Ci lasciamo alle spalle le ardite architetture della Cattedrale di Burgos seguendo i coni di luce delle nostre lampade da testa, mobili certezze nell'oscurit¨¤ compatta del primo mattino. Risaliamo di buon passo il gruppo sgranato dei peregrinos?partiti prima di noi e, quando l'aurora arriva a rendere superfluo l'ausilio dell'illuminazione artificiale, ci rendiamo conto di [...]
Ci lasciamo alle spalle le ardite architetture della Cattedrale di Burgos seguendo i coni di luce delle nostre lampade da testa, mobili certezze nell'oscurit¨¤ compatta del primo mattino. Risaliamo di buon passo il gruppo sgranato dei peregrinos?partiti prima di noi e, quando l'aurora arriva a rendere superfluo l'ausilio dell'illuminazione artificiale, ci rendiamo conto di essere alle porte di un territorio dalle caratteristiche nuove. Avanti a noi si stendono gli spazi infiniti, color sabbia e privi d'alberi, delle Mesetas.
Sconfinati altopiani consacrati all'agricoltura - maree di campi che in questa stagione appaiono orfani di spighe ed erba - si succedono con mutevole inclinazione, separati da zoccoli e bastioni che si traducono per il camminatore in brevi ma ripide risalite. Il sentiero appare qui invaso di sassi, e sembra non aver mai conosciuto la pioggia. Quanto ai villaggi che fanno da punti d'appoggio o posti-tappa son costruiti nelle conche fra un altopiano e il successivo, cos¨¬ che restano invisibili fino all'ultimo, e quando si mostrano oltre l'ennesimo dosso appaiono circonfusi dalla polverosa luce dorata dei miraggi.
Poich¨¦ non c'¨¨ ombra, solo la carezza del vento ¨¨ di conforto nelle ore pi¨´ calde, che giungono dopo il mezzogiorno. La terra allora pare arroventarsi sempre pi¨´ e, per quanto il sole autunnale disegni un arco basso, alle quattro sembra di camminare sulla superficie di un incudine pronto a gettare scintille.
La solidariet¨¤ che spinge a condividere acqua con i compagni di strada talora non basta a prevenire infortuni: qualcuno, provato dalle tappe precedenti, si muove con lentezza esasperante,? resta troppo a lungo sotto il sole e, guadagnata con le unghie e con i denti la sicurezza d'un paese, crolla esausto. ? il caso d'un ragazzo che vediamo barcollare disidratato sino al suo albergue: il poveretto collassa sulla soglia, e serve chiamare un'ambulanza per soccorrerlo. Molto pi¨´ numerosi sono quanti, per eccesso di prudenza o semplice ipocondria, decidono di avvantaggiarsi e saltare una o pi¨´ tappe servendosi dei mezzi pubblici o d'un taxi. Per tutti gli altri, la tenacia, la borraccia piena e la speranza nell'arrivo d'una brezza rinfrescante sono le migliori compagne.
Enrico Brizzi
[In collaborazione con www.psicoatleti.org]
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