Il tecnico, tra i pi¨´ vincenti dellĄŻatletica mondiale, analizza il primato centrato dalla fuoriclasse keniana a Chicago: "Impresa rara a certi livelli"
I limiti umani sono stati portati un poĄŻ pi¨´ in l¨¤. A Chicago, Ruth Chepngetich ha riscritto la storia della maratona con un record mondiale pazzesco. La fuoriclasse keniana ha chiuso i 42,195 chilometri dellĄŻIllinois in 2h09ĄŻ56", un tempo sorprendente. Da qualche ora ¨¨ lei la regina della gara regina, la maratoneta pi¨´ veloce di sempre. "? un momento storico" spiega Gabriele Rosa, tra i tecnici pi¨´ vincenti dellĄŻatletica mondiale. "Penso che sia unĄŻimpresa paragonabile, se non addirittura superiore, al record delle 2 ore per gli uomini, che prima o poi verr¨¤ battuto. Questa ragazza ha migliorato di due minuti il primato di Tigist Assefa (2h11ĄŻ53", ndr). A questi livelli, ¨¨ una cosa impensabile".
l'analisi
ĄŞ ?Il dottor Rosa analizza il primato della maratona di Chicago e si sofferma su un punto: "La cosa pi¨´ clamorosa ¨¨ il passaggio alla mezza. Ruth voleva arrivare ai 21 chilometri in 1h05ĄŻ30", lo ha fatto in 1h04ĄŻ16". ? il?record del mondo durante una maratona, un tempo del genere a met¨¤ gara ¨¨ sinonimo di sicurezza. La seconda parte ¨¨ andata via in 1h05ĄŻ40", ha tenuto un ritmo altissimo nonostante la fatica e non ha ceduto. Di solito gestisce in maniera diversa, ma cerca sempre di partire forte. Stavolta ha attaccato fin dai primi chilometri".
fuoriclasse
ĄŞ ?Nata in Kenya lĄŻ8 agosto 1994, Ruth Chepngetich ha una storia particolare: "Ha 30 anni - racconta il tecnico - e una figlia di 14, si ¨¨ sposata giovanissima e ha sempre preferito allenarsi vicino a casa sua. Sulle Ngong Hills, a sud ovest di Nairobi. In una?zona un tempo occupata dai training camp militari". E dipinta alla perfezione da Karen Blixen in "La mia Africa", romanzo del 1937. "Ruth ¨¨ una front runner, ama correre davanti a tutti e per esprimersi al meglio deve uscire dal gruppo. A volte salta, ma spesso e volentieri arriva al traguardo facendo il vuoto e staccando la concorrenza". In carriera si ¨¨ tolta gi¨¤ grandi soddisfazioni, come la vittoria ai Mondiali di Doha nel 2019, e conosce molto bene Chicago, visto che ha gi¨¤ vinto 2 volte (2021 e 2022) nellĄŻIllinois ed ¨¨ arrivata seconda lĄŻanno scorso, dietro alla campionessa olimpica Sifan Hassan. "Si allena inoltre con delle lepri uomo - continua il dottor Rosa - e in Kenya non ha un gruppo di atlete di riferimento perch¨Ś nessuna riesce a tenere i suoi ritmi. Arriva sempre al limite".
percorso
ĄŞ ?"La sua ¨¨ stata una crescita esponenziale, sapevo che a Chicago avrebbe corso forte ma non mi aspettavo cos¨Ź. ? una ragazza con una volont¨¤ bestiale e una resistenza incredibile, se mette insieme tutto e la giornata ¨¨ quella giusta ha poche rivali". Il discorso successivo analizza un tema generale: "Con allenamenti sempre spinti al limite i tempi si abbassano, ma aumenta il rischio di infortuni e serve unĄŻattenzione maggiore perch¨Ś si possono avere incidenti di percorso. Penso per esempio allĄŻex primatista Brigid Kosgei, che dopo il record del mondo del 2019 (2h14ĄŻ04", ndr) non ¨¨ tornata pi¨´ a certi livelli. Sul cronometro influiscono anche le nuove scarpe, che di recente hanno portato a miglioramenti notevoli. Ormai, la maratona vive una nuova epoca". Che tocca anche gare di prima fascia: "Un tempo Berlino era considerata la pi¨´ veloce, insieme a Valencia. Ora Chicago ha accelerato e parliamo di una 42 chilometri capace di attirare sempre pi¨´ campioni, anche per questioni di sponsor e bonus che le aziende pagano ai propri atleti in termini di visibilit¨¤. I due record mondiali, maschile e femminile, sono stati fatti l¨Ź. E non ¨¨ un caso".
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