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Brizzi per prati e boschi silenziosi: un fantasma in attesa della Primavera
La salita all'Abbazia di Boscodon ci conduce in una valle laterale rispetto a quella della Durance seguita fino a qui. Si cammina per prati e boschi silenziosi, come in attesa del segnale che proclamer¨¤ l'avvio ufficiale della Primavera. Persino gli animali della foresta, dai piccoli scoiattoli ai massicci cinghiali, sembrano muoversi con cautela lungo le loro invisibili piste che, a pi¨´ riprese, intersecano il sentiero.
La costruzione dell'Abbazia finalmente si mostra; dall'esterno non sarebbe facile assegnarle un'et¨¤, mentre l'interno, nel suo aspetto spoglio, esprime tutta la solenne semplicit¨¤ dell'architettura romanica.
Accendiamo una candela, ci facciamo timbrare le credenziali e ripartiamo. Scendiamo daccapo sul grande specchio d'acqua che ricolma il fondovalle; ne ritroviamo la riva a Savines, dove un lungo ponte traversa il lago.
Di l¨¬ una nuova salita ci porta al paesino di Saint Apollinaire, quindi procediamo fra aeree vedute del lago e dei monti circostanti verso Chorges.
Per la notte ci sistemiamo in un campeggio, dove otteniamo l'uso di uno chalet in legno. Il riscaldamento ¨¨ assai debole, e l'indomani ci svegliamo semiassiderati: nubi di fiato ci escono di bocca, e appariamo pallidi e con gli occhi cerchiati come fantasmi. Per fortuna troviamo in fretta di che fare colazione e rianimarci.?
La tappa odierna ci condurr¨¤ a Gap, il capoluogo dipartimentale, e i nostri occhi sono curiosi di rivedere una citt¨¤.
Enrico Brizzi
[In collaborazione con www.psicoatleti.org]
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