Allenarsi d'estate? I training camp, ottima soluzione: ecco come sceglierli

Cinque consigli per scegliere al meglio l'esperienza estiva su misura per te: dalla temperatura alla compagnia

[tps_title]Il camp[/tps_title]

L’estate è ormai alle porte e per chi strizza l’occhio al triathlon ci sono grandi occasioni da cogliere. Le ferie estive, infatti, sono un ottimo momento per allenarsi in vista degli impegni agonistici della seconda parte dell’anno. Basta scegliere le mete più opportune. Certo non è facile: bisogna metter d’accordo tutti i componenti della famiglia, dai più grandi ai più piccini e persino quelli a quattro zampe. Ma per fortuna c’è chi ha pensato a tutto questo offrendo una vacanza alternativa con una risposta ad ogni esigenza. Parliamo dei training camp estivi. Un momento di allenamento di gruppo, a quote d’altitudine più o meno elevate. Daniel Fontana e Ivan Risti lo chiamano train smart ovvero allenarsi in maniera intelligente. A tal punto che su questo slogan hanno battezzato il loro training camp, Train Smart – Allenati con Noi, che si svolgerà quest’anno a Predazzo (TN) dal 5 al 12 agosto per la quarta edizione. Allenarsi sotto la guida di campioni permette di apprendere come prepararsi, conoscere come nutrirsi per star bene e migliorare la performance e scoprire quanto il recupero sia parte integrante dell’allenamento. Una proposta davvero smart. E la scelta della location non dev’essere casuale. Ecco 5 buoni motivi per scegliere un training camp estivo. E come sceglierlo.

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[tps_title]Il Flow[/tps_title]

Il gruppo di allenamento è una potenza: ti spinge a dare il massimo anche quando sei stanco e vorresti rallentare. Ti permette di confrontarti con altri atleti di pari o più alto livello e allevia la fatica. Tutti benefici che quando ci si allena da soli o con il medesimo gruppo è difficile trovare.

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[tps_title]La temperatura[/tps_title]

L’allenamento d’estate in montagna permette di sottoporsi a lunghi e/o intensi allenamenti godendo dell’alta pressione atmosferica ma a temperature piacevoli rispetto a quelle scottanti del livello del mare. A seconda del periodo e della località possono variare da circa 15 a 25 gradi. Questo permette un risparmio dell’idratazione, protegge la salute del cuore e facilita i recuperi tra le sedute. Non solo. Anche il sonno notturno, fondamentale componente del recupero, diviene maggiormente efficace.

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[tps_title]La quota[/tps_title]

La scelta della quota è importante. Già un’altitudine di 1000-1200 m s.l.m. è un buon compromesso tra stimolo allenante e relax. Quote superiori possono offrire un maggior stimolo allenante ma è bene conoscere come alimentarsi al fine di rendere proficuo tale periodo senza compromettere il proprio stato di salute. Già a 1500 m s.l.m. la qualità del sonno potrebbe essere compromessa e altresì la percezione della fatica aumentata. Il consiglio per chi è alla prima esperienza o ha già sofferto di carenze di ferro ematico è quella di scegliere training camp a basse quote.

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[tps_title]L'esperienza[/tps_title]

Lo staff deve conoscere le esigenze dello sportivo: c’è chi preferisce la sistemazione alberghiera e chi, invece, quella in appartamento o residence dove, per esempio, la preparazione dei pasti è a cura dei singoli partecipanti. Lo staff deve conoscere anche i percorsi sia ciclistici che podistici, offrire possibilmente un mezzo di supporto ad esempio nelle uscite lunghe, in caso di foratura o di problemi meccanici o defaiances. In ultimo è ben gradito che lo staff possa offrire proposte di soluzioni anche per il soggiorno degli altri componenti della famiglia così che la vacanza sia un momento di piacere che soddisfi le esigenze di ogni ciascuno.

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[tps_title]La vacanza[/tps_title]

Ricorda: anche i training camp sono ad ogni modo un momento di vacanza. Ascolta il tuo corpo e se percepisci stanchezza concediti mezza giornata o una giornata intera di recupero. Cura, infine, l’alimentazione ma concediti anche qualche momento di sgarro onorando, per esempio, la cucina locale.