Scarpe da corsa
Perch¨¦ scegliere quelle scarpe da running cos¨¬ particolari?
Mettiamoci nei panni del runner della domenica, quello che in primavera si allena alternando un chilometro di corsa e un chilometro al passo, quello che ha il solo obiettivo di divertirsi, stare in forma (possibilmente senza rovinarsi ginocchia e schiena) e magari correre una non competitiva ogni tanto, quello che non ha alle spalle una squadra di atletica, n¨¦ un gruppo di amici competenti con cui scambiarsi pareri e consigli tecnici. Al di l¨¤ dei suggerimenti che pu¨° ottenere dal venditore specializzato in negozio, con quale criterio il runner della domenica affronta l¡¯acquisto di un nuovo paio di scarpe quando si trova di fronte ad uno scaffale con decine di paia di calzature diverse? E soprattutto, cosa pu¨° pensare di fronte a quei nuovi modelli cos¨¬ particolari e diversi da quelli tradizionali? Scarpe con suole enormi, scarpe con la punta larghissima o con la suola bassissima¡ al di l¨¤ delle mode, per quale tipologia di runner sono state pensate e a chi si adattano?
Scarpe da running con una suola spessa
¡ª ?Fino a due o tre anni fa, chi indossava e correva con un paio di scarpe Hoka veniva indicato dagli altri runner. E forse ci scappava anche qualche sorrisetto malizioso. Negli anni passati solo il brand Hoka produceva queste calzature da running con una suola cos¨¬ voluminosa, soprattutto all¡¯altezza del mesopiede e del tallone: oggi non c¡¯¨¨ marchio ¨C da Asics a Nike ¨C che non abbia almeno una scarpa di questo genere a catalogo. Le Hoka sono state pensate per la corsa in montagna e quella suola cos¨¬ massiccia, ingombrante e perfino sgraziata aveva lo scopo di dare supporto al piede, accogliendo e proteggendo il tallone, cos¨¬ sollecitato.
Allo stesso tempo, l¡¯intersuola in quella zona del piede ¨¨ leggerissima e ha due densit¨¤ differenti, per ammortizzare l¡¯impatto col suolo e per restituire una parte della spinta, senza per¨° destabilizzare il piede e senza il rischio di infiammazioni. La stessa suola con la punta e il tacco arrotondati aiuta l¡¯andatura. Insomma, sono scarpe ideali per chi ha caviglie delicate e ginocchia problematiche e per chi in particolare ha bisogno di supporto nel passo, soprattutto i runner di un certo peso.
Scarpe con la punta larga
¡ª ?In principio fu Altra Running, un brand americano che promuove la ¡°libert¨¤ delle dita del piede¡±. Avete presente le Vibram Five Fingers, quella specie di scarpe ¡°con le cinque dita? Il concetto era di rendere libere le dita per rendere il passo il pi¨´ naturale possibile, permettendo loro di sentire sul terreno e muoversi in modo indipendente e senza le costrizioni di una scarpa. Altra Running invece scelse semplicemente di allargare la pianta della scarpa all¡¯altezza delle dita, lasciando ¡°mezzo centimetro in pi¨´ a destra e un altro mezzo centimetro a sinistra¡± ottenendo virtualmente lo stesso obiettivo. A chi serve una scarpa del genere? Pi¨´ o meno a tutti, dato che lasciar lavorare meglio le dita dei piedi durante il passo o la falcata agevola l¡¯equilibrio e la propriocezione e aiuta il piede a stare sano.
Le scarpe ¡°senza tacco¡±
¡ª ?Il termine tecnico ¨¨ Drop Zero. Zero ¨¨ la differenza di altezza tra l¡¯avampiede e il tallone. La traduzione ¨¨ ¡°niente tacco¡±. Questo ¨¨ il non plus ultra del ¡°natural running¡±, la pratica che tende a replicare la corsa a piedi nudi. Questa ¨¨ la peculiarit¨¤ di Topo Athletic, brand ultra specializzato e certamente di nicchia ma che si sta affermando sempre di pi¨´ nel trailrunning. Un modello come le Terraventure 3 regala una sensazione nuova e una sorprendente comodit¨¤ quando lo si indossa per camminare ma quando si tratta di correre diventa poco adatto ai runner di peso, soprattutto se corrono sull¡¯asfalto, e molto adatto ai runner leggeri con quadricipiti molto tonici.
? RIPRODUZIONE RISERVATA