RUNNING
Maratona di New York: la lunga attesa prima della partenza, scaldatevi cos¨¬
La sveglia che suona prima dell'alba, il jet lag da recuperare, l'eccitazione di trovarsi in una citt¨¤ unica al mondo: correre la maratona di New York significa gestire?una girandola di emozioni, ma pi¨´ di ogni altra cosa la 42km della Grande Mela?¨¨ una sfida logistica e un grande esercizio di pazienza, soprattutto prima del via.
A causa delle dimensioni della manifestazione e della mastodontica macchina organizzativa (compreso tutto il meccanismo messo in atto per la prevenzione attentati) si ¨¨ costretti a raggiungere la zona di partenza a Staten Island con largo anticipo. Ci¨° significa alzarsi davvero presto, anticipare il pasto mattutino, prendere almeno un bus e/o navetta affollato e caldo, sbarcare e ritrovarsi all'addiaccio con temperature intorno allo zero e dover trascorrere parecchio tempo di attesa in queste condizioni. Meglio dunque organizzarsi, pianificare e non innervosirsi: a parte i top runner gli altri 59900 partecipanti sono tutti nella stessa situazione. Una coperta o un telo per sedervi e?mantenere il calore, la vostra playlist preferita se amate isolarvi, qualche chiacchiera per far passare il tempo se invece siete socievoli: l'importante ¨¨ mantenere il cervello occupato e salvare le vostre energie fisiche per la gara.
Per questa edizione 2016 il meteo prevede temperature tra i 3 e i 9 gradi, ma l'ansia da pre-gara vi far¨¤ avvertire pi¨´ freddo del solito quindi ¨¨ meglio vestirsi a strati con abbigliamento da abbandonare: ¨¨ tradizione che questi capi vengano poi raccolti dall'organizzazione per donarli ai bisognosi. Non ¨¨ prevista pioggia ma ¨¨ sempre meglio attrezzarsi con abbigliamento impermeabile non solo per l'acqua ma per le forti raffiche di vento che spesso e volentieri si abbattono sul ponte di Verrazzano accogliendo con il loro alito gelido i maratoneti. Per questo ¨¨ consigliabile mantenersi coperti il pi¨´ possibile prima del via e magari spogliarsi di qualche indumento dopo le prime miglia.
A New York c'¨¨ poca?possibilit¨¤ in area di partenza per potersi riscaldare adeguatamente e correre da una zona all'altra. Cercate di ritagliarvi uno spazio per potervi muovere prima di entrare in griglia e concentratevi sullo stretching dinamico:?camminata laterale incrociata, camminata sulle punte e sui talloni, camminata portando in modo alternato le ginocchia al petto, oscillazione alternata delle gambe appoggiandovi a una griglia o a un compagno. Se riuscite a ricavare qualche metro accennate qualche passo di?skip.
Dedicatevi poi ad affondi laterali e squat dolci sul posto evitando il pi¨´ possibile e fino all'ultimo la posizione statica. Questi esercizi (2-3 minuti per ognuno abbinando la respirazione) mantengono la concentrazione sul movimento e diluiscono lo stress emotivo del pregara.
Ultimi consigli spesso trascurati (validi non solo per New York ma per ogni maratona): controllare bene l'allacciatura delle scarpe, idratarsi adeguatamente prima e durante la corsa, cospargersi di vaselina nei punti strategici (capezzoli e zona inguinale) per evitare abrasioni da sfregamento.
? RIPRODUZIONE RISERVATA