RUNNING
Running e forza: come allenarsi in palestra?
Oggigiorno si sente parlare sempre pi¨´ spesso di allenamento della forza o, pi¨´ in generale, di preparazione atletica. Con un ritardo non indifferente (almeno qualche decennio) rispetto a quanto accade nel mondo anglosassone, anche nella corsa di resistenza ci si sta rendendo conto che occorre curare ci¨° che sta attorno alla corsa. In parole povere: non basta solo correre. ? questo il mantra che determina la presa di consapevolezza da parte del fondista di medio ¨C alto livello. La ricerca della prestazione nell¡¯atletica odierna comporta una cura certosina di questi aspetti. Sia chiaro, questo non significa che in passato non venisse posta attenzione all¡¯allenamento generale della forza. Pi¨´ semplicemente, era l¡¯allenatore ad occuparsi di tutto quanto, con un inevitabile conseguente scadimento di professionalit¨¤. Oggi non ¨¨ pi¨´ cos¨¬ o meglio lo ¨¨ sempre di meno. Sempre di pi¨´, infatti, i corridori di medio alto livello si affidano a team di professionisti per curare la preparazione atletica collaterale ma propedeutica agli allenamenti di corsa. E in ambito amatoriale? Anche in questo frangente della popolazione podistica qualcosa sembra muoversi. I runners pi¨´ attenti a questo tema (solitamente chi proviene da un altro sport o chi ha subito qualche infortunio) non mancano di affiancare nella propria programmazione agli allenamenti di corsa le sedute in palestra. Eppure, questi rimangono ancora una netta minoranza.
Ma perch¨¦ un corridore amatoriale dovrebbe anche allenarsi in palestra?
Lo abbiamo chiesto a Moira Fagotto, titolare e ideatrice di Gymmo PT Studio, uno spazio nel cuore di Milano dove ¨¨ possibile realizzare assieme a personal trainer altamente qualificati percorsi di allenamento individuali e personalizzati: ¡°Le motivazioni possono essere molteplici. A mio parere la pi¨´ importante ¨¨ la prevenzione all'infortunio che si traduce nel garantire continuit¨¤ alla programmazione. Altrettanto importanti sono poi il miglioramento della prestazione sportiva e la preparazione al gesto tecnico nei neofiti.¡±
A Moira Fagotto, che in passato ¨¨ stata mezzofondista di ottimo livello (in particolare nei 3000 siepi) e che ha anche rivestito il ruolo di tecnico di mezzofondo per diverse societ¨¤ italiane, abbiamo chiesto che cosa dovrebbe allenare un runner: quali muscoli e che tipo di forza.
¡°Un podista dovrebbe pensare di preservare il pi¨´ possibile le articolazioni degli arti inferiori attraverso esercizi di elasticit¨¤, propriocezione e forza. Un muscolo per sviluppare pi¨´ forza deve avere un range di movimento ottimale. Di conseguenza, avere un equilibrio muscolare permette di non avere squilibri che possono portare a problematiche come contratture o lesioni. Ottimi risultati, in questo senso, si possono ottenere da quegli esercizi svolti su tavolette propriocettive e / o su superfici instabili, i quali consento al podista di essere pi¨´ stabile, e quindi pi¨´ efficiente, durante l¡¯azione di corsa.
Quali muscoli allenare per primi? Io inizierei dal cosiddetto ¡®core¡¯, il corsetto addominale. Questo distretto, infatti, rappresenta il presupposto per sviluppare successivamente la forza nella muscolatura degli arti inferiori (glutei, polpacci, tibiali, quadricipite e femorali). Avere un ¡®core¡¯ forte, infatti, permette di lavorare al meglio ¡®in periferia¡¯. Che tipo di forza? Nel caso del mezzofondo la fa da padrona la forza resistente che si pu¨° allenare attraverso circuiti intensivi ed estensivi con l'utilizzo di pesi, scegliendo metodiche che aumentino la forza mantenendo la sezione trasversa limitata. Aggiungerei una ¡®provocazione¡¯: prima di allenare gli arti inferiori, perch¨¦ non cominciare da quelli superiori? Braccia e spalle, infatti, sono fondamentali per gestire l'ampiezza del passo: pi¨´ queste sono libere pi¨´ il gesto diventa economico. Con un dispendio energetico minore ¨¨ possibile avere una falcata pi¨´ ampia.¡±
Ma cosa dovrebbe fare concretamente un runner in palestra?
¡°La scelta di cosa fare in palestra dipende dal tipo di distanza da preparare, dallo storico sportivo dell'atleta, dagli obiettivi. Una prima valutazione permette di individuare punti di forza e limiti dell'atleta e studiare un percorso fatto di esercizi di muscolazione e di stabilizzazione finalizzata a migliorare la prestazione.¡±
Quali sono i vantaggi che si ottengono dall¡¯allenare la forza?
¡°I vantaggi sono diversi. Il raggiungimento di una maggiore efficacia del gesto comporta un dispendio energetico minore, contribuendo positivamente al miglioramento della prestazione. Una migliore gestualit¨¤ e un apparato muscolare pi¨´ efficiente, ovvero pi¨´ forte e pi¨´ elastico, consentono una distribuzione pi¨´ corretta del carico, riducendo cos¨¬ il rischio di incorrere in nuovi infortuni. In sostanza l¡¯obbiettivo ¨¨ quello di correre meglio e senza interruzioni.¡±
Ma come dovrebbe cominciare ad allenarsi chi non lo ha mai fatto in precedenza?
¡°Una valutazione da parte di un professionista del settore ¨¨ fondamentale. In questo modo ¨¨ possibile scegliere ed impostare gli esercizi in base alle qualit¨¤ e alle capacit¨¤ del soggetto. Oltre a questo, ¨¨ importante abbinare il potenziamento agli allenamenti specifici di corsa, in modo tale da non andare incontro a sindromi di overtraining.¡±
Per quanto ci si dovrebbe allenare in palestra?
¡°Mantenere una seduta settimanale sarebbe la situazione ottimale perch¨¦, mentre la forza la si pu¨° mantenere anche con l'ausilio di altri mezzi di allenamento, come ad esempio le salite, la parte di elasticit¨¤ e stabilit¨¤ ¨¨ sempre bene eseguirla guidati e seguiti in maniera specifica.¡±
Ecco spiegato perch¨¦ non basta solo correre!
? RIPRODUZIONE RISERVATA