focus
L¡¯Italia e il boom del fondo e del mezzofondo: l¡¯analisi di coach Rondelli
In attesa dei prossimi Europei di Roma e dei Giochi di Parigi, c¡¯¨¨ da essere meravigliati per la qualit¨¤ e la quantit¨¤ dei risultati ottenuti dagli azzurri, nello scorso inverno e in questo inizio di primavera, nel fondo e nel mezzofondo. Difficile contare il numero dei record e dei primati personali realizzati. Sia nella stagione indoor, sia nelle corse su strada e nell'attivit¨¤ agonistica in pista.
il boom
¡ª ?Quali sono le cause di questi straordinari risultati? La prima risposta appare ovvia. Nell'attuale panorama italiano del mezzofondo veloce e del fondo ci sono molti pi¨´ atleti di qualit¨¤ rispetto al passato. Un'altra possibile causa, con percentuali per¨° difficili da quantificare, pu¨° anche derivare dall'utilizzo delle scarpe con piastra di carbonio. Detto questo, si pu¨° anche supporre che ci sia stato un salto di qualit¨¤ sul versante degli allenamenti, da parte dei tecnici che operano alle spalle degli atleti. Non tanto sui mezzi di allenamento, ma sul loro assemblaggio.?Dal mio punto di vista di addetto ai lavori, il salto di qualit¨¤ del mezzofondo e fondo azzurro ha altre tre cause importanti:
- il ricrearsi dei grandi gruppi di lavoro;
- la lotta per la leadership in alcune discipline;
- la possibilit¨¤ di riuscire a gareggiare sempre ad alto livello.
gruppi di lavoro
¡ª ?Come gi¨¤ succedeva negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, negli ultimi anni si sono creati importanti agglomerati di buoni atleti dove vivono tecnici di grande valore ed esperienza. Il pi¨´ vasto e articolato ¨¨ il doppio polo emiliano di Modena e Rubiera, dove operano Stefano Baldini, Piero Incalza ed Elisa Cusma, con il supporto di Marco Salami. Dietro le quinte, ma spesso presente anche sul campo, c'¨¨ poi il totem Luciano Gigliotti, che il prossimo 9 luglio spegner¨¤ 90 candeline. Elevatissimo il numero degli atleti che si sono trasferiti in queste due sedi per farsi allenare dai tecnici citati. Senza dimenticare anche la sede di Ferrara, dove opera Massimo Magnani. Un altro gruppo storico che continua a lavorare con ottimi risultati ¨¨ quello di Palermo, con un¡¯icona come Gaspare Polizzi. Rispetto al passato ci sono poi altre due nuove realt¨¤ da sottolineare. Quella di Roma, con il lavoro di valenti tecnici come Andrea Ceccarelli, Emilio De Bonis e?Fabio Martelli. La novit¨¤ assoluta rispetto al passato ¨¨ invece il Tuscany Camp, situato alla periferia di Siena,?ideato dal vulcanico Giuseppe Giambrone. Un luogo ideale per strutture logistiche, dove vivono e si allenano insieme atleti italiani e africani di alto livello.
leadership
¡ª ?Un'altra grande spinta a migliorare, dopo quella fra i vari gruppi di lavoro, ¨¨ frutto delle forti rivalit¨¤ che si creano quando in una stessa specialit¨¤ ci sono diversi atleti di alto livello. Soprattutto nel mezzofondo veloce. Cio¨¨ sugli 800 metri e i 1500 metri. Ma anche nella maratona maschile e femminile, anche se tra le donne?al momento mancano i ricambi al duo Yaremchuk-Epis.?Molti i miglioramenti anche nel mezzofondo prolungato dei 5000 e 10.000 metri, pure se al momento i due soli atleti di assoluto livello mondiale rimangono?Nadia Battocletti e Yeman Crippa. In difficolt¨¤ invece i 3000 siepi femminili e in parte anche i 3000 siepi maschili, dopo la squalifica di?Ahmed Abdelhawed?e il ritardo di condizione dei gemelli Ala e Osama Zoghlami.
meeting
¡ª ?La maggior percentuale di merito al miglioramento del settore fondo e mezzofondo azzurro va per¨° attribuita al grande numero di gare di ottimo livello tecnico dove gli azzurri trovano l'occasione ideale per migliorarsi. Non si tratta tanto dei meeting della Diamond League, a cui pochissimi hanno possibilit¨¤ di partecipare, ma di una nutritissima serie di meeting di secondo e terzo livello. Con gare solo di mezzofondo molto ben organizzate, vedi l'utilizzo sistematico di lepri per tenere alto il ritmo di corsa. Gare che quasi mai offrono ingaggi, vitto, alloggio e rimborso viaggi, al massimo premi in base ai piazzamenti. Quindi quasi sempre i nostri atleti devono pagarsi tutto di tasca propria, ma ne vale la pena vista l¡¯organizzazione tecnica. Non solo i migliori, ma anche per le seconde schiere. Negli ultimi anni, questo tipo di meeting ¨¨ proliferato in Europa. Soprattutto in Belgio, Olanda, Francia, Inghilterra e Spagna. In Italia, invece, ¨¨ poco sviluppato. Si ¨¨ pi¨´ legati a organizzare un meeting tradizionale, dove ci sono anche gare di velocit¨¤, ostacoli, salti e lanci.
? RIPRODUZIONE RISERVATA