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Triathlon, il DT Filliol fotografa l'Italia ad una anno dai Giochi di Tokyo
Dopo i Test Event sul percorso che assegner¨¤ le medaglie olimpiche tra meno di un anno, Joel Filliol, tecnico canadese alla guida della Nazionale italiana analizza le attuali condizioni degli Azzurri e traccia il percorso che porta a Tokyo 2020.
Partiamo dal Test Event: com'¨¨ stato il bilancio per gli Azzurri?
¡°In generale, l'esperienza al Test Event ¨¨ stata produttiva e positiva sia dal punto di vista individuale sia come squadra. Abbiamo avuto l'opportunit¨¤ di visionare il tracciato olimpico e le condizioni che troveremo il prossimo anno ai Giochi. Unico rammarico per le ragazze ¨¨ quello di non aver disputato la gara completa (frazione di corsa accorciata a 5 km) con caldo e umidit¨¤. Riguardo la Mixed Relay, quarta al traguardo con Mazzetti, Pozzatti, Betto e Fabian, abbiamo ottenuto il miglior risultato di sempre da quando questo format di gara ¨¨ olimpico¡±.
Come sta cambiando questa specialit¨¤?
¡°Stiamo assistendo a una continua evoluzione delle gare a staffetta e in questo caso siamo stati fortunati e bravi nella seconda frazione, con Gianluca Pozzatti abile ad infilarsi nei primi quattro, gruppo che ha fatto la differenza con il resto delle squadre¡±.
Da Tokyo 2019 a Tokyo 2020: qual ¨¨ la strada che gli Azzurri devono prendere per raggiungere la qualificazione olimpica?
¡°Dobbiamo continuare ad affrontare le giuste gare in maniera proficua per ciascun atleta per rafforzare il piazzamento nel ranking olimpico ed evitare lo stress dell'inseguimento della qualificazione all'ultimo minuto. Per quanto riguarda la selezione interna, sapevamo che nessuno poteva centrale la qualificazione di diritto a Tokyo, visto che alla WTS di Yokohama nessuna ha centrato le prime otto posizioni. La prossima opportunit¨¤ di selezione automatica riguarda la valutazione globale delle prestazioni raggiunte nel 2019 valutando se potenzialmente pu¨° essere raggiunta la top-8 nel 2020. Tutte le gare di World Triathlon Series saranno valutate prestando particolare attenzione a quelle pi¨´ competitive e su distanza olimpica. Allo stesso modo, verr¨¤ compiuta una valutazione dopo la World Series di Yokohama 2020. A seguire, ci concentreremo maggiormente sulla staffetta, valutando le prestazioni individuali in funzione della migliore formazione possibile in Mixed Relay¡±.
Dall'inizio del periodo di qualificazione olimpica, le nostre aspettative sono cambiate?
¡°All'inizio del ciclo olimpico c'¨¨ sempre molta incertezza, anche all'interno della squadra italiana c'erano diversi dubbi sul fatto che alcuni degli atleti pi¨´ esperti si sarebbero fermati e che la perdita di esperienza avrebbe avuto un grosso impatto verso i Giochi di Tokyo. In realt¨¤, alcuni atleti hanno affrontato i primi due anni ad un livello pi¨´ blando, ma ora sono tornati in carreggiata e hanno nel mirino l'Olimpiade. Tra le donne, abbiamo addirittura quattro atlete potenzialmente in lizza per la qualifica (Betto, Mazzetti, Steinhauser, Olmo) mentre tra gli uomini sono ancora i pi¨´ esperti (Fabian, Uccellari) a farla da padroni con i giovani che devono ancora consolidare gli standard internazionali. Nel complesso, la squadra deve avere pazienza e impegnarsi a fondo per seguire la giusta strada che consentirebbe di esprimere il pieno potenziale¡±.
Riguardo la squadra, intendendo sia gli atleti sia lo staff, qual ¨¨ lo spirito del Team Italia?
¡°In generale, negli ultimi tre anni gli atleti si sono adattati ad un ambiente che offre maggiore autonomia e libert¨¤. Ci ¨¨ voluto del tempo, ma nel complesso abbiamo un livello pi¨´ elevato di responsabilit¨¤ personale: in questo modo tutti i soggetti coinvolti hanno accettato di avere il controllo sulle proprie azioni e devono prendere le corrette decisioni per continuare ad avanzare verso l'espressione del pieno potenziale. C'¨¨ pi¨´ consapevolezza e apertura verso gli standard mondiali e i diversi modi per raggiungere i massimi livelli: questo ¨¨ un aspetto molto positivo¡±.
Si reputa soddisfatto di questo primo periodo con Italia?
¡°Nel complesso, ci ¨¨ voluto del tempo per comprendere appieno l'ambiente e la situazione, analizzando che cosa pu¨° essere cambiato e che cosa no. Ci sono molti vincoli che esistono nell'ambiente italiano che possono essere modificati solo a livelli pi¨´ alti. Nel nostro mondo, abbiamo apportato molte modifiche, alcune piccole altre molto profonde e abbiamo ottenuto diverse importanti 'vittorie' in termini di avanzamento degli standard delle nostre attivit¨¤ quotidiane. Tuttavia, c'¨¨ ancora molto lavoro da fare, abbiamo compiuto soltanto i primi passi verso il raggiungimento del pieno potenziale della squadra italiana che consentirebbe di competere davvero con i migliori del mondo. Dopo molti anni trascorsi facendo sempre le stesse cose, ora ¨¨ necessario pi¨´ tempo per consolidare i cambiamenti e costruire una nuova cultura che abbia la prestazione come focus. ? chiaro che ci deve essere un accordo sugli obiettivi reali della Fitri e delle sue priorit¨¤ in modo che tutte le parti interessate siano allineate a questa visione e si muovano insieme nella stessa direzione.
A tal proposto, ha un obiettivo per il futuro?
¡°Il mio obiettivo ¨¨ quello di fare in modo che il prossimo ciclo olimpico possa continuare con il coraggio, la sicurezza e la consapevolezza di compiere i prossimi passi necessari affinch¨¦ atleti e gli allenatori continuino a crescere per far esprimere alla Nazionale italiana il massimo potenziale¡±.
(foto: Tiziano Ballabio)
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