La staffetta dei campioni: Lelli, Cipollini e Cassani insieme per il triathlon

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Tre campioni, tre ex professionisti che non hanno abbandonato lo stile di vita scandito dall'attività sportiva e che hanno scelto il Challenge Forte Village per una rimpatriata. Ovviamente con il numero appuntato sulla maglia. Una staffetta speciale quella composta da Massimiliano Lelli, Mario Cipollini e Davide Cassani che ha chiuso un divertente weekend reso piccante da ricorrenti sfottò e goliardia, ma che è stato anche un piacevole tuffo nei ricordi. E poi, tre così, si divertono di più se la giornata è condita da una buona dose di fatica. La staffetta Air Force 3 ha concluso al 16° posto in 4h48'13”, 47'10” per i 1900 m di nuoto (Lelli), 2h31'44” per i 90 km di ciclismo (Cipollini) e 1h26'39” per i 21 km di corsa (Cassani).

LELLI “Quest'anno mi sono allenato davvero poco – confessa Max Lelli – completare i 1900 metri di nuoto è stato già un bel traguardo. Ma non avevo scelta: Cipo, se lo butti in acqua, affoga, è una montagna di muscoli, Cassani non ha mai nuotato... e quindi ero il migliore”, ribadisce sorridendo. “Mario e Davide non devono dimostrare nulla, io sono un umile gregario e anche stavolta mi sono dovuto sacrificare. E poi, possono dare la colpa a me che vado piano in acqua se il risultato non è stato soddisfacente, ma per il prossimo anno prometto che arriverò in condizioni migliori”. L'anno scorso Lelli aveva gareggiato da solo nel medio, tagliando il traguardo sotto il muro delle 5 ore. “Il triathlon è uno sport duro, di fatica, e noi siamo abituati a questa sensazione. Sono orgoglioso di conoscere tanti triatleti che fanno grandi sacrifici per arrivare al meglio alla gara, in qualche modo mi rivedo in questo grande impegno, tutta la mia storia è andata a braccetto con la fatica: questo sport è anche uno stile di vita e spero che abbia sempre più successo”.

(continua nella prossima scheda)

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Non si è risparmiato nemmeno Mario Cipollini. “Che fatica! Questa distanza e questa fatica mi ricordano una cronosquadre vinta al Tour del '93. Per ora non posso dire che sia stato divertente – dice appena posata la bici – ma l'agonismo e la fatica fanno parte del mio modo di essere, della mia vita. Lungo la strada però era una grande festa, è molto coinvolgente il triathlon: mi è anche capitato di superare Zanardi, sempre accolto da un'ovazione, ma anche con me il pubblico e gli altri concorrenti sono stati stupendi. C'è un clima molto diverso rispetto al ciclismo, anche in questi particolari. C'è molto agonismo, ma soprattutto per una sfida con se stessi, ma questo sport lega molto le persone – aggiunge Cipollini – il mondo si sta dividendo per guerre, politiche, etnie, qui siamo tutti insieme, senza distinzione, lo sport è bello per questo”. E sul compagno di squadra che ha aperto la staffetta, ribadisce che “Lelli ha vinto una grande sfida con se stesso, non è un grande nuotatore si è messo in gioco. Comunque i ruoli ormai sono stabiliti e il prossimo anno toccherà ancora a lui la prima frazione”.

(continua nella prossima scheda)

[tps_title]CASSANI[/tps_title] “Il triathlon è un bell'ambiente, mi attira e mi appassiona ma non nuotando mi viene difficile lanciarmi in una gara individuale – spiega Davide Cassani – Ammetto che adoro fare le cose che mi fanno stare bene, quest'anno non ho corso tanto, 24 volte da inizio anno, ma ho pedalato un po' di più”. Mentre aspettava il cambio di SuperMario, il ct della nazionale azzurra di ciclismo lasciava trasparire la giusta tensione (“Noi siamo agonisti e anche quando la prendiamo per divertimento, vogliamo dare tutto”) e poi ha sottolineato il bel clima che si respirava nel team dei tre ex ciclisti professionisti: “? stato un piacevole weekend, abbiamo riso e scherzato, ma in gara ognuno di noi ha dato un po' di più di quanto poteva. E bravo Lelli che si è sacrificato: in bici è molto allenato e poteva andare forte come Mario, ma si è messo in gioco nel nuoto promettendo che d'ora in avanti si allenerà: quindi dobbiamo tornare per migliorarci”.