RUNNING
Corsa e routine nell'allenamento: ecco quando ¨¨ positiva o negativa
Corsa e routine. Nel capitolo XXIII del primo libro dei suoi ¡°Essays¡±, il filosofo francese del ¡®500 Michel de Montaigne dissertava sulla forza che ha l¡¯abitudine, arrivando a dire che ¡°L¡¯abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.¡± Senza lanciarsi in ardite questioni filosofiche, ¨¨ un fatto che molte delle attivit¨¤ che svolgiamo le compiamo mossi dalla consuetudine. Se andiamo a ripercorrere la nostra giornata, scopriremo che in molti contesti operiamo secondo schemi ripetuti pi¨´ volte: modi di fare consolidati dalle esperienze passate e che, proprio per questa ragione, non vengono pi¨´ messi in discussione. Anche la pratica della corsa non ¨¨ esente da ci¨°. Riflettere su cosa facciamo abitualmente ¨¨ utile sia perch¨¦ quanto viene fatto ¡°di routine¡±, per definizione, viene ripetuto un numero elevatissimo di volte, sfiorando ¨C se non la totalit¨¤ ¨C la quasi totalit¨¤ dei casi; sia perch¨¦, alle volte, potremmo scoprire che alcune delle nostre abitudini sono prive di una motivazione razionale o, addirittura, si rivelano controproducenti rispetto all¡¯obiettivo che ci siamo prefissati.
Corsa e routine
¡ª ?Ma, innanzitutto, perch¨¦ abbiamo delle routine? La routine nella nostra vita ¨¨ senz¡¯altro utile e ci permette di avere notevoli vantaggi. In primis, ci d¨¤ sicurezza. Ritrovarsi con i propri gesti e le proprie abitudini consolidati nel tempo ci permette di avere una sensazione di controllo sull¡¯ambiente in cui ci troviamo. La routine semplifica, in quanto non ci costringe ogni volta a prendere in esame e analizzare quello che stiamo facendo. In questo senso, ha dei vantaggi in termini di risparmio di tempo e di stress. La routine ¨¨ anche una linea guida all¡¯apprendimento. ¡°Fare sempre le stesse cose¡± ci consente di cogliere un numero di dettagli che difficilmente una persona che si troverebbe per la prima volta impegnata in quell¡¯attivit¨¤ riuscirebbe a fare.
Quando la routine ¨¨ positiva?
¡ª ?Da quanto detto finora, possiamo comprendere come una routine sia positiva. Pensiamo soltanto a prima di una competizione: ogni volta in un luogo differente, con condizioni climatiche che possono essere diverse di volta in volta e uno stato di forma mutato rispetto al passato. Avere una propria routine pre-gara ci consente di trovare delle costanti e avere dei punti fermi dai quali trovare fiducia e non far alzare i livelli di ansia. Oppure, anche nel post allenamento, soprattutto quelli molto intensi, avere una routine pu¨° aiutare per far venire meno le sensazioni spiacevoli della fatica. Infine, anche prima di un allenamento, avere una routine pre-corsa ci pu¨° aiutare per attivarci e focalizzare la nostra mente su quello che andremo a fare.
Cosa fare dunque? Non ci sono regole precise; ognuno dovrebbe trovare da s¨¦ quali sono quei gesti e quegli esercizi che gli sono pi¨´ utili. Di sicuro una camminata, piuttosto che degli esercizi di stretching dinamico non faranno di certo male. A questi si possono aggiungere degli esercizi di stretching tradizionale, magari partendo da quelli in piedi per poi passare a quelli a terra. C'¨¨ chi utilizza la corda per fare dei saltelli oppure si potrebbero svolgere delle andature leggere. L¡¯importante ¨¨ avere un ordine da seguire.
Quando la routine diventa negativa?
¡ª ?Sicuramente, quando le nostre abitudini entrano in contrasto con le esigenze del momento significa che qualcosa?non va per il verso giusto. Ad esempio, se prima di un allenamento in pista ci troviamo nel bel mezzo di un diluvio biblico e preferiamo stare sotto l¡¯acqua perch¨¦ dopo il riscaldamento di corsa seguono le andature tecniche allora qualcosa non va. Nessuno ha nulla in contrario alle andature ma di certo, in quel momento, le priorit¨¤ sono cambiate e l¡¯abitudine va accantonata.
Dalle nostre routine possiamo trovare forza e sicurezza a patto per¨° di saper riflettere su di esse ed essere pronti a modificarle o ad abbandonarle, se troviamo soluzioni pi¨´ efficaci o attivit¨¤ pi¨´ interessanti.
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