I consigli di Giorgio Rondelli, ex mezzofondista e allenatore di molti campioni olimpici e mondiali
Allenarsi con la corsa in discesa non ¨¨ certo una seduta molto ricorrente nel programma di allenamento dei mezzofondisti e dei fondisti di qualunque livello. Casomai ricopre un ruolo ben pi¨´ importante per gli specialisti del trail e dell'ultratrail: sapersi destreggiare su un terreno molto impegnativo e pericoloso, vedi certi lunghi tratti in discesa, diventa un'abilit¨¤ molto importante nell'ambito della propria disciplina.??
CORSA POCO SIGNIFICATIVA
¡ª ?Il discorso diventa molto diverso invece per chi corre in pista o su strada. Prima di tutto perch¨¦ la corsa in discesa non ¨¨ una modalit¨¤ specifica dell'allenamento visto che la spesa energetica ¨¨ decisamente ridotta cos¨¬ come la relativa frequenza cardiaca.?
CORSA SIGNIFICATIVA
¡ª ?La corsa in discesa, su pendenze non superiori al 1/2%, diventa invece un esercizio importante per stimolare il sistema nervoso, migliorare la biomeccanica di corsa aiutando l'atleta a sviluppare velocit¨¤ pi¨´ elevate grazie a contrazioni muscolari pi¨´ intense con relativi tempi di contatto al suolo pi¨´ rapidi. Vedi i maratoneti kenioti o africani in genere. Da ultimo anche ad economizzare la spesa energetica della corsa ed a migliorare la propriocettivita' dell'atleta.??
CORSA MOLTO SIGNIFICATIVA
¡ª ?La corsa in discesa diventa invece molto pi¨´ significativa sotto l'aspetto muscolare. In particolare per quanto riguarda il potenziamento di un muscolo assai importante e performante come il quadricipite. Tanto da renderlo ancora pi¨´ forte ed ipertrofico. Soprattutto grazie alla fase muscolare eccentrica che si produce nella fase di atterraggio del piede al suolo.?
PROTOCOLLO DI LAVORO
¡ª ??Un allenamento ad hoc di corsa in discesa possono essere delle prove ripetute? ?di 200 metri, sempre con pendenze relative e? ?comunque non eccedenti il 2/3%. Ripetute che? vanno fatte con ampio recupero di almeno 3 minuti una dall'altra. Proprio per il grande impegno muscolare che richiedono. Oltre comunque a non sottovalutare il fatto di dover ritornare al punto di partenza percorrendo in salita lo stesso tratto effettuato precedentemente in discesa. Dal punto di vista biomeccanico l'appoggio al suolo deve avvenire di tallone per poi passare velocemente al centropiede completando infine la fase di spinta con l'avampiede. A livello posturale occorre tenere il bacino basso ed il busto? leggermente sbilanciato in avanti in modo da evitare di procurare problemi alla schiena.?
SUPERVELOCIT¨¤
¡ª ?La corsa in discesa ¨¨ anche un mezzo usato dagli sprinters per sollecitare la propria punta di massima velocit¨¤. Al riguardo, negli anni 70, al centro nazionale di Formia, il prof.?Carlo Vittori?aveva fatto approntare un tratto in discesa ad hoc per gli allenamenti di?Pietro Mennea.? ? ?
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