Giovanna Selva: "Io, gli studi in medicina, gli allenamenti e... ecco la mia vita sempre in moto"

L’atleta ossolana, appena entrata nel Gruppo sportivo Carabinieri, si racconta tra corsa e libri: "Con il praticantato prevedo molti sacrifici"

"Nelle scorse settimane l’abbiamo vista tagliare il traguardo quinta assoluta e prima italiana alla Cinque Mulini, mentre a dicembre era salita sul podio a squadre dei Campionati europei di cross under 23. Ma la stella di Giovanna Selva aveva iniziato a brillare già nel lontano 2019 in Argentina, quando conquistò la medaglia d’oro a squadre ai Mondiali juniores di corsa in montagna. Oggi, a soli 22 anni e neo ambassador Hoka. è pronta a spiccare un ulteriore balzo verso i quartieri alti del running. Senza mai rinunciare al suo sorriso ed entusiasmo contagioso".

Quando è scattata la voglia di agonismo?

"Da ragazzina seguiva la mamma, ex atleta di sci di fondo, sulle piste della mia Val Vigezzo. Poi ho provato la corsa, mi sentivo bene e ho insistito. La molla è scattata definitivamente quando ho cominciato a correre intorno ai 17 anni. Mi piaceva avere tutti i giorni un obiettivo cronometrico da superare, quello è stato lo sprone per allenarsi sempre meglio e in modo mirato. E la guida di un coach come Severino Bernardini, ex azzurro di maratona, mi ha aiutato ulteriormente. Oggi corro principalmente gare di 5 e 10.000 metri in pista, distanze che prediligo, e faccio tanti cross nella stagione invernale".?

Come ti alleni?

"Sono molto fortunata perché faccio parte di un team con cui mi alleno in modo davvero produttivo con atleti di ogni età. In ogni sessione, una o due al giorno, riusciamo a fare qualcosa in più per migliorarci, poi condividiamo il lavoro svolto su Instagram (seve_team). A livello alimentare cerco di attenermi a un regime sano: colazione con yogurt e cereali, pasta a pranzo, merende con frutta secca. Utilizzo gli integratori per reintegrare i sali minerali durante e dopo l’attività. La sera prima di dormire sono solita fare 30 minuti di stretching, che mi rimette in forma e mi rilassa".?

Fuori dalla corsa cosa ami fare?

"Mi piace vedermi con le amiche e quando possibile trascorrere qualche giorno al mare. Il Salento, per esempio, mi è rimasto davvero nel cuore. Ma soprattutto sto studiando medicina e questo mi prende già ora moltissimo tempo e quando dovrò iniziare il praticantato prevedo molti sacrifici per riuscire a dare il massimo su tutti i fronti".

Qualche consiglio per chi vuole iniziare?

"Sicuramente è necessaria molta pazienza, correre è faticoso e non si raggiungono subito dei risultati. All’inizio sembra sia impossibile, non si migliora mai. Poi poco alla volta i tempi scendono, arrivano le soddisfazioni e la fatica diminuisce. Ogni età è buona, basta avere il giusto metro su se stessi, buona salute e farsi affiancare almeno all’inizio da un professionista che riesca a capire quello che noi magari non vogliamo vedere. A tutti i livelli e qualunque specialità scelta occorre poi scegliere le scarpette giuste. Fanno la differenza a qualsiasi livello".

Prossimo obiettivo?

"Visto che sta per iniziare la stagione della pista, il mio primo traguardo sarà riuscire a scendere sotto i 33 minuti nei 10.000 metri. Ci sono vicina, il fisico funziona bene. Temo solo la mia emotività durante la gara: bisogna liberare la mente e guardare avanti".