Corsa
Il tuo modo di correre dice anche che carattere hai: ecco cosa rivela uno studio
Correre non ¨¨ soltanto un'attivit¨¤ fisica: ¨¨ una delle tante espressioni del nostro modo di essere, una finestra aperta sulla personalit¨¤. Uno studio franco-svizzero pubblicato su Plos One ha esplorato il legame tra i tipi di corsa e i tratti caratteriali, e i risultati sono incredibili: il modo in cui il piede impatta sul terreno pu¨° dirci qualcosa di pi¨´ sulla nostra psiche.
Il modo di correre ¨¨ la "calligrafia" del corpo
¡ª ?Come la calligrafia, anche il modo in cui corriamo pu¨° rivelare aspetti nascosti e?sorprendenti?del nostro profilo psicologico.?Una ricerca ha coinvolto 80 corridori amatoriali, di et¨¤ e sesso variabili, con differenti livelli di esperienza e tipologie di corsa. I partecipanti hanno completato tre prove randomizzate su 50 metri a diverse velocit¨¤. La loro biomeccanica ¨¨ stata analizzata con una serie di parametri, tra cui il tempo di contatto con il suolo, la frequenza del passo, la forza verticale e l'elasticit¨¤ della falcata.?I dati biomeccanici sono poi?stati?incrociati con i risultati di un test della personalit¨¤, il Myers-Briggs Type Indicator (MBTI), che classifica gli individui su quattro dimensioni, ovvero:?
- Introversione/estroversione
- Pensiero/sentimento
- Giudizio/percezione
- Sensibilit¨¤/intuizione.
? emerso che runner considerati "sensibili", ovvero quelli pi¨´ attenti alla realt¨¤ percepita attraverso i sensi, mostravano uno stile di corsa pi¨´ solido, con maggiore tempo di contatto e un duty factor elevato (la frazione di falcata in cui il piede rimane a terra). Al contrario, gli "intuitivi" tendevano a correre in modo pi¨´ elastico, con un tempo di sospensione pi¨´ lungo.?Inoltre, il confronto tra le modalit¨¤ di corsa degli individui sensibili e intuitivi evidenzia come questi utilizzino in modo diverso gli arti inferiori. I runner pi¨´ sensibili ottimizzano l'economia della corsa, privilegiando la progressione rispetto all'oscillazione verticale, mentre quelli intuitivi sfruttano maggiormente i cicli di allungamento e accorciamento del muscolo; un'efficienza che rispecchia una maggiore reattivit¨¤ e adattabilit¨¤.
La corsa e il dialogo corpo-mente
¡ª ?L'ipotesi ¨¨ che la correlazione tra stile di corsa e psiche possa aiutare a superare i limiti del modello di Myers-Briggs, nell'ottica di una "embodied cognition", cio¨¨ una visione olistica?che considera i processi cognitivi come indissolubilmente legati al corpo e alle sue interazioni con l'ambiente.
Questo studio non solo apre nuove prospettive nella comprensione delle dinamiche tra mente e corpo in contesto sportivo, ma anche offre a ogni corridore l'opportunit¨¤ di riflettere su come il proprio stile di corsa possa costituire il riflesso di tratti pi¨´ profondi della personalit¨¤. Un approccio che potrebbe influenzare non solo le tecniche di allenamento, ma anche la percezione di s¨¦ e in prospettiva il benessere psicologico. La speranza che ¨¨ studi futuri, con campioni pi¨´ ampi e metodologie pi¨´ raffinate, possano un giorno confermare queste correlazioni e approfondire i meccanismi sottesi.
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