Mario Mola e Flora Duffy si confermano campioni del mondo alla Gran Final di Rotterdam. Alice Betto, unica azzurra in gara, chiude la stagione del rilancio con un buon 12¡ã posto.
Vincere ¨¨ difficile, confermarsi lo ¨¨ ancora di pi¨´. Il vecchio adagio sempre in voga nello sport, soprattutto quando per arrivare al successo la strada ¨¨ lunga, tortuosa e densa di imprevisti, sembra non faccia parte dell'enciclopedia di Flora Duffy e Mario Mola. Due campioni inossidabili, completi, talentuosi, che, ad un anno di distanza dall'incoronazione di Cozumel, centrano il bis mondiale a Rotterdam.
CANNIBALE La Duffy lo fa chiudendo in grande stile una stagione che l'ha vista dominare ad ogni latitudine: la bermudiana capace di vincere anche off-road regala l'ultima perla sul tortuoso circuito olandese centrando il sesto successo stagionale davanti all'americana Katie Zaferes e alla britannica Jessica Learmonth. ¡°Non mi piace affermare che una gara ¨¨ stata perfetta, ma direi che a Rotterdam ¨¨ andato tutto proprio come volevo, come avevo programmato ¨C dice raggiante dopo il traguardo che le ha regalato il secondo titolo mondiale ¨C Mi sono divertita e in bici mi sentivo bene: ho spinto, cercando di fare la differenza, perch¨¦ le avversarie sono sempre tante e temibili, anche se, onestamente, a piedi mi sentivo davvero forte oggi. Si, lo ammetto, ¨¨ stata una grande giornata! Ho forzato al massimo, in tutte e tre le frazioni ¨C sottolinea ¨C ¨¨ cos¨¬ che si deve fare un triathlon e io adoro gareggiare¡±. Sul podio iridato, stabilito dalla somma dei punteggi ottenuti nelle nove tappe di World Series che si ¨¨ chiusa in Olanda, salgono Ashleigh Gentle (Aus), sesta alla Grand Final e argento iridato, e la Zaferes, bronzo.
BRAVA ALICE Si chiude con un 12¡ã posto e un 16¡ã posto nel ranking mondiale la stagione internazionale di Alice Betto. Non una stagione qualunque, ma la stagione del rilancio che l'ha nuovamente proiettata nell'elite mondiali dopo due annate lontane dai campi gara per ristabilirsi da due operazioni per risolvere i problemi al tendine d'Achille e al calcagno. ¡°Non ho parole, sono davvero contenta di questo risultato e che soddisfazione chiudere appena davanti alla campionessa olimpica di Londra e argento a Rio 2016 Nicola Spirig ¨C dice a caldo l'azzurra ¨C questo non ¨¨ un punto di arrivo, anzi, in futuro voglio essere costantemente tra le prime dieci al mondo. Concludo quest¡¯anno con ancora pi¨´ voglia di esserci, con ancora pi¨´ grinta e con pi¨´ determinazione, contenta di aver chiuso senza infortuni e sempre in crescendo, con la condizione di corsa che va sempre migliorando¡±.
SUPER MARIO Il terzo posto, invece, ¨¨ bastato a Mario Mola per portare a casa il secondo titolo mondiale consecutivo. A sorpresa si ¨¨ imposto il francese Vincent Luis, al primo acuto in carriera in World Series, davanti al norvegese Kristian Blummenfelt, che conquista il bronzo iridato. Quarto al traguardo e argento mondiale lo spagnolo Javier Gomez che ha provato in tutti i modi ad inseguire il sesto titolo iridato ad una settimana dalla superba affermazione al campionato del mondo di Ironman 70.3 a Chattanooga (Usa). ¡°? fantastica la sensazione che sto provando, non saprei descriverla con parole adatte ¨C dice il maiorchino dopo il trionfo mondiale ¨C Sapevo che ero in ottima condizione ed ero il favorito al successo finale, ma il nervosismo prima di una gara ¨¨ sempre molto tangibile. Nulla ¨¨ mai scontato, ero sicuro di dover dare il massimo nella corsa per centrare l'obiettivo e alla fine il titolo ¨¨ arrivato¡±. Con un grande sorriso liberatorio sul traguardo.
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