Abbiamo incontrato le tre mezzofondiste azzurre in uno dei 13 training camp keniani della Rosa Associati. E tra test del lattato, tanti chilometri e alimentazione corretta ci hanno svelato come si stanno preparando alle gare indoor, ma anche e soprattutto ai campionati iridati di Budapest
Kaptagat, 2.400 metri di altitudine. Siamo nel cuore della Rift Valley keniana che con i suoi 3500 chilometri ¨¨ la pi¨´ lunga del mondo: si estende dalla Siria fino al Mozambico. A poche centinaia di metri ecco la foresta. Nel mezzo, infinite strade di polvere rosse come il fuoco e alberi ad alto fusto. Insomma, la location perfetta per allenarsi sui medi e i lunghi. Il Nike training camp della Rosa Associati intitolato al campione Samu Wanjiru, oro nella maratona a Pechino 2008 e scomparso in circostanze misteriose nel 2011, si staglia qui.?E a Kaptagat ha scelto di allenarsi una porzione della Nazionale azzurra femminile di mezzofondo. Gaia Sabbatini, Federica De Buono, Martina Tozzi e Aurora Bado ed Elena Bell¨° che per¨° ha concluso lo stage con qualche giorno di anticipo. Le abbiamo intervistate a pochi giorni dal loro rientro in Italia dove sta per ripartire la stagione indoor. ¡°In queste tre settimane di raduno abbiamo effettuato test e raccolto dati che metteremo a confronto con quelli che faremo a livello del mare. Stiamo progettando di preparare le Olimpiadi di Parigi qui. Ci sembra il posto ideale¡±, ci anticipa il tecnico delle atlete Andrea Ceccarelli. Ma andiamo con ordine.?
La struttura?
Kaptagat ¨¨ il primo training camp che il dottor Rosa ha fondato quando ¨¨ sbarcato in Kenya pi¨´ di tre decenni fa: "C'era un albergo che in realt¨¤ era un edificio in rovina - racconta il tecnico pi¨´ titolato al mondo - Ma era il posto perfetto per allenarsi con la ricchezza di percorsi che si adattavano a tutte le necessit¨¤ e a ogni preparazione". Immerso nel verde, pochi fronzoli, ma attrezzato di tutto di ci¨° che serve:? sala ristorazione con area ricreativa e palestra, ospita alloggi per una ventina di atleti d¡¯¨¦lite. Ed ¨¨ proprio nel grande salone, a fianco di un biliardo, che incontriamo le tre azzurre.?
Come vi siete allenate in queste tre settimane a Kaptagat??
Gaia: ¡°? il nostro secondo raduno in altura. A novembre abbiamo caricato di pi¨´ come volume e forza. Due allenamenti al giorno, per un totale di 90-100 chilometri a settimana. In queste settimane invece abbiamo puntato di pi¨´ sulla qualit¨¤, mantenendo i lavori di forza, perch¨¦ faremo le indoor e dobbiamo velocizzarci¡±.?
Che tipo di forza??
Gaia: ¡°I percorsi ci aiutano, qui ¨¨ un continuo sali e scendi, perfetti per rafforzare la muscolatura delle caviglie a livello di propriocettiva¡±?
Martina: ¡°La tabella di allenamento rimane quella che seguiamo a casa. Ma ¨¨ adattata al contesto, all¡¯altura¡±?
? una tabella unica per tutte??
Martina: ¡°A grandi linee s¨¬, ma poi varia a seconda degli impegni personali, alle gare e allo stato di forma. Magari, se una un giorno non sta benissimo sposta la seduta pi¨´ tosta, ma in pratica ¨¨ lo stesso tipo di lavoro¡±.?
Quante sedute in palestra svolgete??
Gaia: ¡°La media ¨¨ due volte a settimana. Durante lo scorso raduno la palestra non era attrezzatissima e ci siamo concentrate maggiormente sul chilometraggio, ma in queste settimane a Kaptagat abbiamo lavorato anche con bilancieri e pesi¡±.?
E dal punto di vista dell¡¯alimentazione? State seguendo una dieta specifica??
Gaia: ¡°S¨¬, anche se non ¨¨ una vera dieta, ma un¡¯alimentazione corretta¡±.?
Vi avvalete di un nutrizionista??
Martina: ¡°S¨¬, Francesco Fagnani. Qui in Kenya ci seguiva da Roma. ? sempre disponibile e pronto ad aiutarci per qualsiasi problema, intervenendo con gli integratori. Ma, qualit¨¤ a parte, sono gli stessi macro-nutrienti che assumiamo in Italia¡±.?
E avete un mental coach?
Federica: ¡°Io sono seguita da una psicologa¡±?
Gaia: ¡°Anche io¡±.?
Martina: ¡°No, faccio by myself (ride, ndr) E che tipo di vantaggi vi sta portando??
Gaia: ¡°Ho iniziato il percorso con Flaminia Bolzan a ottobre scorso. Ne sentivo la necessit¨¤. Io studio psicologia ed ¨¨ una cosa in cui credo. Mi sta aiutando molto anche nella vita privata che poi si collega a quella agonistica. ? tutto connesso. Ho lavorato molto prima degli Europei di cross (terminati con l¡¯oro nella staffetta mista, ndr) perch¨¦ arrivavo da un anno travagliato tra fastidi fisici e anche mentali. E quella gara ¨¨ stata la mia rivalsa. Oggi per¨° mi sento pi¨´ serena¡±.?
Federica, i tuoi problemi fisici ormai sono archiviati??
¡°S¨¬, dai. Ho avuto qualche intoppo che non mi ha permesso di allenarmi bene come lo scorso raduno qui in Kenya. Ma niente di serio e ora ho gi¨¤ recuperato. Dopo l¡¯operazione del 2020 (intervento alla caviglia destra, ndr), non ho pi¨´ avuto problemi seri. E questa ¨¨ la cosa pi¨´ importante¡±.?
Come vi aiuta la Rosa Associati? Perch¨¦ oltre ai vostri gruppi militari, avere un management dietro pu¨° essere un valore aggiunto¡?
Federica: ¡°Rosa Associati mi segue dal 2014, da quando sono diventata professionista. Loro ci sono sempre stati, anche nei momenti pi¨´ bui quando la mia carriera era a rischio per via degli infortuni¡±.?
Perch¨¦ tu Federica hai avuto la paura che la tua carriera fosse finita??
¡°S¨¬, l¡¯ho avuta. C¡¯¨¨ un legame molto forte e grande riconoscenza. Dopo 8 anni di collaborazione non potrei mai cambiare con qualcun altro¡±.?
Gaia: ¡°Ci seguono in tutto e per tutto. Senza di loro e la Nike non saremmo qui. Siamo riconoscenti e consapevoli di fare parte di una societ¨¤ di management top¡±.?
Obiettivi stagionali? Quando gareggerete??
Gaia: ¡°L¡¯esordio stagionale indoor sar¨¤ un 3000 (previsto per oggi domenica 5 febbraio, al Meeting de l¡¯Eure, ma Gaia ha dato forfait per un fastidio al peroneo,?ndr?). E sar¨¤ la mia prima volta su questa distanza¡±?
Quindi allunghi¡?
¡°Solo per questa volta eh! (Ride, ndr). Ma ho messo tanti km nel motore ed ¨¨ giusto provarci. Poi garegger¨° sui 1500 a Lieven, poi gli italiani assoluti ad Ancona sugli 800, un 1000 a Birmingham e poi punter¨° agli Europei indoor. Ma queste gare sono tappe intermedie, perch¨¦ l¡¯obiettivo sono i Mondiali di agosto¡±.?
Gaia che crono ti sei data??
¡°Non lo dico, per scaramanzia¡±?
Federica: ¡°Io avrei dovuto esordire sui 3000 a Lieven, ma per via di quei problemi che ho avuto qui non lo far¨°. Decideremo man mano in base a come sto quando torno, le indoor per me sono solo un passaggio. Io devo confermare il minimo che l¡¯anno scorso ho realizzato fuori tempo massimo. Ma a differenza di Gaia che allungher¨¤ solo per una gara, nel mio futuro forse cambier¨¤ qualcosa¡±.
?Che cosa??
¡°S¨¬, potrei fare un po¡¯ di gare pi¨´ lunghe¡¡±?
E ti fa paura??
"No, ma ¨¨ una tipologia di allenamento diverso e bisogna vedere come reagisco¡¡±?
Martina: ¡°Per quanto mi riguarda le indoor le programmer¨° step by step anche per via del mio inizio di preparazione travagliato. La scelta di venire qui in altura ¨¨ stata in funzione di essere al top della forma con le gare all¡¯aperto¡±.?
Quanto tempo vi serve per smaltire il lavoro in altura e riacclimatarsi??
Federica: ¡°Io dopo lo scorso raduno c¡¯ho messo tre settimane per stare bene¡±?
Gaia: ¡°? molto soggettivo, io avevo smaltito il lavoro in poco tempo. In altura bisogna stare attenti alle sensazioni che ingannano. Perch¨¦ magari ti senti al top e spingi troppo e ti bruci. Qui teniamo il lavoro sotto controllo con il monitoraggio delle pulsazioni e con i test sul lattato¡±.?
Dacci qualche parametro?
¡°Corsa lenta sulle 150 pulsazioni. Mentre per i lavori pi¨´ spinti in pista, siamo sui 10-12 mmo/l di lattato¡±.?
Federica: ¡°Questa ¨¨ un¡¯altura che ti pu¨° dar tanto ma anche fregarti. Serve fare attenzione¡±.?
E allenarsi con le keniane qui com¡¯¨¨??
Federica: ¡°Io mi sono allenata con loro due volte. Si vede che ci sono nate. Corrono su salite ripidissime come se nulla fosse. Una cosa assurda¡±.?
Martina: ¡°Questa volta abbiamo impostato la preparazione stando molto pi¨´ attente ai parametri generali e fisiologici. E a correre molto piano quando si deve recuperare, anche contro sensazione¡±.?
Quanto aiuta lavorare in gruppo??
Gaia: ¡°Tantissimo. Noi tre ci alleniamo assieme a Roma. Ma qui c¡¯erano Elena Bell¨° che ha 1¡¯58¡¯¡¯ sugli 800 metri, Francine Nyonsaba con 1¡¯55¡¯¡¯ e Olga Liakhova che ha un personale di 1¡¯58¡¯¡¯. Ed ¨¨ uno stimolo per noi¡±.
Stimoli che, ne siamo sicuri, faranno crescere Gaia Sabbatini, Federica del Buono e Martina Tozzi. La nazionale azzurra ha bisogno di loro.?
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