Omologate da Ironman le prestazioni cronometriche della tappa del Texas malgrado il percorso fosse pi¨´ corto di due miglia
I record non valgono. Anzi si. Sar¨¤ ricordato come il triathlon delle polemiche l'Ironman Texas disputato a The Woodlands nel fine settimana appena passato, non solo per le scie tanto frequenti e diffuse quanto imbarazzanti durante la frazione ciclistica, ma per l'omologazione dei record, anzi, delle migliori prestazioni, visto che risulta alquanto bizzarro parlare di record.
BICI CORTA Per questioni di sicurezza, alla vigilia, il comitato organizzatore aveva accorciato la frazione ciclistica di 2 miglia (dalle 112 previste a 110 reali): presa questa decisione, Ironman aveva tempestivamente comunicato che non sarebbero stati omologati eventuali primati, ma nei giorni successivi alla gara ¨¨ arrivata prontamente la surreale smentita.
SENZA SPIEGAZIONI ¡°Nonostante la frazione ciclistica sia stata ridotta ¨C si legge in una nota sul sito ufficiale ¨C Ironman ha stabilito che agli atleti che hanno completato la gara North American Championship Texas sar¨¤ riconosciuto il tempo che dunque sar¨¤ valido come world best. Congratulazioni a tutti gli atleti che hanno stabilito i migliori tempi mondiali¡±.
NUOVI RECORD (?) Sulla base di queste conclusioni, l'americano Matt Hanson, al traguardo in 7:39:25, toglie il record del circuito a Tim Don (7:40:43) che risaliva all'Ironman Brasile dello scorso anno mentre Andy Starykowicz ora detiene il pi¨´ veloce parziale in bicicletta (3:54:59). Jan Frodeno, autore di 7:35:39 al Challenge Roth nel 2016, rimane detentore del crono pi¨´ veloce in assoluto per una gara full distance. Ma ha ancora senso parlare di record in questa disciplina?
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