Dieci chilometri, competitivi e non, o una passeggiata di tre, tra Savona e?Borgio Verezzi. Una corsa con un forte valore simbolico: "Correre significa essere convinti che si pu¨° vincere questa partita, non solo con la prevenzione e la repressione, ma con un cambio di cultura", racconta il prefetto Francesco Messina, direttore centrale della Anticrimine della Polizia di Stato
We Run for Women. Accadr¨¤ domani a Pietra Ligure, in provincia di Savona. Il sottotitolo della corsa podistica, che tocca anche un altro comune, quello di Borgio Verezzi, ¨¨ un invito carico di significato: "Corriamo con la Polizia di Stato contro i femminicidi". Dieci chilometri, competitivi e non, o una passeggiata di tre: come sempre succede, il valore di una corsa non va di pari passo con la velocit¨¤ con cui si corre o cammina. Certo l'iniziativa ¨¨ stata presentata con alcuni campioni dell'atletica, dall'ostacolista Luminosa Bogliolo al maratoneta Daniele D'Onofrio. Prima della corsa, oggi pomeriggio si terr¨¤ un convegno - in programma nel pomeriggio al Teatro Moretti di Pietra Ligure - sul tema della lotta a questa vera e propria tragedia sociale che "non ¨¨ pi¨´ una emergenza, ma una minaccia strutturale. E che va quindi combattuta come la criminalit¨¤ organizzata di stampo mafioso", ci dice il prefetto Francesco Messina, direttore centrale della Anticrimine della Polizia di Stato.?
L'IDEA
¡ª ?Messina ¨¨ un podista non proprio alle prime armi. Anzi, il suo curriculum parla di 33 maratone percorse e ovviamente domani sar¨¤ fra i partecipanti. In effetti, tutto nasce proprio di corsa mentre la data scelta ¨¨ quella della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. "Ho condiviso questa idea con il questore di Savona, Alessandra Simone, runner anche lei. La corsa ¨¨ come la metafora della vita, ¨¨ impegno, sono limiti da spostare in avanti, limiti che sono spesso solo mentali. E allora correre significa essere convinti che si pu¨° vincere questa partita, non solo con la prevenzione e la repressione, ma con un cambio di cultura. Ma per un cambio di cultura rischiamo di aspettare anni e noi invece dobbiamo muoverci subito". Messina spiega che "bisogna tutelare la vittima e monitorare il potenziale maltrattante. Le liti in famiglia e in casa possono essere un segnale di sofferenza su cui si deve intervenire subito. E poi ci sono degli strumenti che potrebbero aiutare la prevenzione". Messina cita la "flagranza differita" e il braccialetto elettronico che ora si pu¨° usare solo con il consenso interessato. "Ma qualche dato ci fa sperare, ci sono pi¨´ ammonizioni e meno femminicidi. Dobbiamo andare avanti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione".?
NON E' AMORE
¡ª ?Nella giornata di oggi sar¨¤ presentata anche l'edizione 2022 dell'opuscolo "Questo non ¨¨ amore", una campagna permanente finalizzata a diffondere la cultura del rispetto e della prevenzione contro il fenomeno. Quanto alle iscrizioni e alle ultime informazioni si pu¨° consultare il sito www.endu.net
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