il diario
Piccioni: "Il caso Schwazer e i tanti limiti della legislazione antidoping"
Nelle ultime settimane, il discorso ¨¨ venuto fuori a pi¨´ riprese. Alex Schwazer sta partecipando al Grande Fratello e continua ad allenarsi nella Casa con il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Per farlo, servirebbe per¨° una riduzione della squalifica - attualmente fissata al 7 luglio del 2024, a ridosso Giochi - per permettere al marciatore di partecipare alle gare di qualificazione e ottenere un tempo utile entro il 30 giugno. Uno sconto possibile, come spiegato da Valerio Piccioni, giornalista della Gazzetta dello Sport che negli anni ha seguito da vicino il caso e con cui andiamo a ricostruire la vicenda.
il caso schwazer
ĄŞ ?Intanto, un breve riassunto. Campione olimpico nella 50 km di marcia a Pechino, nel 2012 Schwazer venne fermato prima dei Giochi di Londra per la positivit¨¤ allĄŻepo, confessata tra le lacrime. Squalificato, fu poi trovato positivo per una dose infinitesimale di testosterone sintetico a un controllo a sorpresa del 1Ąă gennaio 2016, mentre stava preparando il ritorno ai Giochi di Rio. Arriv¨° quindi una nuova condanna da parte del Tas a 8 anni, squalifica che terminer¨¤ il prossimo 7 luglio. Nel frattempo, dallĄŻinchiesta penale di Bolzano ¨¨ emerso un elemento importante: il giudice Walter Pelino, dopo aver disposto "l'archiviazione del procedimento a carico di Alex Schwazer per non aver commesso il fatto" ha scritto?che ¨¨ stato "accertato con alto grado di credibilit¨¤ razionale che i campioni dĄŻurina prelevati ad Alex Schwazer il primo gennaio 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e, dunque, di ottenere la squalifica e il discredito dellĄŻatleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati". Non solo. In seguito, il competente comitato etico ha giudicato come "aiuto sostanziale" la testimonianza del marciatore, che ha messo in luce una violazione delle regole antidoping. Stando al regolamento Wada, sarebbe dunque plausibile uno sconto sulla squalifica, come successo in passato. Per Schwazer, ¨¨ lĄŻultima speranza per provare a qualificarsi alle prossime Olimpiadi.
la ricostruzione
ĄŞ ?"La squalifica arrivata dal Tas nel 2016 - spiega Piccioni - ¨¨ andata a sommarsi a quella del 2012 e ha fermato lĄŻatleta fino a oggi. Dopo questo percorso sportivo, che si era apparentemente concluso, sono iniziate le indagini della Procura della Repubblica di Bolzano e in tempi lunghi, con unĄŻinchiesta complessa e approfondita, il Gip Walter Pelino ha deciso con unĄŻordinanza di archiviare penalmente la posizione di Schwazer". Dal punto di vista sportivo, lĄŻatleta non ¨¨ considerato innocente: "Questo perch¨Ś le due giustizie seguono percorsi differenti. Forte per¨° della pronuncia, Schwazer ha fatto ricorso allĄŻultimo grado di appello, la Corte federale svizzera, nellĄŻambito sportivo. Qui la Corte ha dato ragione al Tas, alla Federazione internazionale e alla Wada, che si erano costituite presso lĄŻincidente probatorio di Bolzano". Negli anni ¨¨ andato avanti il dibattito tra colpevolisti e innocentisti, ma poi ¨¨ stata scritta una pagina nuova. "Schwazer ha denunciato una vicenda in cui un allenatore radiato era regolarmente impegnato in un altro Paese, con possibilit¨¤ di seguire tutte le manifestazioni e svolgere il suo lavoro tra gli atleti. Ha segnalato lĄŻesistenza di una violazione, le informazioni che ha dato sono state verificate e il lavoro degli organi preposti ha dato esito positivo. Il tecnico ¨¨ stato chiamato, ha ammesso la responsabilit¨¤ ed ¨¨ stata ribadita la squalifica". Per lĄŻatleta, un punto importante. "Da codice, avrebbe dunque diritto a uno sconto di pena e si attende una decisione della Wada sullĄŻentit¨¤ della riduzione".
il punto di vista
ĄŞ ?Il problema fa ora riferimento alle tempistiche: "Sono gi¨¤ passati diversi mesi, ma questa risposta non ¨¨ ancora arrivata e di recente ¨¨ stata chiesta unĄŻulteriore documentazione a Schwazer, non sul fatto conclamato dellĄŻallenatore radiato". Da l¨Ź, solo silenzio: "Si pone qui una criticit¨¤ sollevata diverse volte, sullĄŻeccessiva discrezionalit¨¤ del codice antidoping e in generale dei codici sportivi. Non cĄŻ¨¨ chiarezza. Bisognerebbe dire invece che cĄŻ¨¨ una possibilit¨¤ e che scatta in determinate circostanze. Un atleta che presta collaborazione ha il diritto di conoscere in tempi ragionevoli lĄŻentit¨¤ dello sconto in questione. A maggior ragione in un caso del genere, visto che una notizia positiva permetterebbe a Schwazer di provare a qualificarsi alle Olimpiadi". A margine, unĄŻaltra considerazione: "A questo si aggiunge il fatto che la Fidal ha definito un codice etico che vieta la maglia azzurra ad atleti che hanno ricevuto una squalifica per doping superiore ai due anni. ? una norma che presenta delle deroghe e che potrebbe non reggere in termini di codici sportivi, ma bisogna tenerne conto". Con il commento finale, Piccioni tocca un duplice aspetto: "Da una parte cĄŻ¨¨ la vicenda in s¨Ś, piena di dubbi e zone di oscurit¨¤, che fa riflettere sui tanti limiti della legislazione antidoping. DallĄŻaltra cĄŻ¨¨ questo attaccamento alla possibilit¨¤ di tornare a gareggiare dopo un errore, quello ammesso nel 2012, che ha pagato con anni di stop. Penso che questa voglia sia in fondo la cosa pi¨´ bella".
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