Un articolo dell'European Journal of Sport and Science ha esaminato in profondit¨¤ le metodiche di allenamento, relative agli ultimi due anni, di un gruppo di 55 atleti fra specialisti spagnoli ed africani. Quali sono le differenze?
Riguardo i grandi risultati cronometrici degli atleti kenioti sul mezzofondo prolungato e sulla maratona e sulla mezza maratona, al di l¨¤ delle loro straordinarie qualit¨¤ genetiche e degli allenamenti in altura, sarebbe utile approfondire come i medesimi utilizzano i vari mezzi di lavoro. Molto interessante, al riguardo, un recente articolo uscito sull'European Journal of Sport and Science che esamina in profondit¨¤ le metodiche di allenamento relative agli ultimi due anni di un gruppo di 55 atleti fra specialisti spagnoli ed africani dei 5000/10.000, mezza maratona e maratona. Gli atleti testati sono stati divisi in tre grandi gruppi. Atleti di valore nazionale iberico (18) , atleti iberici di livello europeo (18) e runners kenioti world class (19). Una tabella quanto mai esaustiva per quanto riguarda le percentuali dei vari tipi di allenamento. Proviamo a compararle.?
ATLETI IBERICI - TOP RUNNERS KENIOTI
EASY RUN:?70%-60%
TEMPO RUN:?10%-25%
SHORT INTERVALS:?6% -10%
LONG INTERVALS:?12%-5%
TEST COMPETITION:?2%-1%
EASY RUN -?Il fondo lento compare in percentuale minore rispetto ad atleti di altri paesi. Poi ¨¨ davvero lento. Anche rispetto ad atleti di livello tecnico molto inferiore. Viene quindi utilizzato solo per far recuperare?l'organismo e la muscolatura dai lavori di grande intensit¨¤.?
TEMPO RUN -?La Tempo Run ha invece un' importanza strategica fondamentale per allenare vari aspetti, non solo fisiologici, dell'organismo. Senza comunque stressarlo oltre misura. Si tratta di effettuare distanze molto lunghe da 30 a 40 km ad andature da fondo medio. Per i campioni africani vuol dire correre a 3.20/3.25 al km. Lo scopo principale ¨¨ quello di mantenere elevato il Vo2max anche in un periodo in cui vengono allenati altri parametri fisiologici. Ma ¨¨ un allenamento importante anche sul piano psicologico perch¨¦ abitua gli atleti a correre per molto tempo in totale decontrazione.
SHORT INTERVALS -?I recuperi corti nell'ambito di lavori di alta qualit¨¤ ed intensit¨¤ sono a loro volta basilari per migliorare la tenuta di gara anche sulle lunghe distanze. I kenioti quasi mai effettuano ripetute oltre i 2 km. Le distanze preferite sono i 1000 ed il miglio ed i 400 metri. Oppure i fartlek con variazioni di 1 minuto lento ed 1 minuto veloce.?
LONG INTERVALS.?Meno significativi anche in percentuale gli allenamenti che prevedono recuperi pi¨´ lunghi che invece sono ancora molto utilizzati dagli atleti iberici ed europei in generale soprattutto nelle fasi di recupero delle ripetute lunghe. Dai 5000 metri in su che sono stati il grande cavallo di battaglia dei maratoneti azzurri negli anni ottanta, novanta e nel primo decennio del terzo millennio.
ALLENAMENTO PI? MODERNO -?Non c'¨¨ dubbio che l'allenamento dei campioni africani sia pi¨´ moderno e al passo con i tempi. La maratona e la mezza maratona sono oggi affrontate come nuove distanze del mezzofondo prolungato.?Quindi molta pi¨´ qualit¨¤ nelle prove ripetute, ma anche lunghe uscite per allenare l'abitudine mentale alla? fatica prolungata. Il tutto miscelato con buone dosi di corsa lenta defaticante. Gli africani sembrano aver cos¨¬ trovato la quadratura del cerchio per ottenere i grandi risultati sulle lunghe distanze.
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