Padel, dopo la svolta tocca alle Olimpiadi. E per l’Italia c’¨¨ un terzo torneo in arrivo
E alla fine scoppi¨° la pace. Era nell’aria e se lo auguravano un po’ tutti, ma insomma, un tema delicato come i rapporti tra World Padel Tour e Federazione Internazionale Padel aveva davvero bisogno di un annuncio ufficiale, una parola “fine” dopo un anno e mezzo di litigi, controversie e battaglie legali. Il passaggio del WPT dalle mani di Damm a quelle di Qatar Sports Investments – ma soprattutto il riconoscimento della governance FIP come unico “cervello centrale” a livello organizzativo e di sviluppo – segna una svolta storica per il padel. E chiude finalmente un lungo periodo di confusione, non semplice da spiegare ai non addetti ai lavori e soprattutto difficile da interpretare per i giocatori, che sono poi i veri protagonisti di questo show.
VANTAGGI
¡ªIl presidente FIP Luigi Carraro parla di “responsabilit¨¤ enorme nel governare il nuovo e unico circuito mondiale”, sottolineando come “dalla collaborazione con le federazioni nazionali siano stati prodotti risultati impensabili fino a qualche tempo fa”. Ed ecco che allora la partecipazione ai Giochi 2032 a Brisbane, in quella che sarebbe la prima volta del padel alle Olimpiadi, passa da “sogno” a “obiettivo concreto” per gli amanti di questo sport, che negli ultimi anni ha vissuto trend di crescita impressionanti sia a livello amatoriale che professionistico. Il primo passo ¨¨ stato compiuto con la presenza agli European Games 2023 a Cracovia, ma non ci si vuole fermare qui, ovvio, ora che finalmente tutti gli attori principali del mondo padel possono lavorare insieme nella direzione dello sviluppo. Il vantaggio pratico pi¨´ immediato derivante dall’integrazione tra World Padel Tour e Premier Padel, al di l¨¤ di un clima indubbiamente pi¨´ disteso, sar¨¤ la qualit¨¤ stessa del gioco. Due circuiti “top level” hanno comportato due anni di calendario intasato, con tornei di grande prestigio troppo ravvicinati, impossibili da preparare al meglio per i top player. E quindi sono arrivati a pioggia gli infortuni (a volte anche diplomatici), che hanno indebolito tabelloni gi¨¤ compilati e minato lo spettacolo. Ora ci si pu¨° organizzare con pi¨´ calma e anticipo, con benefici per tutti.
ITALIA “POTENZIATA”
¡ªUn calendario pi¨´ ragionato e intelligente, poi, garantir¨¤ pi¨´ spazio anche ai Paesi in cui l’interesse per il padel ¨¨ in ascesa: in Italia non tocchiamo ancora i livelli di Spagna e Sudamerica, ma il successo dei tornei Premier Padel a Roma e Milano nell’ultimo anno e mezzo la dicono lunga sul potenziale di crescita della disciplina. Ed ecco che allora, in attesa di conferma ufficiale, rimbalza gi¨¤ la voce di un nuovo torneo italiano per il 2024, categoria “P2” (al Foro Italico si disputa un Major, a Milano un “P1”). Un’occasione ulteriore per vedere da vicino i pi¨´ forti giocatori al mondo, senza per forza dover prendere un aereo e volare oltreconfine.
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