RUNNING
Digiuno e allenamento: tutti i segreti per dosare il "carburante"
[tps_title]Cosa accade all¡¯organismo[/tps_title]
Per qualcuno ¨¨ una scelta. Per altri no. Stiamo parlando della corsa a digiuno, ovvero quelle sedute di allenamento che si effettuano la mattina appena alzati senza assumere alcun alimento.
In pratica succede che quando ci si sveglia al mattino, per via del lungo digiuno notturno, le riserve di zucchero (glicogeno) sono state quasi totalmente utilizzate dal sistema nervoso per sopravvivere e garantire le funzioni vitali. Ci troviamo con la spia del serbatoio accesa. E¡¯ chiaro che in queste condizioni non ¨¨ possibile andare molto lontano. Il carburante, infatti, non ¨¨ sufficiente. Al tempo stesso non ¨¨ possibile effettuare repentini cambi di ritmo: comporterebbe un ingente aumento della richiesta energetica col risultato di trovarsi ¡°a secco¡± e quindi senza pi¨´ energie nel giro di pochi minuti.
[tps_title]Il beneficio della corsa a digiuno[/tps_title]
Starete pensando che non ne vale la pena. Ed ¨¨ proprio qui, invece, che sta il grande segreto. Correre a digiuno favorisce l¡¯attivazione del metabolismo dei grassi e risveglia le cellule. E¡¯ per questo che, terminata una seduta di corsa a digiuno, vi sentite con molte energie, non solo a livello fisico ma anche mentale. Un vero e proprio beneficio per se avete poco tempo per correre e desiderate sfruttare il momento pi¨´ opportuno della giornata per ottenere il massimo. In questa maniera sar¨¤ facile iniziare con una marcia in pi¨´. Non ¨¨ tutto. L¡¯allenamento con una bassa disponibilit¨¤ di glicogeno ¨¨ un prezioso strumento per coloro che si allenamento per le lunghe distanze come la mezza maratona e la maratona stessa. Ma anche per il triathlon e per la marcia.
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