Road to London Marathon con New Balance e i suoi protagonisti

“Quel feeling di essere parte di una community, anche quando si corre da soli.” ? questo il messaggio che New Balance porta avanti nella campagna "Run Your Way", ed è anche questo il motivo che ha portato il brand di sportswear e running ad accompagnare un team di runner amatoriali alla loro prima maratona: la Maratona di Londra.

"Run your way"?è un motto che crede che nel running non importa che tu sia un atleta in grado di chiudere una maratona in 3 ore o uno sportivo che si allena prima di andare in ufficio, ciò che conta è la corsa in sé, il modo di viverla nella propria quotidianità, a cui si aggiunge la sensazione unica di rivalsa personale allo spirito di gruppo, e quel beneficio fisico e mentale che spinge ad avere bisogno di avere con sé un paio di scarpe da running, ovunque si vada.

Passare da runner amatoriale a una corsa competitiva, per la prima volta, è l’esempio perfetto: allenarsi per una 10 km, una mezza maratona o una maratona, significa scegliere di raggiungere un obiettivo, e per raggiungere quell’obiettivo ognuno troverà la sua “way” il suo modo di farlo, in gruppo o in solitudine, ma sarà sempre un percorso personale che alternerà momenti di fatica a momenti di grande soddisfazione.

Ecco perché abbiamo incontrato, seguito e corso assieme ai protagonisti della Road to London Marathon, una delle corse più ambite al mondo e di cui New Balance è sponsor tecnico.

Il brand ha selezionato 5 protagonisti, vestendoli e accompagnandoli in questo primo emozionante percorso, per vivere insieme il viaggio della loro prima maratona, dagli allenamenti all'arrivo al traguardo il 21 aprile prossimo.

Amanti del trail, dello scialpinismo, della bici e della corsa, hanno sempre unito la passione per i viaggi a quella dello sport. Cercando di alzare sempre l’asticella nei loro allenamenti e stuzzicati dalla distanza "regina" del running, si erano iscritti alla maratona di Roma che poi fu cancellata dalla pandemia. Londra è la rivalsa che meritano, aspettando l’emozione dell’arrivo. Avverrà insieme?

L’amante del caffè special, è questo il motivo che lo ha portato ad avvicinarsi alla crew di corsa milanese, ma da allora non ha più smesso, e non solo di bere caffè.?Per lui correre ha un che di terapeutico, che serve a pareggiare i conti ogni giorno. La sua sfida a Londra è combattere pigrizia e insicurezza, e vedere come il suo corpo e la sua mente reagiscono e si trasformano durante questo lungo viaggio.

Nadia Charif, 31 anni, Creative Director, pugliese trasferita a Milano.

Ha iniziato a correre per perdere il peso accumulato dallo stress lavorativo, ma poi ha trovato nel running club milanese la sua “droga”; adora? l'humour british e le atmosfere britanniche, a Londra ha fatto il primo viaggio da maggiorenne, ecco perché è in questa città che vuole correre la sua prima maratona. Sogna una birra all'arrivo, inglese naturalmente!

Andrea Compagnone, Creative Director, torinese trasferito a Milano.

Riscopre la corsa durante la pandemia, e così Milano, che inizia a vedere sotto una nuova luce. La corsa è la sua valvola di sfogo, che vive non solo come un'attività fisica ma anche un viaggio di autoscoperta e rinnovamento. Si connette con la natura e con le persone quando corre i trail, ma poi è in città che sfida i suoi limiti in solitaria. Il suo obiettivo? Finire Londra in 3 ore.