seconda puntata
Stefano Castioni e il primo Ironman: i test e la pianificazione degli allenamenti
Cos¨¬ come per fare una casa serve conoscere il terreno su cui costruirla e disegnare il progetto, anche per pianificare gli allenamenti, indipendentemente dal tipo di obiettivo che uno ha in mente, ¨¨ fondamentale capire da che condizione fisica si parte. individuare i parametri fisiologici e conoscere il proprio metabolismo. Gli studi, la medicina e la strumentazione moderna ci aiutano fortemente a realizzare fotografie accurate e a essere quindi efficienti nella stesura di un piano di allenamento altamente personalizzato. Insieme ad Alessandro Degasperi abbiamo interpellato da Luca Zenti, allenatore e preparatore fisico, per l¡¯occasione ospite al Lab of Move del dottor Picotti, per realizzare test in bici e di corsa.?
Il test in bici
¡ª ?Abbiamo effettuato un test incrementale con l¡¯ausilio del metabolimetro (uno strumento che misura gli scambi gassosi, quindi i volumi di ossigeno e anidride carbonica). I dati che abbiamo raccolto sono la frequenza cardiaca, il volume di ossigeno pro kg, la ventilazione (la quantit¨¤ di aria che inspiriamo ed espiriamo), la frequenza respiratoria, il volume di anidride carbonica, il quoziente respiratorio (che ¨¨ il rapporto tra la quantit¨¤ di ossigeno utilizzata e l¡¯anidride carbonica prodotta). Tutte queste variabili, in relazione al carico esterno (che sono i watt erogati sulla bici) presentano dei trend, visibili a livello grafico, che permettono di capire come il metabolismo lavora, il livello di allenamento attuale e la quantit¨¤ di energia utilizzata.
Il test di corsa
¡ª ?Anche qui abbiamo realizzato un test incrementale, simile al precedente, ma con step? di 3 minuti con un incremento di 1km/h a step. Oltre ai parametri del test precedente (e quindi la distribuzione delle soglie), qui ¨¨ interessante vedere l¡¯adattamento del consumo di ossigeno rispetto al carico (quindi la velocit¨¤) e stimare il costo energetico della corsa, che ¨¨ un paramento fondamentale nelle gare di lunga distanza.?
Risultati
¡ª ?Nello mio caso, venendo da diversi mesi con pochissimo allenamento, il dato sul quale c¡¯¨¨ molto da lavorare ¨¨ il metabolismo lipidico, carente nel mio caso, e che per il modello prestativo che devo affrontare (una gara di endurance) va sicuramente migliorato. ? fondamentale infatti, attraverso l¡¯allenamento e la dieta, rendere pi¨´ efficiente l¡¯utilizzo dei grassi e diminuire quello degli zuccheri. Inoltre, considerando che dovr¨° correre una maratona dopo aver nuotato e pedalato per diverse ore, l'obiettivo quindi ¨¨ migliorare la? "running economy", attraverso i volumi (quantit¨¤ di allenamento) e lavori (ripetute) di forza e velocit¨¤.?
pianificazione degli allenamenti
¡ª ?Quante ore di allenamento alla settimana servono per preparare un Ironman? Dipende dalla condizione fisica iniziale del singolo atleta, da quanti mesi lo separano dalla gara, e dagli obiettivi che ha. Se come nel mio caso, condizione fisica iniziale medio-bassa, tre mesi di tempo, l¡¯obiettivo ¨¨ tagliare il traguardo sorridendo; Alessandro Degasperi ha tracciato un piano di allenamento basato su 20 ore alla settimana, suddivise in 3 allenamenti di nuoto, 3-4 di bici e 3-4 di corsa. I dettagli nelle prossime puntate!
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