segnaletica di essere certi della giusta direzione.
Partecipanti: Francesca ¨C Barbara ¨C Stefano - Francesco
A cura di Francesco Assegnati
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