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IL FOCUS

L'esposizione alla luce pu¨° migliorare le prestazioni fisiche: ecco come

Con lĄŻavvicinarsi della primavera le giornate si allungano e aumentano le ore di luce. Una sferzata di energia nuova, che produce effetti benefici sul corpo e sulla mente. Da sfruttare a proprio vantaggio per ottenere il massimo anche dagli allenamenti

Cristina Piccinotti

Fare sport aiuta a stare bene e rende felici. Farlo all'aperto, alla luce del sole, ha effetti ancora pi¨´ benefici.?

Con il passaggio imminente dallĄŻinverno alla primavera e lĄŻarrivo della nuova stagione - detta anche del risveglio -, le giornate iniziano a farsi via via pi¨´ lunghe.

E anche se per poter godere di pi¨´ ore luce sar¨¤ necessario aspettare il ritorno ufficiale dellĄŻora legale - che subentrer¨¤ allĄŻora solare nella notte fra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021 - gi¨¤ in queste settimane a cavallo tra febbraio e marzo ¨¨ possibile approfittare di qualche ora di sole in pi¨´.

Una condizione di certo favorevole per la natura, che genera non pochi effetti benefici?sulla salute e sul benessere mentale e fisico di molti individui.

Scienza, luce e allenamento

Come hanno dimostrato molte ricerche scientifiche, la quantit¨¤ di luce e la sua tipologia (se si tratta, cio¨¨, di luce naturale o di luce artificiale), produce effetti importanti sulla condizione psico-fisica umana.

LĄŻaumento progressivo - o la riduzione - delle ore di luce influisce sullĄŻumore, sul riposo, sulla motivazione di ciascun individuo. Ma che dire dell'allenamento e della performance fisica?

I benefici della luce sull'allenamento

Secondo gli scienziati, tanto la quantit¨¤ di luce quanto la sua tipologia (se ¨¨ luce di tipo naturale o artificiale) condizionano, in generale, i livelli di energia e la capacit¨¤ di concentrazione individuali. Se cos¨Ź, ¨¨ giusto pensare che la luce incide anche sulle prestazioni atletiche.

Motivo per cui vale la pena di sfruttare questa Ą°variabileĄą a proprio favore, visto che pu¨° contribuire a migliorare e a dare una spinta in pi¨´ allĄŻallenamento.Luce intensa per dare il meglio?

Non occorre essere degli scienziati per affermare che la luce del sole ¨¨ vita. La luce ¨¨ fonte di energia, di benessere interiore, migliora lĄŻumore, influisce sullo stato psico-fisico generale degli esseri umani.

Chi corre o fa esercizio fisico in ambienti chiusi lo sa bene: spesso una stanza male illuminata o illuminata solo con una luce artificiale non aiuta a trovare la motivazione necessaria per dare il meglio di s¨Ś.

Lo conferma anche una ricerca, condotta dall'Universit¨¤ Scarborough di Toronto: una fonte di luce forte e ben definita induce le persone a vivere e a sentire le proprie emozioni in maniera pi¨´ viva e pi¨´ intensa, aumenta il loro grado di concentrazione e di determinazione e quindi le rende pi¨´ focalizzate verso il raggiungimento dei loro obiettivi.

Gli scienziati hanno scoperto, poi, che le lunghezze d'onda della luce intensa e brillante renderebbero le persone pi¨´ motivate e vigili. Vien da s¨Ś, che nei mesi in cui le ore di luce sono ridotte, a volte ci si senta pi¨´ scarichi, meno energici e pi¨´ "pantofolai". ? il classico letargo invernale. ?

Per questo gli esperti consigliano di sfruttare sempre al massimo le ore di luce e di scegliere i momenti centrali della giornata (la tarda mattinata o il primo pomeriggio) per affrontare gli allenamenti pi¨´ duri.

Spazi verdi per un maggiore relax

A chi alla performance e alla velocit¨¤ preferisce, invece, un approccio pi¨´ zen, gli psicologi dell'Universit¨¤ dell'Hertfordshire consigliano di praticare yoga o meditazione alla luce del giorno, in prossimit¨¤ di spazi verdi.

Hanno scoperto, infatti, che la vista del colore verde aumenta la produzione di dopamina nel cervello, che ha una sensazione calmante. Le persone, in una condizione simile, sono risultate pi¨´ favorevoli al pensiero e alla riflessione profonda.

Luce, ritmo circadiano e performance atletiche

Sincronizzare i ritmi individuali con la naturale alternanza luce-buio ¨¨ indispensabile per mantenere in salute e in equilibrio le funzioni dellĄŻorganismo. Ciascun essere umano, infatti, ha un suo orologio biologico interno, che si occupa proprio di adattare i ritmi dellĄŻorganismo a quelli dellĄŻambiente esterno.

I ritmi di funzionamento quotidiano di ciascun individuo - il cosiddetto ritmo circadiano - consistono nelle variazioni cicliche che ogni giorno coinvolgono le sue attivit¨¤ biologiche.?Come un orologio biologico, il ritmo circadiano (dal latino circa diem che significa intorno al giorno) si caratterizza per essere un complesso sistema interno responsabile di cicli riguardanti la pressione arteriosa, la temperatura del corpo, il tono muscolare, la frequenza cardiaca, il ritmo sonno-veglia, ecc.

Tre genetisti cronobiologici - Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young, vincitori del Nobel per la Medicina nel 2017 per le loro "scoperte dei meccanismi che controllano i ritmi circadiani"- hanno studiato il meccanismo che controlla questo speciale ritmo biologico e scoperto il sistema grazie al quale tutti gli organismi viventi regolano il proprio orologio circadiano in sintonia con lĄŻambiente esterno.

I tre premi Nobel hanno spiegato come le piante, gli esseri umani e gli altri animali adattano i loro ritmi biologici per essere sincronizzati con un giorno solare. In sostanza, il loro lavoro ¨¨ stato fondamentale per capire come la vita si sia adattata alla rotazione del nostro pianeta, che comporta costantemente lĄŻalternarsi del d¨Ź e della notte.

La maggior parte degli esseri viventi si adatta, e in molti casi anticipa, i cambiamenti nel breve periodo dellĄŻambiente in cui vive. Nel XVIII secolo i primi studi in tema notarono che alcune piante, come quelle della mimosa, aprono le foglie verso il sole di giorno e le chiudono di notte. Incuriosito dal fenomeno, lĄŻastronomo francese Jean Jacques dĄŻOrtous prov¨° a lasciare una mimosa sempre al buio e not¨° che, nonostante lĄŻassenza di luce, la pianta continuava a seguire il suo ciclo di apertura e chiusura delle foglie. Sembrava quindi che la mimosa avesse al suo interno una sorta di orologio biologico.

LĄŻorologio biologico interno di tutti gli organismi che popolano il pianeta terra, compresi gli esseri umani, varia al trascorrere delle ore: questo meccanismo, infatti, si adatta alle diverse fasi della giornata, regolando funzioni chiave quali i livelli ormonali, il sonno, il metabolismo, etc.

Per questo motivo, se lĄŻorologio interno ¨¨ disallineato rispetto allĄŻambiente esterno (per cause come, ad esempio, il jet-lag) si registrano effetti negativi sullĄŻorganismo (poich¨Ś si crea unĄŻalterazione proprio dei ritmi circadiani).

Uno studio prodotto da Thomas Kantermann ha scoperto che l'esposizione alla luce influisce sul ritmo circadiano individuale, stimolando positivamente le prestazioni fisiche.

Da qui lĄŻidea che, per dare il massimo in allenamento, sia meglio farlo quando lĄŻorologio corporeo pu¨° sperimentare la quantit¨¤ maggiore di luce possibile, come la tarda mattinata o il primo pomeriggio.

Combattere lo stress con lĄŻaiuto della luce

Una passeggiata di piacere all'aperto, si sa, ¨¨ uno dei modi migliori per combattere lo stress e la stanchezza mentale.

Lo stesso studio dell'Universit¨¤ dell'Hertfordshire menzionato sopra ha rivelato che la luce "blu-azzurra" del cielo era in grado di creare "una lieve forma di privazione sensoriale" negli intervistati, che aiuterebbe a rivolgere l'attenzione verso l'interno di s¨Ś e a distrarre, anche solo temporaneamente, dallo stress quotidiano con effetti benefici sullĄŻumore generale.

Di nuovo la luce e, in questo caso un bel cielo limpido, influiscono positivamente sulla resa psico-fisica individuale.

Il sole del mattino: un richiamo per il metabolismo

Una ricerca condotta dalla Northwestern University Feinberg School of Medicine ha scoperto, infine, che le persone che si espongono a una maggiore quantit¨¤ di luce mattutina hanno una resistenza superiore all'insulina e risultano essere pi¨´ in forma di quelle che hanno ricevuto la luce del sole pi¨´ tardi nella giornata.

Il sole, poi, fa bene alla salute, principalmente per via della Vitamina D che ¨¨ Ą°attivataĄą dai raggi UVB quando toccano la pelle.?Gli esseri umani hanno bisogno della luce solare per produrre questa vitamina, che ¨¨ fondamentale per fissare il calcio e che ha un ruolo determinante nel gestire tutti i sistemi metabolici dellĄŻorganismo.

(Fonte?Technogym.com newsroom)

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