Joel Filliol, allenatore canadese di fama internazionale che da un anno riveste il ruolo di Olympic Performance Director della Nazionale italiana di triathlon, parla in occasione della finale del Grand Prix di Palermo che chiude la stagione italiana.
Joel Filliol si appresta a chiudere la prima stagione in maglia azzurra. Coach di atleti ai vertici mondiali, come il due volte iridato Mario Mola, il sudafricano Richard Murray e la statunitense Katie Zafares, ¨¨ arrivato alla guida del triathlon italiano dopo ha compiuto un lungo e graduale percorso di crescita: il canadese, ha iniziato la carriera internazionale con la squadra juniores fino ad arrivare ai vertici dei quadri tecnici della Nazionale del suo Paese e successivamente ha rivestito il ruolo di head coach della Gran Bretagna fino alla primavera del 2011 lavorando a stretto contatto con i fratelli Brownlee. Negli ultimi quattro anni ha conquistato 8 podi nella classifica finale di World Triathlon Series, ha condotto un atleta per due volte al successo iridato (Mola, 2016-2017) e 9 atleti ai Giochi Olimpici.
Su che cosa ¨¨ stato focalizzato il lavoro della sua prima stagione?
¡°Da gennaio, abbiamo riscritto i criteri di selezione per le gare internazionali e abbiamo lavorato sull'impostazione tecnica, riscrivendo anche i criteri di investimento su coach e atleti. Coinvolgendo gli allenatori, vogliamo replicare gli standard mondiali nei nostri gruppi di allenamenti affinch¨¦ i ragazzi abbiano il miglior ambiente di lavoro possibile in base a quanto imparato dai migliori al mondo. Dopo la prima fase di valutazione, il prossimo anni saremo ancora concentrati su questi aspetti e avvieremo il periodo di qualificazione olimpica. Se il 2017 ¨¨ stato un anno speso a far passare questi concetti, dal 2018 saremo pi¨´ focalizzati sull'obiettivo olimpico¡±.
? stata una stagione di alti e bassi?
¡°L'anno post olimpico ¨¨ diverso dagli altri. Non abbiamo avuto tanti azzurri in gara della World Series, ma pi¨´ atleti in Coppa del Mondo e Coppa Europa. Non sono mancate performance positive, su tutte il podio di Alice Betto a Leeds e agli Europei, ma sono da considerare anche le top-ten in World Cup di Fabian, Mazzetti, Steinhauser, Steinwandter, De Ponti, Olmo, Zane e Priarone e i successi in Coppa Europa di Olmo e Stateff: da questo dobbiamo ripartire e continuare e lavorare bene in inverno per essere pronti al 2018¡±.
Che cosa possiamo aspettarci per la prossima stagione dalle nostre punte Betto e Fabian e da Mazzetti e Uccellari, entrambi con due Olimpiadi in bacheca?
¡°Premetto che non dobbiamo guardare al passato, ma inquadrare a che livello i nostri atleti sono attualmente rispetto ai migliori del Mondo, e valutare chi sta investendo e si sta impegnando per cambiare l'approccio in funzione della performance, anche abbandonando ci¨° che ¨¨ confortevole e familiare. Alice Betto e Alessandro Fabian in questo sono diversi da tutti gli altri: sono focalizzati sull'obiettivo e sono sempre aperti al cambiamento per continuare a migliorare giorno per giorno. Sono comunque convinto che ogni atleta e ogni allenatore possano prendere questa strada per migliorare¡±.
In quali aspetti pu¨° migliorare il triathlon italiano?
¡°Gli azzurri sono gli atleti meglio supportati in relazione al loro livello, ma questo non li porta ad essere i migliori in termini di prestazioni. Ma non si tratta solo di risorse, ma di predisposizione al cambiamento di contesto di lavoro e aspettative. Dobbiamo uscire dalla zona di comfort, smetterla di confrontarci con standard interni ma riparametrarci con riferimenti globali, dobbiamo misurarci con i migliori in maniera sincera e autentica e capire che cosa fanno per arrivare all'apice: non ¨¨ importante essere un pesce grande in un piccolo stagno. Aggiungo che non c'¨¨ alcun motivo per cui non pu¨° esserci un italiano su un podio mondiale, ma dobbiamo essere pronti a cambiare anche se sono richiesti importanti sacrifici¡±.
A proposito di migliori al mondo, lei ¨¨ il coach personale di un gruppo di atleti top tra cui Mario Mola, bicampione del mondo. Ci sar¨¤ la possibilit¨¤ di vedere questi big allenarsi con gli azzurri in futuro?
¡°Il mio lavoro con questi atleti internazionali mi mantiene sempre ai vertici del triathlon mondiale, in prima linea, e rappresenta una importante risorsa per il mio ruolo con la Nazionale italiana. Abbiamo gi¨¤ condiviso qualcosa, ma in futuro pianificheremo altri raduno sia in Italia, sia all'estero: saranno momenti allenatori potranno lavorare a livelli elevatissimi¡±.
Abbiamo alcune lacune nelle categorie Junior e Under 23, come sar¨¤ impostato il lavoro sui triatleti del futuro?
¡°Purtroppo in questo settore c'¨¨ ancora una visione a breve termine troppo radicata: si cerca di essere veloci subito e bruciando le tappe anzich¨¦ provare a gettare la basi per il futuro, magari evitando che gli atleti si fermino per lesioni, malattie o addirittura che sospendano l'attivit¨¤. Bisogna anche scegliere le gare giuste, che siano un occasione di crescita e sviluppo degli atleti che devono competere al livello che pi¨´ gli compete, senza voler saltare le categorie troppo in fretta¡±.
Qual ¨¨ il suo rapporto con i club?
¡°Le societ¨¤ italiane sono diverse rispetto a molte altre parti del mondo. Dobbiamo essere chiari sul supporto al progetto olimpico: spesso sono privilegiate le gare di casa, ma c'¨¨ confronto nell'interesse reciproco di crescere insieme per inseguire prestazioni che renderanno orgoglioso tutto il triathlon italiano¡±.
Dopo il suo primo periodo italiano, che idea si ¨¨ fatto sulla cultura sportiva del nostro paese?
¡°Lo sport italiano vanta una ricca storia di successi in diverse discipline, dunque ci sono tutti gli ingredienti per arrivare in alto, bisogna soltanto muoversi nella giusta direzione. Servono basi solide, lavoro duro quotidiano, impegnarsi a fondo nel percorso che porta all'obiettivo e calarsi in un contesto che stimoli ad arrivare in alto. Pi¨´ si affronteranno queste sfide quotidianamente, cercando il continuo miglioramento, pi¨´ ci avvicineremo ad avere un ruolo importante sul palcoscenico mondiale¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA