STRATEGIA TORNEI

I tornei KO non seguono le regole di gioco classiche. Scopriamo il perché

Quando parliamo di tornei con centinaia di giocatori, i consigli bene o male sono quasi sempre gli stessi. Possiamo infatti adattare la nostra tipologia di gioco a quasi tutte le modalità. La regola però non vale però per i tornei Knockout. Giocare standard non paga mai

Giorgio Sigon

19 novembre

Nel corso degli anni, sono stati introdotte nuove tipologie di tornei. In passato si guardava al tempo o al numero dei giocatori al tavolo. Da un po' di anni spopolano un paio di novità. A livello di strategia, i tornei KO hanno, a causa delle taglie, dinamiche particolari. Vediamo quali

LE RAGIONI DEL SUCCESSO

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Per chi ancora non conoscesse la modalità knockout, sappiate che il segreto della popolarità sta nel fatto di portare a casa premi in denaro, prima di finire "a soldi". Per tanto tempo la struttura dei tornei multitavolo era molto lineare: si iniziava a giocare, chiudevano le registrazioni, si stabiliva il montepremi e la divisione tra i giocatori a premio. Il confine tra attivo e passivo (monetario) arrivava da un certo punto prestabilito in poi. Succedeva di giocare tanto, salvo poi non intascare alcunché. L'introduzione dei tornei knockout (o KO) ha modificato la modalità. Una parte del montepremi va in taglie: ogni giocatore ne ha una sulla propria testa. Se alla prima mano elimino un avversario prendo subito una taglia (ovvero dei soldi). Più spesso di quanto si pensi, un giocatore che non è andato a premio in maniera "classica", quindi dopo lo scoppio della bolla, avrà guadagnato di più rispetto a uno che non è andato ITM ma che ha preso 3 o 4 taglie

STRATEGIA TORNEI KO: LE TAGLIE CAMBIANO TUTTO

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Dopo aver ripassato il manuale d'istruzione, cerchiamo di capire perché le normali modalità di gioco non sono ottimali per i tornei KO: il grosso sta nel valore atteso monetario dell'eliminazione. Da zero (tornei "normali") a qualcosa: ecco che quindi tenderemo a chiamare con mani marginali dei giocatori che hanno stack ridotto: addirittura andremo allin con mani con cui solitamente non andremmo mai ma solo per isolarci contro una taglia che è rimasto con gli spiccioli. Entrando in quest'ottica si capisce bene che le caratteristiche per sedersi al tavolo sono lontane anni luce da quel che ci hanno sempre insegnato. Non stupitevi quindi se

Vedrete più "call" con mani marginali

Al tavolo c'è molta più azione rispetto a un torneo classico

Alcuni giocatori rilanciano sempre o non foldano mai

Ultimo appunto, non meno importante: non bluffate mai! Il fatto che una taglia abbia un valore monetario, da una parte potrebbe massimizzare il vostro stack quando avete un'ottima mano o un punto imbattibile; dall'altro però i call "discutibili" saranno il pane quotidiano di questi tornei. Partite quindi dal presupposto che il bluff non funzionerà come siete abituati a credere