Rondelli ci accompagna nel nuovo record dell'azzurra in Lussemburgo caduto dopo 43 anni. Ecco chi ¨¨ la ragazza bergamasca, i suoi infortuni e come si allena
Con il rumore del tuono, assolutamente inattesa, dal meeting indoor del Lussemburgo, arriva una notizia da circolino rosso per l'atletica italiana. Dopo ben 43 anni ¨¨ stato cancellato uno dei record storici del mezzofondo azzurro. Il 4.04.01 sui 1500 indoor realizzato nel 1982 al Palazzone dello Sport di San Siro da Gabriella Dorio. La neo primatista, con il nuovo record di 4.03.59, ¨¨ Marta Zenoni.?
il grande talento
¡ª ??Una ragazzona bergamasca di 25 anni. Fisico da granatiere con il suo metro e 80 centimetri per 60 chilogrammi Marta si era dimostrata un enorme talento sin dalle categorie giovanili. Al riguardo molti dicono che ¨¨ talento un atleta a cui le cose riescono facili. Infatti, dieci anni fa, le cose risultavano facilissime a Marta che inanellava record su record nelle categorie giovanili. Nel 2015 arriva terza sugli 800 metri ai mondiali allievi di Cali in Colombia. L'anno dopo, a soli 17 anni, corre il doppio giro di pista in 2.01.91. ? in odore di partecipazione ai giochi olimpici di Rio de Janeiro. La allena Saro Naso esperto tecnico di mezzofondo che l'ha ereditata dal suo scopritore Achille Ventura.?
le tante difficolta'
¡ª ?La bulimia di grandi risultati per¨° si spezza di colpo perch¨¦ iniziano ad arrivare gli infortuni. Saltano i giochi olimpici. Sono anni di sofferenza per Marta che si riaffaccia all'agonismo di vertice solo nel 2019 correndo gli 800 in 2.08.90, i 1500 in 4.09.48 ed i 5000 in 15.52.89. Poi un altro infortunio la blocca di nuovo.?Nel frattempo Marta si ¨¨ spostata dalla zona di Bergamo a Roma dove frequenta i prestigiosi corsi universitari della Luiss. Riparte nel 2022 correndo i 1500 in 4.07.29 ed i 3000 in 8.50.58.?E poi un nuovo stop, l'ennesimo. Questa volta nel 2023 per una doppia operazione ai tendini. A Roma intanto ha trovato un ottimo tecnico come Emilio De Bonis coach anche di Eloisa Coiro. Nella primavera scorsa per¨° il rapporto si rompe. Per qualche mese passa sotto la guida di Sandro Donati. Non dura neanche con lui perch¨¦ dopo essere stata esclusa dalle convocazioni olimpiche di Parigi Marta vuole isolarsi da tutti e da tutto.
nuovo tecnico
¡ª ?Intanto nel corso della stagione ha portato i suoi primati a 4.03.00 sui 1500 e ad 8.44.35 sui 3000. Abbandonati completamente gli 800 ed i 5000 metri. Un peccato perch¨¦ con il suo formidabile organismo potrebbe fare grandi cose anche nel mezzofondo prolungato.?Come tecnico adesso segue i consigli di Viorel Lache un giovane allenatore rumeno di 36 anni. La mancata convocazione olimpica le provoca una rabbia infinita e tanta voglia di rifarsi. La prima grande occasione di rivincita gliela offre il suo primo amore, la corsa campestre. Prima si conquista un posto nella staffetta azzurra di cross per gli europei di Antalya. Poi in Turchia ¨¨ grande protagonista nel quartetto che conquista la medaglia d'oro. Sette giorni dopo da spettacolo sui prati del Montestella nell'Eset Milano Cross Challenge.?
l'ultimo mese di lavoro
¡ª ?Quindi lavora duro da met¨¤ dicembre sino all'Epifania dividendosi fra gli allenamenti nel bergamasco e sulla pista del Campo 25 aprile di Milano dove ha trovato un gruppo di amici che le sono stati vicini nel periodo natalizio. Le ultime due settimane le passa a Roma per rifinire la forma. Cos¨¬ arriva caricata a palla in Lussemburgo. Una gara perfetta la sua. Ben lanciata dalla lepre di turno Marta rimane in scia sino ai 900 metri con questi passaggi di 64 (400) 2.10 (800) 2.44 (1000). Poi aumenta i giri del motore coprendo il terzo parziale di gara di 500 metri sotto un minuto e venti secondi. Con quattro minuti 3 secondi e 59 secondi? cancella in un solo colpo la grande Gabriella Dorio ed una decade di problemi fisici che avrebbero stroncato chiunque non avesse la sua forza mentale. Il resto lo ha fatto il suo straordinario talento. Forse il meglio deve ancora arrivare.
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