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Da migranti a triatleti: il sogno dei Rolling Dreamers
[tps_title]L'IDEA[/tps_title]
Lo sport abbatte le barriere. Una frase spesso abusata, che diventa una cantilena anzich¨¦ una speranza, un obiettivo, un risultato concreto. Poi c'¨¨ la storia di due migranti africani che si sono imbattuti nel team dei Rolling Dreamers, hanno scoperto uno sport formato da tre discipline e ora,in attesa di asilo, stanno coltivando il sogno di partecipare alla gara di triathlon ¡°Santini Trio Senigallia¡± che si terr¨¤ in provincia di Ancona il 22 luglio. Con la speranza che sia il primo passo verso l'integrazione definitiva nella nostra societ¨¤.
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[tps_title]CHI SONO[/tps_title]
?Dopo aver cominciato nel 2016 percorrendo Firenze-Barcellona in bici, per competere, una volta arrivati, al Barcelona Triatl¨°, e aver proseguito nel 2017 con Firenze Parigi, sempre naturalmente in bici, per partecipare alla Parigi Roubaix Challenge, quest¡¯anno i Rolling Dreamers (definito training & travel club che unisce la passione per lo sport a quella per i viaggi) hanno deciso di impegnarsi in un¡¯avventura molto particolare. Un gesto simbolico di grande impatto, in cui i protagonisti italiani credono molto: ¡°In questo periodo di conflitti, abbiamo scelto volutamente una tematica sociale, l¡¯inclusione, per affermare un principio in cui crediamo molto, e cio¨¨ che lo sport unisce, crea legami fraterni¡±, commenta?Matteo Venzi, uno dei fondatori del progetto Rolling Dreamers. A cui fa eco il collega Andrea Gelli: ¡°Abbiamo selezionato due ragazzi provenienti dall¡¯Africa per allenarli al nuoto, alla bici e alla corsa in modo da partecipare con noi alla gara, condividendo la fatica e la gioia di questa attivit¨¤. E insieme arriveremo al traguardo¡±. Una motivazione che ha incontrato il plauso dell¡¯assessorato alle politiche sociali della Regione Toscana, che ha deciso di sostenere il team. ¡°? un messaggio di speranza importante: lo sport come integrazione, come unione di mondi lontani solo apparentemente- ha commentato l¡¯assessore Stefania Saccardi -Siamo felici di sostenere un gruppo di lavoro che, aprendosi ai nuovi arrivati, mostra la strada per un percorso virtuoso di inclusione e costruzione di legami positivi, come da tradizione della nostra cultura e della nostra terra¡±.
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[tps_title]NEOFITI?[/tps_title]
Mbaye Sarr?e?Oumar Sylla, i due ragazzi che si alleneranno con i Rolling Dreamers, hanno rispettivamente 34 e 19 anni, vengono dal Senegal e dalla Guinea. Sono piuttosto sportivi, ma non avvezzi alle fatiche del triathlon, in particolare al nuoto, una disciplina che non hanno mai davvero praticato. ¡°Da dove vengo non ci sono certo piscine¡±, commenta Oumar. ¡°Sono davvero felice di partecipare a questo progetto e di avere la possibilit¨¤ di imparare a nuotare¡±, commenta Mbaye.
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[tps_title]LAVORO?[/tps_title]
Al termine del percorso di allenamento, i due ragazzi potrebbero effettivamente trovare una collocazione sul mercato del lavoro, grazie all¡¯esperienza sportiva maturata e all¡¯impegno dimostrato: alcuni sponsor del progetto Rolling Dreamers, in primis Cecchi Logistica Integrata e Tropos Club Firenze, si sono dimostrati interessati a offrire una possibilit¨¤ professionale ai due migranti. Il progetto Rolling Dreamers nasce da un¡¯idea di due atleti appassionati di bici e di viaggi, che intendono lo sport in senso molto ampio, come cura di s¨¦ in relazione all¡¯ambiente e alla societ¨¤. Rolling Dreamers vuole svilupparsi come un gruppo di atleti che si muove secondo principi etici, ecologici e sportivi. Perch¨¦ stare bene significa tante cose: significa avere un fisico sano, nutrirsi in modo consapevole e intelligente, muoversi avendo cura di non inquinare, usare materiali che non danneggino l¡¯ambiente o le persone.
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[tps_title]FILOSOFIA?[/tps_title]
La loro ¨¨ una filosofia nuova per lo sport, che troppo spesso promuove l¡¯agonismo ad ogni costo: i Rolling Dreamers concepiscono invece un nuovo stile di attivit¨¤, in grado di superare l¡¯idea vecchia e maniacalmente egocentrica dell¡¯atleta e della vittoria nella competizione come unico scopo, sostituendola piuttosto con la partecipazione del gruppo sportivo a un sistema completo che porti benessere a se stesso e agli altri, secondo un principio di interconnessione ormai sempre pi¨´ accreditato. Un modo di muoversi consapevole, una nuova attitudine mentale applicata all¡¯attivit¨¤ fisica.
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[tps_title]STILE?[/tps_title]
¡°Potevamo scegliere tanti sport per coinvolgere i ragazzi e raccontare il loro processo di integrazione¨C aggiunge Venzi ¨C ma la scelta ¨¨ caduta sul triathlon dal momento che sia io che Andrea lo pratichiamo da anni e per noi ¨¨ diventato un vero e proprio stile di vita. Siamo onorati di aver ricevuto il patrocinio dalla Fitri perch¨¦ ¨¨ un attestato di fiducia e un chiaro messaggio per tutte le altre societ¨¤ di triathlon del paese. Il nostro interesse ¨¨ quello di promuovere il nostro amato sport e continuare a far crescere il movimento¡±. Tra poche settimane il sogno di Oumar e Mbaye si realizzer¨¤ tre volte.
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