Ormai da decenni sono noti i benefici effetti che lĄŻesercizio fisico, soprattutto se aerobico, praticato con regolarit¨¤ produce sullĄŻorganismo umano. LĄŻattivit¨¤ fisica ¨¨ ormai universalmente riconosciuta come una terapia non farmacologica, al punto che si parla di sport-terapia. Sono stati osservati miglioramenti nel controllo dei valori di pressione arteriosa, del quadro lipidico, [...]
Ormai da decenni sono noti i benefici effetti che lĄŻesercizio fisico, soprattutto se aerobico, praticato con regolarit¨¤ produce sullĄŻorganismo umano. LĄŻattivit¨¤ fisica ¨¨ ormai universalmente riconosciuta come una terapia non farmacologica, al punto che si parla di sport-terapia. Sono stati osservati miglioramenti nel controllo dei valori di pressione arteriosa, del quadro lipidico, dei valori glicemici, della riduzione del peso corporeo nei pazienti obesi o in sovrappeso.
Non va poi sottovalutato il miglioramento del tono dellĄŻumore indotto dal rilascio di endorfine ottenuto con un esercizio fisico ben calibrato.?Il running, rispetto ad altri tipi di sport, ¨¨ risultato essere una delle discipline che meglio risponde a questo obiettivo, ¨¨?sicuramente alla portata di tutti. Le scarpe idonee, un paio di pantaloncini ed una maglia tecnica?sono sufficienti per la corsa.?Inoltre si pu¨° praticare ovunque, allĄŻaria aperta, meglio se nei parchi, cosi come in palestra, e, cosa non da poco, non ¨¨ strettamente vincolata ad alcun orario.
? dunque facile comprendere come questa disciplina raccolga un cos¨Ź alto consenso specialmente nellĄŻambito della popolazione adulta.?Le numerose maratone che si svolgono nelle principali localit¨¤ del mondo hanno un effetto mediatico sorprendente e costituiscono unĄŻattrattiva turistico-sportiva che contribuisce a infoltire il gruppo dei cultori di questa disciplina sportiva, rappresentando un momento di aggregazione, di divertimento e di sana competitivit¨¤.
Naturalmente come ogni terapia, per essere efficace, deve essere opportunamente dosata, per non incorrere in quelli che sono gli effetti collaterali.?Un Ą°dosaggio/allenamentoĄą troppo elevato, infatti, non solo non ottiene lĄŻeffetto terapeutico auspicato, ma pu¨° addirittura cagionare dei danni.?Occorre quindi almeno inizialmente prevedere delle uscite in allenamento non particolarmente intense favorendo piuttosto il numero di uscite settimanali, cos¨Ź da ottenere un miglior condizionamento fisico.
Un lavoro troppo strenuo un giorno, inficerebbe la performance dellĄŻallenamento successivo, ¨¨ il cosiddetto DOMS spesso sperimentato dai maratoneti nei giorni successivi alla gara cio¨¨ quel dolore ad insorgenza tardiva che rende le gambe due Ą°pezzi di legnoĄą.?Anche un dosaggio troppo basso non ottiene per¨° lĄŻeffetto terapeutico desiderato.?Inizialmente sarebbe meglio quindi affidarsi a preparatori competenti che sappiano consigliare delle tabelle di allenamento personalizzate.
Esiste la possibilit¨¤ prima di intraprendere lĄŻattivit¨¤ sportiva e ottenere i benefici auspicati, di sottoporsi a dei test di valutazione funzionale personalizzati.?Tra questi, la valutazione della soglia anaerobica, la plicometria e la determinazione dello stress ossidativo, ci danno un quadro generale dello stato di forma del soggetto.?Sulla base dei risultati ottenuti, si ¨¨ in grado di fornire al neofita o allĄŻatleta gi¨¤ performato utili consigli sia sulla pianificazione delle sedute di allenamento che sul piano nutrizionale e sullĄŻeventuale integrazione.
Spesso ci si domanda se la corsa sia indicata per tutti, la risposta ¨¨ affermativa.?Non ¨¨ per¨° altrettanto vero che la maratona sia appannaggio di tutti.?Occorre fare delle precisazioni in merito, infatti un impegno agonistico di questo tipo richiede una seria e costante preparazione fisica adatta a soggetti Ą°saniĄą o quantomeno che non presentino malattie tali per cui lĄŻimpegno richiesto rischi di creare pi¨´ danni che benefici (ad esempio, in primis, particolari cardiopatie, cosi come broncopneumopatie, patologie osteoarticolari, ecc. )
La legislazione italiana prevede a questo proposito la visita medica di screening annuale della popolazione sportiva atto a escludere la presenza di quadri morbosi che controindichino la pratica dellĄŻattivit¨¤ sportiva agonistica.?? uno straordinario patrimonio scientifico e di prevenzione.?Controlli di questo tipo hanno permesso di ridurre nel nostro paese lĄŻincidenza della morte improvvisa nellĄŻatleta dellĄŻ89% rispetto al periodo pre-screening!
Dunque come qualsiasi altra terapia farmacologica anche la sport-terapia e la corsa nello specifico, devono essere opportunamente dosate e assunte Ą°sotto controllo medicoĄą.
Dott.sa Alessia Milletich
Medico Specialista in Medicina dello Sport
Delta Media?
www.deltamedica.net
? RIPRODUZIONE RISERVATA