il focus
Alla scoperta dell'orienteering la corsa dove il percorso non c'¨¨
Per non perdere la bussola tra le tante specialit¨¤ della corsa off-road (cross, trail, sky running¡), c¡¯¨¨ l¡¯orienteering.?
la disciplina
¡ª ?Parliamo della corsa orientamento, una disciplina che unisce il running e l¡¯orientamento. Dimenticate il vostro gps, ritrovate il contatto pi¨´ diretto con la natura.?
Nell¡¯orienteering bisogna correre (o camminare, se non avete ambizioni agonistiche) muniti di cartina e bussola, e raggiungere il pi¨´ velocemente possibile tutti i check point previsti. Il percorso non c¡¯¨¨, lo decidete voi, sperando sia pi¨´ veloce di quello scelto dagli altri concorrenti.?
il mediterranean open championship
¡ª ?Sabato 19 e domenica 20 marzo, la Puglia sar¨¤ il centro della disciplina. Alberobello prima e Monopoli dopo saranno sede del Mediterranean Open Championship: 15 paesi in gara per il titolo di Campione del Mediterraneo, con gare valide anche per la Coppa Italia Sprint. Un evento importante, che vedr¨¤ alla partenza il belga Yannick Michiels, numero uno del ranking mondiale.?
gare e distanze
¡ª ?L¡¯Italia ¨¨ pronta a rispondere con Riccardo Scalet, 26enne trentino di Fiera di Primiero, terzo l¡¯anno scorso alle finali di Coppa del Mondo, da juniores argento mondiale e bronzo europeo. ¡°L¡¯orienteering ¨¨ una corsa nella natura con una cartina¡±. La fa facile il campione italiano. La disciplina richiede una grande attitudine per la corsa e uno studio ¡°tecnico¡±, per imparare a leggere una bussola, conoscere la simbologia di una cartina e interpretare il territorio riportato in mappa. Esplorare spazi ignoti: c¡¯¨¨ molto di ancestrale nell¡¯orienteering.?
Le gare pugliesi rientrano nella disciplina Sprint, gare da 4km che si svolgono in ambiente urbano. Sono il modo migliore per far apprezzare al pubblico la spettacolarit¨¤ della disciplina. Per chi preferisce muoversi nei boschi per¨°, c¡¯¨¨ la Middle Distance, la gara pi¨´ tecnica che dura circa 35 minuti, e poi la Long Distance, fino a 22 km con dislivello, una gara da 1h40.?
Orienteering dunque, pi¨´ corsa o teoria? ¡°La vera esperienza ¨¨ saper interpretare gli ambienti ¨C spiega Scalet ¨C Non basta conoscere i simboli, conta invece sapere che la costa spagnola si corre in maniera diversa dalle foreste scandinave¡±. Geografi con gambe e polmoni di acciaio: ecco, forse questa l¡¯immagine che pi¨´ si adatta.?
l'allenamento di riccardo scalet
¡ª ?Serve correre, eccome. Riccardo Scalet ¨¨ un professionista del team PWT Italia, allenato dal fratello Tommaso e con un manager (Gabriele Viale) che lo segue in tutti gli aspetti della disciplina.
La settimana tipo di Riccardo prevede 13 allenamenti, al pari di un maratoneta professionista. Un giorno ¨¨ dedicato al lavoro in pista, tre giorni la settimana prevedono sedute in soglia (tipo 3x3000) e orientamento nel bosco. Il resto degli allenamenti ¨¨ dedicato alla corsa lunga, quasi tutta fuori strada e fuori sentiero. I percorsi gi¨¤ segnati mal si adattano a un orientista.
¡°La corsa nei boschi serve ad allenare bene muscoli e tendini, mentre i lavoro in pista sono piuttosto simili a quelli di un runner: 10x1000, 24x400 con 30 secondi di recupero¡±. Sono allenamenti da corridore molto evoluto. Pur non avendo partecipato a gare ufficiali, Riccardo vale 8.30 nei 3000 e 30 minuti nei 10mila. ¡°I migliori orientisti per¨° corrono i 10mila anche in 28 alto¡±, ci tiene a specificare.
Nel gennaio di due anni fa Riccardo Scalet ha avuto anche la possibilit¨¤ di allenarsi con Yeman Crippa, incontrato a Monte Gordo, in Portogallo, durante un ritiro. Una grande esperienza.
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