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La Formula 1 del triathlon a Rotterdam: lo spettacolo iridato ¨¨ qui
Chi segue il triathlon avr¨¤ ancora impressa nella propria mente la scena dell'ultimo atto della finale mondiale dello scorso anno a Cozumel. Jonathan Brownlee, a caccia del successo iridato, disputa una gara straordinaria, da autentico dominatore, fino a 200 metri dal traguardo. L¨¬ cede di schianto, comincia a barcollare, ma il fratello Alistair, campione olimpico, arriva in suo soccorso e lo trascina fino al traguardo. Una sequenza che rimarr¨¤ per sempre nella storia del triathlon, ma l'unico a festeggiare ¨¨ stato Mario Mola, laureatosi campione del mondo.
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DOPPIETTA? Sar¨¤ proprio l'iridato del 2016 il faro della Grand Final di Rotterdam, un appuntamento denso di gare (si parte venerd¨¬ con i Mondiali di Paratriathlon, quelli juniores e under 23) che avr¨¤ nelle due super gare riservate agli ¨¦lite di sabato (uomini alle 13, donne alle 15.50) il momento pi¨´ alto. Attualmente in testa al ranking, dopo le quattro vittorie in World Series gli sarebbe sufficiente un quinto posto per assicurarsi il secondo titolo consecutivo, ma nulla ¨¨ scontato. Soprattutto quando in gara c'¨¨ il Javier Gomez, spagnolo come Mola, a caccia del suo sesto titolo iridato sei giorni dopo lo straordinario successo al Mondiale di Ironman 70.3 di Chattanooga (Usa), letteralmente dominato in 3h49'44¡± con un parziale feroce nella mezza maratona conclusiva da 1h10'29¡±. Il pi¨´ giovane dei fratelli Brownlee, l'argento olimpico in carica e vincitore dell'ottava e penultima tappa della Serie Mondiale a Stoccolma sar¨¤ regolarmente al via, anche se il titolo mondiale sembra un miraggio, mentre per il successo parziale saranno da tenere d'occhio i sudafricani Murray e Schoeman, il norvegese Blummenfelt, molto solido negli ultimi mesi della stagione, e, perch¨¦ no, il terzo spagnolo Alarza dotato di un bruciante finale e dell'australiano Birtwhistle, anch'egli pericoloso in un arrivo a ranghi compatti.
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RIECCO SPIRIG In campo femminile, sar¨¤ Flora Duffy a recitare il ruolo da favorita. Iridata in carica, dominatrice della stagione con cinque vittorie in WTS, la bermudiana potr¨¤ esaltare le sue doti ciclistiche nel tracciato molto tecnico. Proveranno a farle lo sgambetto l'australiana Gentle e la neozelandese Hewitt, entrambe vincitrici di una tappa del massimo circuito mondiale nel 2017, ma occhio all'azzurra Alice Betto, tornata ad altissimi livelli quest'anno e capace di salire sul podio a Leeds e agli Europei di Kitzbuhel. ¡°Sono davvero contenta di essere arrivata in questa condizione alla vigilia di Rotterdam e lotter¨° per lasciare il segno ¨C dice l'azzurra ¨C disputer¨° un nuoto aggressivo, e una bici al massimo rimanendo concentrata e una corsa con tutto quello che rimane. Quest'anno la seconda frazione ha fatto sempre la differenza grazie alla Duffy e questo ¨¨ un punto a un mio favore, ma rispetto alla campionessa del mondo c'¨¨ ancora tanto da lavorare anche a livello tecnico. I miei occhi saranno puntati su di lei anche se non sar¨¤ facile seguirla¡±. C'¨¨ curiosit¨¤ nel rivedere in gara l'olimpionica di Londra e argento a Rio Nicola Spirig: la 35enne elvetica, lontana dai campi gara internazionali per tutto l'anno per la seconda gravidanza, torna sul pontone di partenza quattro mesi dopo la nascita della figlia Malea. Far¨¤ soltanto la comparsa o sar¨¤ gi¨¤ in grado si stupire?
GLI AZZURRI Per quanto riguarda il Team Italia, a Rotterdam ci sar¨¤ una spedizione ridotta. L'Olympic Performance Director Joel Filliol, oltre ad Alice Betto (unica ¨¦lite italiana in gara) ha convocato Delian Stateff, Angelica Olmo e Verena Steinhauser i quali gareggeranno nel gara riservata agli under 23?mentre Mattia Cambi, dt del paratriatlhon, potr¨¤ contare su Giovanni Achenza, che va a Rotterdam per puntare ad una medaglia, Veronica Yoko Plebani e Anna Barbaro.
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