Alessandro Degasperi, uno dei tre azzurri qualificati per la finale mondiale di Ironman, rivela quali sono gli allenamenti cardine per la preparazione della terza frazione di una gara di triathlon di lunga distanza
La maratona ¨¨ la chiave dell'Ironman. Certo, la gara, un avventura che per alcuni amatori arriva a durare anche ben oltre le 15 ore, si articola su tre impegnative frazioni di nuoto, ciclismo e corsa, ma proprio quest'ultima risulta decisiva per l'esito finale della prestazione. Nella maratona si combatte per il podio, si ribaltano posizioni, si va a caccia del riscontro cronometrico, oppure si soffre, si cammina, si odia ogni chilometro che, si sogna il ristoro successivo e soprattutto la finish line. Alessandro Degasperi, uno dei tre azzurri che alla finale mondiale di Ironman a Kona andr¨¤ a giocarsi qualcosa di importante contro i big del triathlon internazionale che in occasione del secondo posto all'Ironman France a Nizza di quest'anno ha stampato un parziale da 2h43', svela qualche punto chiave della sua preparazione nella corsa in vista della gara della Hawaii del 14 ottobre.
DOPPIA SEDUTA Uno degli allenamenti che caratterizzano il programma dell'Ironman trentino ¨¨ la doppia seduta giornaliera. Al mattino, 1h20' circa di fondo lento mentre al pomeriggio si procede con un lavoro pi¨´ intenso che prevede ripetute da 500 o 1000metri. ¡°In totale vengono fuori dai 30 ai 35 km di corsa ¨C spiega ¨C si fa parecchio volume e una buona qualit¨¤¡±.
LUNGHISSIMO Non manca nemmeno il lungo. ¡°Tre settimane prima dell'ironman metto sempre un superlungo di corsa, anche se cerco di farne meno possibile: qualche seduta di questo tipo ¨¨ comunque necessaria¡±, afferma Dega. Durante il raduno di Lanzarote appena concluso, si ¨¨ cimentato nel penultimo lavoro di questo tipo: 32 km in 2h20', tenendo dunque un ritmo pi¨´ basso rispetto al ritmo gara (a circa il 70% della frequenza cardiaca massima), ma compiendo gli ultimi chilometri in progressione per simulare uno sforzo neuromuscolare simile a quello della gara. Importante anche riprodurre le condizioni di gara in questo tipo di sedute: ¡°Per i due allenamenti pi¨´ lunghi che ho fatto a Lanzarote, ho scelto gli orari pi¨´ caldi della giornata per avere condizioni ambientali analoghe a quelle che trover¨° a Kona, curando l'alimentazione e l'idratazione proprio come se fossi in gara¡±.
NO COMBINATO Degasperi preferisce evitare i combinati. ¡°Preferisco fare un gara, magari un 70.3. Solitamente non ho grossi problemi a correre dopo la bici, dunque scelgo di evitare un allenamento cos¨¬ logorante: correre dopo aver concluso un lungo in bicicletta ¨¨ molto impegnativo organicamente e per le articolazioni. Molti atleti, come il sottoscritto, preferiscono avere degli stimoli agonistici mettendosi alla prova in gara anche a poche settimane dall'Ironman piuttosto che sovraccaricarsi in allenamento¡±.
A KONA L'obiettivo per l'Ironman Hawaii sar¨¤ proprio quello di riprodurre un gara simile a quella dello scorso anno, senza incorrere nei problemi accusati nei 180 km di ciclismo. ¡°Di corsa sono muscolarmente pi¨´ solido dell'anno scorso, mi sono cimentato in lavori pi¨´ impegnativi e i riscontri sono stati addirittura migliori dello scorso anno. Conoscere bene la gara, avendola fatta l'anno scorso, mi aiuter¨¤ e sono sicuro che il momento cruciale coincider¨¤ con la seconda parte della maratona: l¨¬ si potr¨¤ fare la differenza¡±.
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