Il carbonio aiuta anche a correre in montagna? Ecco tutte le risposte
Solo pochi anni fa nessuno si sarebbe aspettato di vedere il carbonio, la stessa fibra usata per le carrozzerie delle monoposto di Formula Uno, dentro ad una scarpa da running. Oggi invece tutti i brand del settore hanno una linea per correre sull'asfalto (e non sono di certo calzature per professionisti ma anche e soprattutto per il podista della domenica) con uno strato di carbonio nell'intersuola, aggiunto agli altri strati che garantiscono l'ammortizzazione e la stabilit¨¤ del piede durante il movimento di appoggio e di spinta. La notizia ¨¨ che ora, dopo le scarpe da running, anche le calzature da trail per la corsa in montagna stanno seguendo questa strada. Dopo le The North Face Vectiv lanciate lo scorso anno, ¨¨ notizia di pochi giorni fa che anche l'italiana Scarpa ha messo in commercio la sua prima scarpa da trail in carbonio - la Golden Gate Kima RT - e molti altri brand seguiranno a breve.?
IL CASO DI KIPCHOGE
¡ª ?Il tempo record non omologato di 1:59:40 sulla maratona stabilito da Eliud Kipchoge a Vienna alla fine del 2019 indossando le ormai celebri Nike ha dimostrato che il carbonio aiuta. Non ci sono dubbi: quelle calzature - considerate poi illegali dalla Federazione Internazionale Atletica - hanno portato il keniota ad essere il primo atleta a? rompere la barriera? delle? 2H? sui 42.195km ma la domanda sorge spontanea: lo stesso carbonio aiuterebbe anche a correre in montagna??
SCARPE IN CARBONIO: I BENEFICI
¡ª ?Se la piastra nell'intersuola serve per la corsa in piano su una superficie omogenea come l'asfalto o la terra battuta, come pu¨° essere utile anche su un terreno totalmente diverso come quello dei trail, fatto di pendenze su sentieri sterrati irregolari e molto tecnici? E come la medesima intersuola pu¨° funzionare in discesa quando il runner, per quanto leggero e potente, si trova a dover saltellare pi¨´ che ad allungare la falcata, dovendo per forza ricorrere ad appoggi su rocce, spesso spigolose, il cui impatto metterebbe cos¨¬ a dura prova la scarpa? ? scientificamente stato dimostrato quanto l'intersuola in carbonio aiuti la spinta. Se ci sono diversi studi indipendenti che hanno quantificato il contributo dato dal carbonio alla corsa tradizionale (la ricerca olandese "The biomechanics of competitive male runners in three marathon racing shoes" pubblicata su Sports Medicine ha dimostrato un aiuto misurato nell'1% della performance), il primo studio in assoluto a livello mondiale sulle scarpe da trail ha sperimentalmente documentato l'efficacia del carbonio stesso con un 2.1% di risparmio energetico in salita. Il rapporto ¨¨ stato commissionato da Scarpa ad un laboratorio associato all'Universit¨¤ di Bologna.?
LA STABILIT¨¤
¡ª ?E poi la stabilit¨¤: la piastra di carbonio all'interno della Flight Vectiv di The North Face segue la forma dell'intersuola e la sua "linea" che ¨¨ arrotondata dalla punta al tallone. Il carbonio ¨¨ rigido (stiamo parlando di una piastra di circa 1 mm di spessore) e quindi garantisce sicurezza al passo, rendendo il piede pi¨´ saldo nonostante la abbondante ammortizzazione. Allo stesso tempo il carbonio ¨¨ reattivo, flettendosi restituisce energia al passo che gi¨¤ si ¨¨ dispersa con l'impatto al suolo a causa della morbidezza del foam dell'intersuola. Il carbonio inoltre, pur non essendo soggetto a torsione, rispetta anche il movimento rotatorio del piede in avanzamento non andando a inficiare la dinamica del passo. Ma cosa succede se, saltando su una roccia, la piastra in carbonio si rompe? Pur essendo usate da almeno due anni da alcuni dei pi¨´ grandi campioni di trail running di livello mondiale, pare che fino ad ora non si sia mai rotta, in virt¨´ di un fertetto assemblaggio dei vari strati dell'intersuola e dell'adeguata scelta dei materiali.? ?
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