Le variabili che influenzano di pi¨´ la maratona sono basate su una combinazione di 5 fattori. Scopriamo quali sono
Le variabili pi¨´ importanti nella prestazione della maratona sono basate su una combinazione di fattori fisiologici, antropometrici, nutrizionali, motivazionali e di allenamento. Queste informazioni chiave per valutare il rendimento in una gara podistica di lunga durata, che comporta un notevole impegno psico-fisico, si acquisiscono in parte nei centri di medicina dello sport e nei laboratori di fisiologia dell'esercizio, e in parte direttamente su campo. Ce ne parla Domenico Carlomagno, tecnico sportivo e fitness trainer del Centro Ricerche Mapei Sport.
Maratona: fattori fisiologici e misure antropometriche
¡ª ?"In letteratura scientifica i principali fattori fisiologici validati che incidono sulle prestazioni di corsa di lunga durata sono: il massimo consumo di ossigeno (VO2max), la velocit¨¤ di picco del massimo consumo di ossigeno (vVO2max), l'economia di corsa (RE) e i cambiamenti dei livelli di lattato", spiega il tecnico sportivo e fitness trainer del Centro Ricerche Mapei Sport.
"Attraverso i test di valutazione funzionale, si potr¨¤ determinare la propria condizione fisica, monitorando: la velocit¨¤ della soglia aerobica (VT1; intorno al 50¨C60% della velocit¨¤ del VO2max o con valori di Lattato ¡À 2 mmol/l); la velocit¨¤ della soglia anaerobica (VT2; intorno all'85% della velocit¨¤ del VO2max o con valori di Lattato ¡À 4 mmol/l); e quale sia il picco di velocit¨¤ al 100% del VO2max o di un test incrementale massimale", prosegue l'esperto.
Le caratteristiche morfologiche e antropometriche quali la percentuale di massa grassa, le circonferenze, la lunghezza degli arti inferiori, il peso e l'altezza sembrerebbe che influenzino le prestazioni di lunga durata. Di conseguenza, alcune caratteristiche hanno una relazione eccellente tra dispendio energetico e prestazione. "Il BMI di un top runner maschio adulto, mediamente, ¨¨ di 18.5 kg/m2, con una percentuale di massa grassa inferiore al 6%, con leve lunghe e sezione delle cosce piccole. Ma attenzione, valori troppo bassi possono essere svantaggiosi", mette in guardia il preparatore del centro varesino.
Come allenarsi per la maratona
¡ª ?Dopo aver appreso le variabili pi¨´ importanti nella prestazione della maratona e aver approfondito i fattori fisiologici e le misure antropometriche inerenti le corse di lunga durata, capiamo come ci si deve allenare per preparare una maratona. "L¡¯allenamento dovrebbe essere l¡¯applicazione razionale dei principali ritmi suggeriti, sia dai test di valutazione funzionale che dai riferimenti trasmessi su campo, il tutto in relazione agli obbiettivi prefissati", continua Domenico Carlomagno, tecnico sportivo e fitness trainer del Centro Ricerche Mapei Sport. Ed entrando pi¨´ nello specifico: "I tre fattori che incidono una programmazione di un allenamento per la maratona sono il volume, l¡¯intensit¨¤ e la frequenza, dando la priorit¨¤ allo stimolo del meccanismo aerobico ed incrementando in modo graduale e progressivo il carico di lavoro in relazione agli adattamenti individuali. Quindi, la quantificazione del carico di allenamento e della qualit¨¤ di recupero, risulteranno degli aspetti sostanziali, in previsione della prestazione".
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