il tema
La corsa consuma le cartilagini? Raramente... Ecco perch¨¦ e cosa sapere
Le cartilagini sono dei tessuti ammortizzatori. Oltremodo fondamentali per impedire alle ossa di entrare in contatto tra loro nella zona articolare e infiammarsi. Avevamo gi¨¤ analizzato in passato cosa avviene alle cartilagini durante la corsa. Ma due nuovi studi scientifici cinesi hanno valutato la variazione degli spessori cartilaginei del ginocchio nei runner a distanza nel tempo e rispetto a chi non corre.
primo studio sui maratoneti
¡ª ?Nella prima ricerca sono stati registrati gli spessori cartilaginei centro/laterale del femore e quello tibiale/mediale. La misurazione ¨¨ avvenuta prima di correre una maratona, dopo 12h dalla maratona e a distanza di due mesi di riposo dalla corsa. Ebbene si ¨¨ visto che 12 ore dopo la maratona lo spessore cartilagineo era aumentato rispetto alla partenza. Invece dopo due mesi di riposo lo spessore era nettamente diminuito (Foto 1). Quindi la maratona ¨¨ un'attivit¨¤ motoria che stimola il metabolismo della cartilagine del ginocchio. L'aumento dello spessore postmaratona ¨¨ imputabile a un intenso e prolungato stimolo di carico cartilagineo che incentiva l'attivit¨¤ cellulare. La reazione del tessuto cartilagineo ne aumenta nel tempo lo spessore e l'adattamento al carico. Se interrompiamo lo stimolo per due mesi invece lo spessore si ridurr¨¤ nettamente perch¨¦ eliminiamo i carichi della corsa.
gli individui sedentari
¡ª ?Se qualcuno obiettasse sul fatto che il primo studio non fosse comparato alla popolazione inattiva, nel secondo studio sono stati confrontati gli effetti sulle cartilagini di individui sedentari. I runner hanno mostrato significativi aumenti dello spessore cartilagineo sia tibiale che femorale rispetto ai non-runner (Foto 2). Questo suggerisce che lo stress meccanico (triplicato rispetto al cammino) a lungo termine della corsa aumenta lo spessore e il volume delle cartilagini rispetto all'inattivit¨¤. Potenziandone inoltre l'adattabilit¨¤ funzionale agli impatti della corsa.
accortezze da considerare
¡ª ?Dagli studi si evince che la corsa diventa protettiva verso patologie articolari; come delineato anche da altre e molteplici ricerche. Non per questo la corsa va intesa come cura. Ci sono variabili che possono influire sul sovraccarico tissutale e che possono portare alla lesione. Individui con una cartilagine gi¨¤ sofferente, con problematiche funzionali o con patologie articolari dovranno considerare attentamente l'attivit¨¤ della corsa. Aumentare rapidamente i carichi chilometrici o di velocit¨¤ pu¨° infiammare le cartilagini. Stimoli eccessivi come dislivelli se non abituati (Foto 3), potenziamento a carichi non graduali nel tempo e superfici a cui non si ¨¨ abituati mettono notevolmente in gioco le cartilagini portandole alla lesione. ??per questo che al minimo dolore ¨¨ sempre meglio chiedersi la motivazione consultando medico, fisioterapista e allenatore.
prevenzione
¡ª ?Una corretta alimentazione ¨¨ fondamentale per un corretto metabolismo articolare e cartilagineo. Effettuare il riscaldamento prima di correre attiva gradualmente i tessuti cartilaginei che saranno pronti per i carichi della corsa. Esercizi di reattivit¨¤ con andature stimolano le cartilagini con carichi pi¨´ intensi, ma corti nel tempo per un miglior adattamento. Il rinforzo potenzia la componente muscolare che permette un maggior controllo e compattezza articolare. Questo evita fenomeni di instabilit¨¤ articolare che potrebbero ledere le cartilagini. Elasticit¨¤ e flessibilit¨¤ riducono le pressioni intraarticolari e le forze di compressione sui piani cartilaginei. Oltre che ampliare i gradi articolari e permettere all'articolazione di lavorare su superfici pi¨´ ampie distribuendo meglio i carichi. La velocit¨¤ e gli allunghi mettono in gioco le cartilagini con carichi importanti ma per breve tempo. Per questo dovranno essere sempre parte dell'allenamento di qualsiasi tipologia di runner. Fare sempre e solo lunghi chilometraggi mette sensibilmente a rischio le cartilagini. Il crosstraining (bici, nuoto, cammino), specialmente dopo corse prolungate aiuta il metabolismo di recupero a mantenere in attivit¨¤ l'articolazione con carici molto ridotti.
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