Scopriamo con Fisiorunning evitare problemi quando corriamo grazie al corretto movimento dei piedi
Durante la corsa il piede ci permette di ammortizzare il carico a terra e spingere successivamente per lo stacco dal suolo. In tutto questo ¨¨ sostenuto dalle ossa, che hanno una funzione strutturale. Dai muscoli e tendini che invece incentivano e trasferiscono la propulsione. E dai legamenti e aponeurosi che si caricano di energia cinetica grazie all'impatto e la restituiscono durante la spinta. Proprio come degli elastici. Nel lontano 1954 John Hicks descrisse per la prima volta il meccanismo del verricello. Che ci permette di correre (e di camminare) con meno fatica. E ci fa comprendere l'impossibilit¨¤ della corsa con una fascite plantare o un alluce rigido.?
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ANATOMIA E BIOMECCANICA DEL VERRICELLO PLANTARE
¡ª ?Se consideriamo il piede, visto lateralmente dall'interno, notiamo che ¨¨ strutturato come un arco formato dalle ossa del piede. E con alla base un tensore che lo tiene elevato.?
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? questa l'aponeurosi plantare, volgarmente detta Fascia plantare. Questa parte dal tallone posteriormente, inserendosi sotto le teste metatarsali e sotto le dita dei piedi. Succede cos¨¬ che se tiriamo su le dita (soprattutto l'alluce) mettiamo in tensione la fascia plantare sollevvandone l'arco. Nella corsa il meccanismo del verricello si attiva durante la fase intermedia; tra l'atterraggio e la spinta quando il piede ¨¨ a terra. A questo punto il piede, in massima pronazione e adattamento al suolo, si piega sulle dita tirando la fascia plantare. Accelerando cos¨¬ il sollevamento del tallone e dell'arco plantare, preparandosi alla spinta. Qui i muscoli trovano una leva rigida per trasferire tutta la loro forza; aiutati anche dall'energia cinetica di rilascio della fascia plantare. Sviluppando quindi la spinta finale della corsa. ? per questo che una patologia come l'alluce rigido, alluce valgo grave?e la fascite plantare danno quella sensazione di perdita di spinta totale sul piede del runner.?
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GLI STUDI SCIENTIFICI
¡ª ?Il meccanismo del verricello ¨¨ sempre stato motivo di intensa ricerca scientifica. Uno studio americano del 2018 supportava la maggiore attivazione del verricello nell'appoggio di avampiede piuttosto che di tallone. In un altro studio cinese del 2024 si ¨¨ visto che il 96% dei pazienti con fascite plantare miglioravano il dolore, il sollevamento delle dita, la lunghezza del vericello dopo solo un mese di protocollo terapeutico. Questo prevedeva l'applicazione di calore alla fascia plantare, ultrasuoni, stretching per la fascia plantare e per il tendine d'achille, oltre al rinforzo della muscolatura intrinseca ed estrinseca del piede.?
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Infine in un articolo scientifico turco del 2020 su 486 pazienti con alluce valgo ha scoperto che l'incidenza di Fascite plantare ¨¨ direttamente correlata alla gravit¨¤ del valgismo dell'alluce. Tutte e due unite biomeccanicamente dal meccanismo del verricello.?
TEST ED ESERCIZI PER IL VERRICELLO
¡ª ?In Fisiorunning testiamo ad ogni analisi biomeccanica del runner la dorsiflessione passiva dell'alluce. Questa deve essere libera ed esente da dolore fino a fine corsa. Si valutano naturalmente anche anomalie dell'alluce come la rigidit¨¤ e il valgismo. Sconsigliamo l'applicazione di ghiaccio, se non in casi di rottura della fascia plantare (molto rari). Invece ¨¨ utile il posizionamento di calore, non elevato, sotto la pianta del piede per favorire i processi di recupero. Il freddo favorisce invece il rallentamento dei processi fisiologici. Insistiamo sempre sul lavoro di flessibilit¨¤ ed elasticit¨¤ della fascia plantare e della dorsiflessione del piede. Sia localizzata che in catena muscolare posteriore. Quindi uno stretching dinamico e attivo posizionando le dita sul bordo di un gradino e avanzando con il ginocchio senza sollevare il tallone, lavora sul meccanismo del verricello allungando la fascia plantare. Posizionati contro un muro con la gamba interessata posteriormente, possiamo enfatizzare il meccanismo del verricello attivamente, sollevando volontariamente le dita dei piedi.?
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Infine stimolare la reattivit¨¤ del piede e potenziarne i muscoli che lo governano previene notevolmente gli infortuni.?
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