Il reportage
Viaggio a Eldoret, dove i bambini scalzi del Discovery Kenya diventano campioni
Un bambino su 10 qui corre scalzo. Qualcuno invece, sulla terra rossa come il fuoco tipica degli altipiani della Rift Valley e l¡¯erba che tende a bruciarsi in fretta, si riscalda senza scarpe, le indossa al momento dello start salvo poi togliersele all¡¯arrivo. Il motivo ¨¨ facilmente intuibile: sono un bene prezioso, meglio non consumarle. C¡¯¨¨ chi gareggia coi calzini e chi con calzature da passeggio di almeno due numeri in pi¨´. Chi con la divisa della scuola (anche gonne), chi con maglioni e cappellino di lana. Ma poco importa. Correre ¨¨ democratico in tutto il mondo, ci¨° che conta davvero ¨¨ farlo, col sorriso.?
Siamo stati a Eldoret, citt¨¤ del Kenya a Orientale di 200mila abitanti che si staglia a 2.100 metri di altitudine, per la 32esima edizione del Discovery Kenya organizzato dalla Rosa Associati in uno dei loro 13 training camp del Paese. Un inno alla corsa, un cross country suddiviso in 10 gare (dai 500 metri ai 10mila), una festa a cui hanno partecipato 2.200 atleti dai 5 anni (ma c¡¯erano anche bimbi di 3) ai senior, provenienti da tutto il Paese davanti a un pubblico di 5000 persone.?
L¡¯obiettivo dell¡¯evento ¨¨ scovare (¡°discover¡±) i futuri Eliud Kipchoge (campione olimpico a Rio e detentore del record mondiale della maratona) oppure Brigid Kosgei (primatista del mondo della maratona) e Ruth Chepngetich (iridata a Doha nel 2019). Ma non solo. ¡°Questo progetto nato 32 anni fa assieme a un mio atleta Moses Tanui (campione mondiale nei 10000 nel 1991 e della mezza nel 1995, ndr) ¨C racconta orgoglioso il dottor Gabriele Rosa, l¡¯allenatore pi¨´ vincente di sempre ¨C non vuole solo selezionare i talenti per farli diventare magari dei professionisti. Noi puntiamo a formarli anche come uomini e donne attraverso un percorso educativo che potrebbe cambiare la loro vita. Noi abbiamo costruito una scuola e sosteniamo quelle locali, cos¨¬ abbiamo realizzato asili e biblioteche. I ragazzi fino ai 18 anni studiano e solo quando sono maturi cominciano a gareggiare. Prima devono diplomarsi¡±. Ma andiamo con ordine, perch¨¦ questa storia di running ha mille diverse sfaccettature.
La corsa come riscatto
¡ª ?Kimeli ¨¨ un bambino di 8 anni. Capelli rasati, fisico minuto e con addosso la maglietta rossa del Discovery esibita come un trofeo, abita a una trentina di chilometri da Eldoret. ? arrivato qui con la sua classe e ha vinto la sua gara correndo i 1000 metri in 2¡¯35¡¯¡¯. Un tempo incredibile per la sua et¨¤. Per capirci, il primato italiano sulla stessa distanza (in pista) nella categoria cadetti (14-15 anni) ¨¨ di 2¡¯29¡¯¡¯. ¡°La mia scuola dista parecchi chilometri da casa mia ¨C ci racconta ¨C, la raggiungo correndo 10 km all¡¯andata e 10 al ritorno. I miei genitori sono contadini, vogliono che io studi e non li deluder¨°. Ma io vorrei diventare un runner, il mio mito ¨¨ Kipchoge. Mi piacerebbe essere come lui. Se ho corso scalzo? No, qui no. Ma di solito non uso le scarpe¡±.
E a proposito di scuola, il Kenya ha un sistema scolastico che a prescindere dalle infrastrutture punta molto sull¡¯educazione fisica, ne riconosce l¡¯importanza educativa: ¡°Noi dedichiamo all¡¯attivit¨¤ motoria almeno un¡¯ora tutti i giorni ¨C ci spiega?Godwin, un insegnante di un istituto primario che ha accompagnato i suoi bambini a Eldoret -. Qui alla gara indossano la divisa perch¨¦ hanno paura che gliela possano rubare. La corsa per loro ¨¨ un gesto naturale. Tutti corrono qui, maschi e femmine. Per venire a scuola, quando giocano e qualcuno si allena seriamente. Il dottor Rosa ¨¨ una benedizione. Ha fatto tanto per noi, con i suoi training camp¡±. Un¡¯altra storia di passione e voglia di rivalsa ¨¨ quella di Kennedy, un ragazzo di 21 anni che nella vita fa l¡¯autista in un¡¯azienda di ortofrutta. Si avvicina e ci mostra la sua tabella di allenamenti settimanali sul suo telefono: 7 sedute, a volte al mattino presto altre volte dopo il lavoro, per una media di 150 km: ¡°Voglio diventare un runner professionista. Voglio gareggiare ai Mondiali e alle Olimpiadi. Mi servirebbe un allenatore, ma mi impegno e un giorno ci riuscir¨°¡±.
NUmeri e campioni
¡ª ?Il dottor Rosa in Kenya ¨¨ un¡¯istituzione, tutti vengono a stringergli la mano. Personaggi rinomati, autorit¨¤ e tutti i suoi ex atleti che sono corsi da lui per la festa. Al Discovery c¡¯erano Moses Kiptanui (tre volte consecutive campione mondiale dei 3000 siepi), Brigid Kosgei, Ruth Chepngetich e lui, Moses Tanui: ¡°Gli devo tanto, tutto ¨C racconta l¡¯ex campione ¨C per me ¨¨ un eroe. Ci siamo conosciuti a Brescia al suo Marathon. Io gli chiesi di prendersi cura del mio ginocchio. Volevano operarmi, ma lui non ha voluto. E da l¨¬ ¨¨ iniziato tutto. Se corro oggi? No, vivo qui a Eldoret e quando riesco gioco a golf. Ah, e il ginocchio non mi fa pi¨´ male. Aveva ragione il doc¡±, conclude ridendo. Rosa, che ¨¨ stato tra gli scopritori di Kipchoge (¡°Si allenava con noi da juniores, poi i manager me lo hanno portato via¡±), vanta tra i campioni che ha seguito anche Gianni Poli, il suo primo atleta (vincitore della maratona di New York del 1986) e poi nella sua scuderia ecco campioni del calibro di Paul Tergat (due argenti olimpici e due ai mondiali).
A certificare l¡¯operato di Rosa e della suo team con i suoi atleti sono i numeri:?
- 13 record mondiali conquistati;
- 56 vittorie nelle sei maratone major;
- pi¨´ di 1000 maratone conquistate;?
- 21 medaglie d¡¯oro iridate e quattro dello stesso metallo alle Olimpiadi.?
¡°Di quale successo vado pi¨´ orgoglioso? Forse, l¡¯oro di Pechino nella maratona di Samuel Wanjiru. Era un atleta incredibile. Lui mor¨¬ nel 2011 in seguito a una caduta dal balcone, dopo una lite con la moglie. Probabilmente lo hanno buttato gi¨´. Ma non ne voglio parlare, oggi ¨¨ un giorno di festa dei bambini¡±. Che un giorno diventeranno campioni. Scommettiamo che il Discovery Kenya far¨¤ centro ancora?
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