Lo spagnolo Zamora e la belga Deckers dominano l'Embrunman, gara full distance francese dal fascino d'altri tempi
Non c'¨¨ triatleta che non sogni di partecipare all'Embrunman. Un'appuntamento classico del calendario multisportivo che cade da tradizione nel giorno di ferragosto e si piazza nelle posizioni alte della gare pi¨´ dure d'Europa, ma, parallelamente, fortemente attrattiva per gli appassionati delle lunghe distanze. Una gara in un contesto unico, un'oasi naturale per gli sportivi, che parte in riva al lago di Serre Poncon, prevede la scalata del mitico Col d'Izoard, snodo cruciale di diverse edizioni del Tour de France, ¨¨ si chiude con una maratona che transita nel cuore della cittadina in riva al lago e per le vie dei suggestivi paesini limitrofi. Una gara d'altri tempi, per diversi aspetti anacronistica, ma dal fascino immutato, intatto, rinvigorito anno per anno.
ZAMORA Si parte tutti insieme, non a batterie o a ondate come nei pi¨´ blasonati circuiti internazionali, e si deve affrontare un dislivello mostruoso, aspetti che esaltano un tipo coriaceo come Marcel Zamora. Quando la strada sale, il catalano ormai 39enne, trova terreno fertile, se le strade sono francesi, si esalta: e cos¨¬, il triatleta di Barcellona che in passato si ¨¨ allenato anche sulle Alpi piemontesi, ha stravinto la 34a edizione dell'Embrunman, mettendo il sesto sigillo personale in 9h43'13¡± lasciandosi alle spalle Andrej Vistica (9h47'39¡±) e Jaroslav Kovacic (9h48'38¡±).
DECKERS L'esperienza ha pagato anche nella lotta per il successo della gara femminile. Tine Deckers, 39enne gi¨¤ a segno per 5 volte nell'Ironman France come Zamora, ha tagliato il traguardo in 10h51'14¡± precedendo Carrie Lester (10h54'36¡±) e l'arrembante padrona di casa Charlotte Morel (11h04'19¡±), in testa al secondo cambio.
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