La rinascita di Daniele Sironi: al via della Milano21 dopo il trapianto di cuore

Dopo il debutto nel triathlon, il 32enne è pronto a debuttare anche nella mezza maratona

Sport come simbolo di rinascita. Una metafora piacevolmente ricorrente che porta in dote anche la straordinaria storia di Daniele Sironi, runner amatore, triatleta debuttante, che domenica 24 novembre sarà al via della Milano21, tre anni dopo aver affrontato il trapianto di cuore. “Lo sport fa bene e lo possono fare tutti. Anche chi ha avuto la fortuna di ricevere una seconda vita”, sottolinea in maniera tanto sintetica quanto forte. Tra poco più di due settimane, il 32enne di Pregnana Milanese sarà al via della Mezza del capoluogo meneghino (c'è anche la 10 km) sul percorso pianeggiante e veloce dal fascino straordinario tocca tutti gli angoli più iconici della città: il Duomo, con la Madonnina, il Castello Sforzesco, l’Arco della Pace la Darsena e City Life.

LA DIAGNOSI

Nel 2019 Daniele, di professione sommelier, durante un controllo di routine ha scoperto di soffrire di cardiomiopatia dilatativa, una patologia del cuore che causa insufficienza cardiaca: “Ti svegli una mattina e ti ritrovi con la vita stravolta. Mi ricorderò sempre le parole del medico: l’unica soluzione al mio problema era il trapianto di cuore. Avevo 27 anni ed ero appena diventato papà, chiunque può immaginare come mi sia sentito”.

LA RINASCITA

Poi il trapianto, nel 2021, che lo ha letteralmente fatto rinascere. “Ho iniziato a giocare a tennis, poi ho capito che avevo bisogno di nuove sfide. Così nel 2023 ho deciso che mi sarebbe piaciuto provare a fare triathlon: pensate che ho recuperato la mia prima bici dalla cantina di mio nonno. Ho comunque capito subito che da solo non avrei mai potuto farcela e così mi sono affidato a Simone Diamantini, coach di triathlon di lunga e importante esperienza. Dopo neanche un anno è arrivata la mia prima gara a Peschiera del Garda.

debutto

La Milano21 sarà la sua prima gara di corsa. “Mi aspetto tante emozioni e sensazioni positive, prima di tutto. Vorrei tagliare questo nuovo traguardo e testarmi sulla distanza della mezza maratona in vista anche del triathlon medio. Quindi, ancora una volta, non guarderò minuti e secondi, ma inizierò a costruirmi il mio bagaglio di esperienza. Triathlon e corsa, pur essendo sport individuali come il tennis, ti permettono di condividere le emozioni con migliaia di altri appassionati, che come te sono lì per sfidarsi e dare il meglio di sé. Mi piace, ti dà una marcia in più”. Inoltre, Daniele è testimonial dell'AIDO, l’Associazione Italiana Donatori Organi. “Racconto la mia storia nelle scuole, sperando di insegnare ai ragazzi che tutti possono fare sport e che praticare un’attività sportiva fa bene al di là del risultato agonistico. Anche la mia presenza alle gare è finalizzata a far conoscere ciò che mi è successo e sensibilizzare tutti a diventare donatori di organi”.