l'intervista
Don Luigi Portarulo, il sacerdote-runner: "La mia New York tra corsa e fede"
Grande sportivo, appassionato di calcio (tifoso dell¡¯Inter), runner e aspirante maratoneta, e soprattutto ¨¨ uno dei sacerdoti incaricati a San Patrick¡¯s Cathedral, la cattedrale pi¨´ importante di New York e di tutta l¡¯America, e anche incaricato della comunit¨¤ italiana nella City. Don Luigi Portarulo, 37 anni, nato in Basilicata, ¨¨ nella Metropoli da due anni, e da tre mesi a San Patrizio, dove celebra la messa due volte al giorno.?E tra una funzione e l¡¯altra trova il tempo per allenarsi, mosso dalla stessa determinazione con cui trasmette il messaggio di speranza ai suoi fedeli.
Lo abbiamo conosciuto in occasione della ¡°Messa del Maratoneta¡± celebrata da lui stesso la sera?prima della maratona di New York, un momento di raccoglimento per gli atleti e per tutti coloro che vedono nella corsa un simbolo di forza, coraggio e perseveranza. Una messa in cui chi ascoltava (la gran parte erano runner), si ¨¨ sentito profondamente coinvolto; da qui la convinzione (senza averne la certezza) che chi celebrasse fosse un podista, con la conferma arrivata poco pi¨´ tardi.
Un paio di giorni dopo lo abbiamo incontrato a San Patrick.?¡°A 12 anni andai in Vaticano come chierichetto per il Papa. Tutto inizi¨° dalla lettura di un annuncio nell¡¯estate del 1999, cercavano amministranti per il grande Giubileo. Venni affascinato da questa cosa, cos¨¬ andai da mia mamma dicendole che volevo fare il chierichetto a Roma. Feci la selezione, i colloqui e nel settembre di quell¡¯anno mi trasferii. Vissi tutto il Giubileo e tutti gli altri anni con Papa Benedetto e con Papa Francesco¡±.
E lo sport l¡¯ha sempre accompagnata ovunque andasse.?
¡°Lo sport mi ¨¨ sempre piaciuto, da piccolo giovavo a calcio, quando diventai sacerdote ero capitano della rappresentativa di calcio del Vaticano. Poi con il covid Papa Francesco e altri che sapevano della mia vocazione sportiva mi invitarono a provare a correre. E diventai uno dei primi soci di Atletica Vaticana, societ¨¤ che volle il Papa, e iniziai ad allenarmi: 5, 10 chilometri, la mezza maratona, e la mia prima gara lunga fu la Roma-Ostia. Cos¨¬ ben presto mi appassionai¡±.?
Da Roma, passando per il Vaticano, fino a New York, arrivando alla Cattedrale di San Patrizio: fede e corsa come si intrecciano nella sua quotidianit¨¤?
¡°Nel 2022 mi chiesero di trasferirmi a New York dove c¡¯era una piccola comunit¨¤ italiana. Io non conoscevo l¡¯inglese, ma decisi di accettare. Giovanni Paolo II poi mi ha sempre guidato nella mia vocazione, e guarda caso la telefonata con la richiesta mi arriv¨° il 18 maggio che ¨¨ il giorno del suo compleanno, e allora ho detto ¨¨ lui che guida la mia vita, la mia storia, la mia vocazione¡±.?
Lo sport come elemento di guida nella vita?
¡°Non conoscevo nessuno a New York ma amando lo sport, che ¨¨ sempre stato un elemento guida della mia vita, ho iniziato ad andare a incontrare le persone. Il Lazio Club, il Roma Club, tutti quanti i club di New York. Andavo a celebrare le messe con loro e piano piano dopo la messa in italiano iniziai a creare dei momenti di comunit¨¤, in cui la gente si riuniva; guardavamo le partite insieme, guardavamo film, fino a quando si cre¨° una comunit¨¤ italiana molto grande che non esisteva prima, con 105 bambini iscritti a catechismo e tanti giovani con cui facciamo attivit¨¤ insieme¡±.?
??vero che tra una messa e l¡¯altra si allena per le strade e i ponti di Manhattan?
¡°Generalmente mi alleno a Central Park 3 o 4 volte alla settimana, preferibilmente al mattino presto o nel pomeriggio prima o dopo la messa. Corro anche lungo tutta la costa di Manhattan, mi piace la parte Est, talvolta percorro i ponti, il Queensboro e il Brooklyn bridge, tutto dipende dalla distanza che devo percorrere. In ogni caso non faccio meno di 10 chilometri a uscita. Ogni due settimane sono solito gareggiare, sfrutto le gare per percorrere distanze pi¨´ lunghe¡±.
Che cosa le piace della corsa??
¡°Durante la corsa si sente il sacrificio, la fatica, per¨° allo stesso tempo sai che stai andando verso un obiettivo e la gioia pi¨´ grande ¨¨ che questo sacrificio verr¨¤ annullato quando si raggiunge ci¨° che ti sei proposto. Grazie alla corsa riesci a superare te stesso e a vincere quelle che possono essere le difficolt¨¤, un po¡¯ come accade nella vita; spesso trovi degli ostacoli, dei momenti difficili da superare, per¨° vai avanti e tutto questo ti porta a un premio che ¨¨ l¡¯obiettivo prefissato. La corsa ¨¨ un¡¯educazione, un metodo di crescita¡±.?
TCS New York City Marathon: quest¡¯anno avrebbe dovuto correrla. Cosa ¨¨ successo?
¡°Quest¡¯anno avrei dovuto correre la maratona di New York, mi sono qualificato per potere acquisire il pettorale; la NYRR (societ¨¤ che organizza la maratona, ndr) propone un percorso che prevede nove gare speciali pi¨´ una di volontariato. Io ne ho fatte ben 15 di competizioni. Dai 5 chilometri alla mezza maratona: la 21K di Brooklyn, di Staten Island, di Mahattan¡ Competizioni che mi hanno fatto accumulare punti per la maratona. E la decisione di assegnarmi la 'Messa del Maratoneta' era proprio dovuta anche al fatto che io stesso ero un aspirante maratoneta. Ed ero emozionatissimo di celebrarla da corridore, senonch¨¦ tre giorni prima dello start un problema fisico (ora superato ndr) mi ha costretto a rinunciare. ? stato un grosso dispiacere dal punto di vista fisico e mentale. Ma nel 2025 non mancher¨° all¡¯appuntamento".?
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