Giuditta Turini pronta per i Mondiali di corsa in montagna: "Così ho preparato l'ultra da 80 km"

33 anni, valdostana, di Gressoney-Saint-Jean, Giuditta Turini ha iniziato a correre nel 2017, grazie a una sfida lanciata dal papà, di professione guida alpina. Una sfida che ha vinto e che ha tirato fuori un talento strepitoso per le prove ultra. Da allora non ha più smesso di macinare chilometri sui monti, prendendoci sempre più gusto, e diventando lo scorso 9 settembre campionessa Mondiale di Skyrunning.?

Giuditta, come si diventa la trail-runner più forte del pianeta?

“Con tanto impegno, ma senza trascurare il divertimento, che per me è fondamentale. Quindi si punta in alto, ma con lo spirito giusto”.?

Ha sempre corso in montagna??

“Da sempre sono abituata a vivere all’aria aperta, papà è una guida alpina e ha sempre portato me e i miei due fratelli in montagna.?Ho però iniziato a correre solo nel 2017; mio papà ha detto 'ti sfido al TOR130 - Tot Dret', la corsa che si affianca al Tor des Géants. Un trail di 130 chilometri per 12 mila metri di dislivello positivo, con start da Gressoney e arrivo a Courmayeur. Ognuno ha fatto la propria corsa e la sfida l'ho vinta io”.?

Da allora non ha più smesso di correre, anche perché nella sua vita è arrivato uno degli ultra trail-runner più forti del mondo: Franco Collé.?

“Sì, è arrivato Franco quell’anno e per stargli dietro ho iniziato a fare qualche gara, e la mia avventura nel trail è diventata sempre più importante”.?

Prima del trail praticava altri sport??

“Dai dodici ai vent’anni praticavo snow-board, partecipando anche alle competizioni”.?

Tornando a parlare di trail-running, come sono scanditi i suoi allenamenti??

“Ho la fortuna di lavorare con i miei genitori, seguo la contabilità; papà ha una ditta edile, mamma ha un locale sulle piste da sci. Così riesco a gestirmi gli orari di lavoro come preferisco.?Al mattino sono in ufficio, poi verso mezzogiorno vado ad allenarmi. In settimana mi alleno ad Aosta dove lavora Franco, e anche se sono in città, dopo appena un chilometro trovo i sentieri.?Tante volte min alleno con lui, o meglio partiamo insieme, poi se abbiamo particolari lavori ognuno fa il suo e chiudiamo l’allenamento insieme”.

Quanto tempo riesce a dedicare all' allenamento?

"In genere corro dai 45 minuti all’ora e mezza, dipende dal tempo che ho a disposizione.?E nel weekend mi alleno a Gressonay; poi sfrutto? le gare per fare gli allenamenti più lunghi, così non corro da sola per tanti chilometri.?

Parlando invece di cibo e di forma fisica, segue una dieta??

“Non seguo una dieta, sono molto difficile con il cibo, e non mangio né frutta e né verdura. Ma cerco di non eccedere in nulla e non esagero con i dolci che comunque non amo particolarmente. Solitamente vicino alle gare cerco di fare una “pulizia” dei carboidrati cattivi”.?

E la colazione com’è composta??

“La colazione è immancabile perché ho molta fame al mattino. Solitamente mangio uno yogurt di soya bianco con dei cereali e una tazza di tè, oppure delle fette biscottate con del miele, o dei biscotti integrali con delle gocce di cioccolato che preparo io stessa”.?

Un consiglio per i neofiti, come? approcciarsi al trail se si è sempre e solo corso su strada?

“Non amo il mondo della strada e non mi capacito come la gente la ami. Posso comunque consigliare di non partire facendo una mezza maratona o una maratona sui sentieri, il ritmo è molto diverso. E non pretendere di passare da una disciplina a un’altra senza fare dei passaggi intermedi.?Solitamente chi corre su strada non è in grado di correre in discesa e si fa male alle ginocchia o alle caviglie, quindi essere consapevoli che si devono allenare i muscoli che sono interessati in discesa e approcciarsi?al trail con 'delicatezza'.?Quindi fare degli esercizi di propriocezione perché il rinforzo muscolare è fondamentale. Personalmente vado in palestra una volta alla settimana e seguo un programma in per rinforzare i quadricipiti e non gravare totalmente sulle ginocchia”.?

Lei è una specialista della discesa.

“Sì, mi piace e mi butto; più il terreno è tecnico e più amo il percorso. La gara più bella che ho fatto è il Trofeo Kima, con un circuito estremamente tecnico”.

Non mi resta che chiederle qual è il suo prossimo obiettivo sportivo.?

"I Mondiali in Thailandia, a Chiang Mai, già rimandati più volte a causa della pandemia. Sono in programma dal 3 al 6 novembre, e io parteciperò alla prova ultra di 80 km”.?

In bocca al lupo a Giuditta? e a tutti gli azzurri impegnati ai Mondiali!