i consigli
I tendini fermano la tua corsa? Ecco come affrontare i carichi
Il dolore al tendine d'Achille nel runner ¨¨ una delle patologie pi¨´ frequenti (12%) tra i podisti. ? spesso dovuto al sovraccarico, frequentemente dopo i lunghi in preparazione alla maratona, ma anche in chi iniziando a correre esagera con i chilometri e la velocit¨¤. In passato abbiamo considerato le caratteristiche generali della tendinopatia Achillea.?
aggiornamenti dal mondo scientifico
¡ª ?La tendinopatia Achillea ¨¨ una patologia molto studiata per i runner. Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che dopo una maratona il tendine d'Achille subisce una significativa modificazione. Si riduce del 13% nel suo diametro anteroposteriore. Verosimilmente per le prolungate sollecitazioni e impatti dovuti al chilometraggio elevato. In un altro studio si ¨¨ scoperto che, sempre dopo una maratona, il tendine Achilleo riduce nettamente la sua rigidit¨¤, come se si fosse scaricato. E che gli individui che avevano prima della gara un tendine meno rigido erano quelli maggiormente predisposti al dolore post gara. Un tendine ¡°morbido¡± ¨¨ segno di basso allenamento alle sollecitazioni ed ai carichi. Quindi maggiormente a rischio di sovraccarico da maratona. Infine in un terzo studio la tendinoapatia Achillea non aveva nessuna correlazione diretta al tipo d'attacco del piede a terra (tallone, mesopiede e avampiede). Quindi correggere l'appoggio pu¨° non influire sul carico tendineo.?
cosa fare subito?
¡ª ?Premettendo che i piani di recupero ¨¨ indicato svilupparli con professionisti sanitari specializzati nella corsa, vogliamo darvi delle indicazioni di massima su come affrontare questo infortunio. Se dopo una corretta prevenzione del problema il sintomo doloroso e infiammatorio tendineo compare dovremmo subiti mettere del ghiaccio, elevare il piede, riposare e fare un bendaggio leggero. Utilizzando magari creme antinfiammatorie. Muovere precocemente e spesso il piede in flesso estensione incentiva la circolazione, velocizza i processi rigenerativi e permette la riorganizzazione delle fibre tendinee. Rimanere troppo a riposo e in scarico ¨¨ deleterio per il tendine. Dopo 24/48h, passato il dolore in carico, bisogner¨¤ riprendere l'attivit¨¤ motoria con attivit¨¤ alternative in scarico come nuoto, bici e cammino. Attenzione al dolore che dovr¨¤ essere lieve e facilmente tollerabile, senza portare ad alterazioni del passo.?
come procedere con la riabilitazione alla corsa
¡ª ?La contrazione eccentrica effettuata su un rialzo ¨¨ il primo approccio al carico del tendine ed alla riorganizzazione delle fibre. Sulle punte dei piedi sul bordo di un gradino o di un marciapiede scendiamo lentamente con i talloni. Lo faremo sia a ginocchia piegate che estese.
Le contrazioni lente del polpaccio a carichi elevati progressivi sono ottimi esercizi per adattare il tendine in maniera graduale e permettono di ridurre il dolore.
Infine la sequenza progressiva di esercizi isometrici (senza accorciamento delle fibre muscolari), poi isotonici (accorciamento delle fibre muscolari), isotonici dinamici e infine con andature permettono un ritorno completo alla corsa con un tendine riadattato agli impatti, forte e teso pronto per la corsa su qualsiasi supporto.
L'utilizzo di kinesiotaping lungo tutto il polpaccio fino all'inserzione sotto il tallone pu¨° essere un buon compendio per la ripresa della corsa. Sopratutto nelle fasi iniziali.
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