Nato a Genova, ma americano d'adozione?Enrico Casarosa, regista del film di animazione Luca, candidato agli Oscar, si ¨¨ presentato proprio nella sua terra prediletta per affrontare il suo primo Sciacchetrail. Ecco quello che ci ha raccontato...
Genovese di nascita, americano d¡¯adozione, con le Cinque Terre nel cuore. Enrico Casarosa, regista del film di animazione Luca, candidato agli Oscar, si ¨¨ presentato proprio nella sua terra prediletta per affrontare il suo primo Sciacchetrail. ¡°Come Luca, che nel film compie il suo personale viaggio, anche io, lasciando l¡¯Italia, ho imparato a dare il giusto valore alle cose che non ho pi¨´. Venivo spesso in vacanza alle Cinque Terre da piccolo, ¨¨ per questo che sono cos¨¬ legato a questo posto e ogni volta che torno in Italia diventa una tappa irrinunciabile. Questo poi ¨¨ il posto ideale per passeggiare e correre: una volta ho fatto quattro delle cinque localit¨¤, con Sciacchetrail le avrei fatte tutte e cinque in una volta sola¡±.?Se la straordinaria nevicata non avesse fermato i corridori sul pi¨´ bello.
Casarosa ha scelto di assaporare passo passo i sentieri del Parco Nazionale delle Cinque Terre che solcano questo paesaggio unico dal livello del mare alla quota di mezza montagna, ritornando sui luoghi del film che ¡°¨¨ una lettera d¡¯amore all¡¯amicizia e alle Cinque Terre. Quest¡¯anno sono venuto qui, in vacanza una settimana dopo la Notte degli Oscar, perch¨¦ Sciacchetrail per me ¨¨ la celebrazione di Luca. Non vedevo l¡¯ora di correre proprio nella sua terra, che ¨¨ anche un po¡¯ mia, sentendo il terreno sotto le scarpe, respirando l¡¯aria di questo magnifico mare, facendo fatica per rendere omaggio a questo posto incredibile che ringrazio ogni giorno per l¡¯ispirazione che mi ha donato. ? una scoperta continua questo posto, vivere passo dopo passo questo Parco ¨¨ un¡¯emozione unica. Che cosa posso consigliare? Di venire qui per giorni, non solo per qualche ora, ¨¨ immergersi in questo luogo magico¡±.?
Enrico, ma com¡¯¨¨ scoccata la scintilla per la corsa??
¡°Ho iniziato a 40 anni: pur essendo asmatico, ho messo la maratona nel mirino e ho debuttato proprio a New York, una citt¨¤ in cui ho vissuto per sette anni che mi ha regalato tanto. ? stato davvero piacevole tornarci da runner: quando si corre si vivono e si sentono i posti in maniera diversa, io sono un curioso osservatore. Ora, che ho 50 anni, mi sono posto come obiettivo lo Sciacchetrail. Vivo a Berkeley, California, una localit¨¤ che consente anche di allenarsi anche fuori strada. Ho corso diverse maratone, alcune 50 km e ora ho scelto di venire a Monterosso in questo luogo del cuore a provare il primo vero ultratrail¡±.?
? la prima volta che corre cos¨¬ in verticale??
¡°Direi di s¨¬. Qui i tempi si dilatano, lo Sciacchetrail prevede oltre 2000 metri di dislivello positivo, su sentieri, mulattieri, scale: una bella avventura¡±. Tornando alla sua professione, come si svolge la giornata tipo? ¡°? piuttosto intensa, ma mi muovo poco. Luca ¨¨ stato girato praticamente tutto da remoto, ero il videoconferenza praticamente per tutto il giorno con i vari dipartimenti della produzione. A pranzo facevo un¡¯ora di pausa e ne approfittavo per uscire, andare a correre, respirare. La corsa mi ha davvero dato una grande mano nel periodo della pandemia¡±.?
Corsa come vero e proprio supporto nella quotidianit¨¤, quindi. Che cosa le d¨¤ in pi¨´??
¡°Genera endorfine, produce positivit¨¤, ti fa sentire vivo e leggero e se non riesco a fare movimento, mi incupisco un po¡¯. Sentirsi in forma fisicamente, mettersi alla prova, conoscere il proprio corpo, aiuta anche nella vita¡±.?
Se ¨¨ in forma fisicamente, rende meglio anche mentalmente??
¡°Aiuta tantissimo: elimina lo stress, ti sostiene quando hai un¡¯agenda fitta e a ritmi alti, hai sempre il cervello acceso e un buono stato di forma ¨¨ un valido supporto¡±.?
? pi¨´ competitivo nella corsa o sul lavoro??
¡°Sono un tipo tranquillo di natura, ma nella corsa c¡¯¨¨ molto agonismo, anche se il mio obiettivo ¨¨ quello di tagliare il traguardo. Avere degli obiettivi ti sprona, aiuta avere degli appuntamenti scritti sul calendario. Nella mia professione e nella mia carriera, preferisco sentire e vivere appieno la comunit¨¤ anzich¨¦ far prendere il sopravvento alla competitivit¨¤¡±?
Ci sono analogie tra corsa e realizzazione di un film??
¡°La produzione di un lungometraggio ¨¨ una vera e propria maratona: dura 4-5 anni, ci sono alti e bassi, spesso si incontra qualche momento di crisi. I tempi sono lunghi e bisogna rimanere concentrati per molto tempo¡±?
Il film ¨¨ la sua Olimpiade, in pratica.?
¡°Ogni film ¨¨ la gara della vita. Finito un film pensi: quanti film posso ancora fare? Come le Olimpiadi, sono lunghi e impegnativi dunque cerchi di farli contare. Vuoi divertirti, goderti l¡¯avventura del viaggio, l¡¯allenamento in pratica, confrontarti continuamente con la squadra. Questo lungo cammino pu¨° essere fonte di forte stress oppure un grande divertimento, sta a te decidere come interpretarlo. E ci sono anche momenti tempestosi, non lo nego, come allo Sciacchetrail, caratterizzato dalla incredibile nevicata¡±.?
Condivide con qualche suo collega la passione sportiva??
¡°Qualcuno corre, ma sono pi¨´ numerosi quelli che mi prendono per matto! A Monterosso, c¡¯era anche la mia amica Alexi Pappas, atleta olimpica a Rio 2016, ora collega nel mondo del cinema. Parliamo spesso dell¡¯analogia tra creativit¨¤ e sport, abbiamo tante affinit¨¤ di vedute¡±.?
Luca, nel film, disputa un triathlon un po¡¯ particolare. A quando, invece, il tuo debutto nella triplice vera??
¡°Sono molto attratto da questo sport, ma onestamente sono un po¡¯ spaventato dal dover moltiplicare l¡¯allenamento. Faccio fatica a fare uno sport solo, ma so che il triathlon ¨¨ un¡¯allenamento vario, completo, divertente e che evita gli infortuni. Ammetto che mi invoglia, ma non ho ancora provato. Mai dire mai, per¨°¡±.
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